venerdì 1 luglio 2011

Le competenze specialistiche al servizio della città

Abbiamo ribadito più volte che Alpignano si cura. Così come quando si è malati e si va da un medico specializzato - possibilmente di cui si sono prese informazioni, di cui sono note le capacità - ci si aspetta di essere visitati, una diagnosi attendibile e il miglior rimedio possibile, con un monitoraggio costante, ecco noi ci aspettiamo che ci si appresti ad amministrare Alpignano in questo modo. 
Perché Alpignano sta veramente vivendo una lunga agonia e per ridarle vita ci vanno capacità fuori del comune (!).

Anche la campagna elettorale del dott. Da Ronco metteva in evidenza l’esigenza di individuare una giunta competente.
In realtà quello che a noi pare è che le competenze di cui parlava siano le competenze politiche.
Nella terminologia politica tradizionale si intende questo e allora in effetti si, la giunta è composta da persone che hanno avuto tutte esperienza politica, e forse dovendo riprendere certe attività messe in moto già a partire da giunte precedenti era importante che ci fosse una sorta di "memoria".
Qualcuno dirà che è più importante conoscere i meccanismi a volte complessi della macchina comunale e della burocrazia: però forse più che la conoscenza del pregresso sarebbe più utile per una città che deve rinascere uno sguardo sul futuro.
Le competenze a cui pensavamo noi sono quelle che derivano dalla professionalità e dall'esperienza nello svolgere un certa mansione, dall'aderenza al profilo richiesto, anche perché dovendo dare una svolta a un paese immobile è necessario che arrivino idee e risorse innovative e aggiornate.
Noi quindi, pur riconoscendo a tutta la giunta serietà e dedizione, ci auguriamo che possa apportare un contributo positivo in termini di idee e di capacità propositive innovative.

Ci auguriamo qiundi che tutta la parabola innovativa non si vada a concentrare solo sul piano regolatore.
Sono previsti 130.000 mq di nuove costruzioni. Avendo dedicato ampio spazio del programma alla salvaguardia di ogni spazio verde e area agricola speriamo che venga fatta un'attenta valutazione del come verranno realizzati questi 130.000 mq, innanzi tutto cercando di capire se ce ne sia la reale esigenza, e poi spingendo per concentrare le nuove edificazioni in zone già compromesse. Ma soprattutto speriamo che, una volta definita l'effettiva necessità e avendo potenziato i servizi rivolti all'accresciuta popolazione, non si continui a costruire con modelli edilizi superati, ma in linea con gli indirizzi dell’architettura contemporanea