mercoledì 24 aprile 2013

CONSUNTIVO 2012 NEL PROSSIMO CONSIGLIO

 http://www.lanovita.it/alpignano-live-riprese-video-del-consiglio-comunale-2/riprese-video-29-maggio-2012/

Il prossimo 29 aprile si svolgerà la seduta di Consiglio finalizzata all'approvazione del conto consuntivo del bilancio 2012, un passaggio a cui devono ottemperare le amministazioni per legge.
Ricordiamo che in occasione della presentazione al Consiglio del bilancio previsionale 2012, approvato a maggio del 2012 (cfr. link in alto), Alpignano SiCura è stato l'unico gruppo che ha votato "no" a un bilancio che non era altro che la riproposizione di uno schema di bilancio abbastanza statico, tant'è che il PD non ha potuto far altro che essere favorevole.

Ora quindi non ci possiamo esimere dal mettere in discussione nuovamente il metodo e i contenuti con cui andiamo a chiudere questo anno di lavoro, non essendoci stati momenti di significativa differenziazione nel modo di governare il paese. Non cogliamo ancora lo slancio di un mandato che si espliciti con le azioni ma anche con i dati, tant'è che le relazioni di accompagnamento al bilancio potrebbero essere definite "relazioni salva con nome", in cui cambia qua e là qualche data o qualche numero.
Si dirà che sono intervenuti fattori estremamente pesanti, il ridimensionamento dell'Imu, il decreto spending review (che di fatto non ha stravolto nulla), la ridefinizione di alcuni parametri di vincolo, cose che di fatto hanno solo portato a tagli occasionali e congelamenti, mentre avrebbero dovuto diventare il momento fondante di una riorganizzazione sistematica del progetto "Da Ronco", in cui erano presenti delle vere e propre spinte innovative, di cui finora non c'è traccia.
Si dirà dello straordinario risultato con RFI (che poi tanto straordinario non è, visto che va avanti da 15 anni), che si sono mantenuti i servizi (e ci mancherebbe, dato che il comune non dovrebbe essere una macchina finalizzata a mantenere se stessa ma a offrire servizi ai cittadini) e che si sono anche fatte delle opere: sistemazioni stradali in via Pianezza, rotatorie e fontana. Ma è davvero di questo che aveva più urgenza il paese?

Intanto, nel prossimo Consiglio, Alpignano SiCura porrà alla giunta alcune domande su questioni ben note, ma ancora poco chiare:

INTERROGAZIONE N. 1: ESPLETAMENTO PRATICHE CATASTALI PER IL MOVICENTRO
 PREMESSO CHE
·      la bozza di convenzione tra R.F.I. e Comune di Alpignano, per la definizione degli accordi finalizzati alla realizzazione dell’edificio denominato “Movicentro”, risale al luglio 2005;
·      con Determina Dirigenziale n° 47 del 2009 è stato affidato un incarico per l’accatastamento della nuova costruzione, per complessivi 10.221,21 euro;
·      con Determina Dirigenziale n° 102 del 2013 è stato integrato il suddetto incarico, di ulteriori 5.060,67 euro complessivi, al fine di completare gli “atti preparatori necessari per il passaggio del diritto di superficie”;
 SI CHIEDE AL SINDACO E ALLA GIUNTA:
 ·      di illustrare ai Consiglieri il percorso seguito per la definizione di questi documenti e i vantaggi che deriveranno al Comune di Alpignano, una volta concluso l’iter di acquisizione del diritto di superficie.

INTERROGAZIONE N. 2: CONVENZIONE TRA COMUNE DI ALPIGNANO E R.F.I. PER LA SOPPRESSIONE DEL PASSAGGIO A LIVELLO DI VIA VERDI
PREMESSO CHE
 ·      nella relazione del Rendiconto di Gestione 2012, in approvazione da parte del Consiglio Comunale, viene riportato, al punto 8 del programma Area Edilità, che “per la chiusura del passaggio a livello di Via Verdi è stato raggiunto un accordo che si è tradotto con la firma di una Convenzione tra R.F.I. e il Comune di Alpignano”;
·      la data della suddetta firma è vincolante per l’amministrazione, per la consegna al paese di un sottopasso pedonale privo di barriere architettoniche, da realizzarsi su Via Pietre, poiché le ferrovie, trascorsi 180 giorni dalla firma della Convenzione, chiuderanno definitivamente il passaggio a livello;
 CONSIDERATO CHE
 ·      qualsiasi ritardo nella realizzazione del sottopasso di Via Pietre pregiudicherebbe del tutto il transito di coloro che, con impedimenti più o meno gravi (bicicletta, passeggini per bambini, sedia a rotelle), pur nel disagio dei tempi di attesa talvolta molto lunghi delle barriere, oggi comunque usufruiscono di un passaggio a raso;
 SI INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA:
 ·      per conoscere la data della firma della Convenzione.

INTERROGAZIONE N. 3: REALIZZAZIONE DELLA FONTANA DI PIAZZA ROBOTTI
PREMESSO CHE
 ·      sul giornale locale “Luna Nuova” del 26 marzo 2013 l’Assessore ai Lavori Pubblici ha dichiarato che la fontana in oggetto è costata 38.500 euro;
·      dall’analisi delle determine a contrarre, riferite all’opera, risulta un importo complessivo di altra entità;
 SI CHIEDE AL SINDACO E ALLA GIUNTA:
 ·      di esporre a questo Consiglio Comunale i dati effettivi riguardanti il costo complessivo dell’opera;
·      di spiegare come sia stato finanziato l’intero importo e il criterio con cui sono stati affidati i lavori;
·    di indicare i costi ripetibili annuali, relativi alla manutenzione e ai consumi energetici per il suo funzionamento.


INTERROGAZIONE N. 4: NOMINA COMPONENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETà ACQUA POTABILE ALPIGNANO SRL
PREMESSO CHE
·      con nota prot. 29798 del 04.12.2012 pervenivano le dimissione del Sig. Pierantonio Iguera da componente del Consiglio di Amministrazione della Società Acque Potabili Alpignano;
·      con Decreto del Sindaco n. 06/2013, esaminate le candidature pervenute e valutati i curriculum vitae, si procedeva alla nomina di nuovo componente, nella persona del Sig. Nicola Morabito;
 SI INTERROGA IL SINDACO
 per sapere quali siano stati gli elementi del curriculum vitae del Sig. Nicola Morabito valutati come discriminanti, tali da decretarne la nomina a consigliere, rispetto alle altre candidature presentate.

INTERROGAZIONE N. 5: TABELLONI PER PROPAGANDA ELETTORALE
SI INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA PER SAPERE:
 ·      quanti sono i tabelloni utilizzabili per la propaganda elettorale di proprietà comunale (dimensioni standard di circa 4.00x2.00 mt);
·      quanti sono i siti in cui sono stati installati i tabelloni per la propaganda elettorale (diretta e indiretta) delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013; 
·      quanti tabelloni (dimensioni standard) sono stati installati complessivamente nei siti, per le sopra richiamate elezioni.

martedì 16 aprile 2013

BILANCIO 2.0

Vista della città di Porto Alegre



L’amministrazione comunale ha coniato una simpatica e originale forma di cittadinanza attiva, invitando cittadini, forze politiche e associazioni, a partecipare ai lavori per la nascita del primo bilancio “coordinato” della storia, come riportato a caratteri cubitali su La Valsusa dell’11 aprile 2013.
Cittadini, forze politiche e associazioni si interrogano tuttavia su quali siano gli effettivi cambiamenti apportati da questa formula, poiché non viene fuori nemmeno una cifra su cui esprimere una proposta. Ma gli organi di stampa, sempre affamati di notizie, fanno quadrato intorno a questa innovazione e ne intuiscono la ventata rivoluzionaria.
Il Sindaco di Porto Alegre, metropoli nota per aver avviato vent’anni or sono vere politiche di bilancio partecipato, dopo aver recuperato fino all’ultima bidonville, raggiunto da questa massiccia campagna informativa, cercando nuove risposte alla domanda di evoluzione urbana, ha chiesto di avviare le pratiche di gemellaggio e ha deciso di mandare ad Alpignano i propri facilitatori per apprendere le tecniche del "bilancio coordinato".
La proposta, pur avendo scatenato gli entusiasmi degli amministratori, purtroppo è stata rifiutata, perché non potendo andare in Brasile in torpedone per gli abituali incontri periodici, la trasferta di tutti i consiglieri e delle associazioni graverebbe troppo sulle spese correnti, già di molto penalizzate da pensanti ma ben coordinati ridimensionamenti. Analizziamo i principali.
I drastici tagli al settore manifestazioni costringerà i commercianti a pagare anticipatamente le luci natalizie, consentendone l’impiego già durante il Palio, dato che a luglio fa buio molto più tardi che a dicembre. A Natale verranno invece recuperate le zucche utilizzate per il Palio e illuminate a festa come nella notte di Halloween, con candele artigianali realizzate a mano dai bambini delle scuole elementari negli stand dei mercatini dell’8 dicembre.
D’inverno invece, anziché dissipare tonnellate di pietrisco misto a sale per tutte le strade della città, verranno impiegati i chicchi di riso raccolti fuori del comune e dei sagrati dopo i matrimoni, e opportunamente stivati per l’emergenza neve. Anche perché così il comune risparmierà sulle cause di risarcimento intentate dai cittadini, poiché i mezzi che spargono i sassolini contemporaneamente carteggiano porte e finestre delle abitazioni a piano terra, provocando ripetuti danni ai privati.
Per evitare l’aumento dei servizi a domanda individuale, si ricorrerà all’aiuto delle famiglie. Esclusa l'ipotesi delle nonne cuoche, perché già impiegate nel tempo libero a liberare da capelli e altre schifezze i filtri della fontana di Piazza Robotti, presso le segreterie del comune verranno istituiti elenchi di volontari che, a rotazione, guideranno il mezzo riservato al trasporto scolastico, sfidando i rischi di slittare sui chicchi di riso.
Ma tornando al bilancio “coordinato”, vediamo le varie declinazioni che prenderà questo nei prossimi bilanci previsionali, da oggi fino al 2016, anno della scadenza naturale del mandato. 
Previsione 2014: bilancio “coordinato” alla fascia tricolore 
Il Sindaco esibirà il plico contenente il bilancio previsionale, perfettamente coordinato alla fascia tricolore, richiamando visivamente la struttura del documento, che verrà ripartito i tre grandi capitoli. Il capitolo bianco, che, ispirandosi al motto comune “sono andato in bianco”, conterrà tutte le voci delle opere incompiute. Il capitolo rosso, come il bagno di sangue per i cittadini alle prese con gli adempimenti fiscali; il capitolo verde, quello che prima conteneva qualcosa e ora è, per l’appunto, al verde. 
Previsione 2015: bilancio "coordinato" nei movimenti
In coppia con il vicesindaco, che indossa le cuffie da dee jay e una t-shirt con sopra scritto “mi sbilancio in ‘sto bilancio”, con in sottofondo l’intero repertorio di Fabri Fibra, che unisce il gusto giovanilistico all’invettiva politica, il sindaco, visibilmente ringiovanito, presenterà il primo bilancio rap. Ogni voce verrà cantata in rima e intervallata da yeah, dimostrando a tutta la popolazione come anche una cosa noiosa e incomprensibile come un bilancio pubblico possa trasformarsi in un’occasione per divertirsi. Alla fine della presentazione infatti il duo regala al pubblico uno show inedito, esibendosi in una fantasiosa variazione hip-hop, rivelando straordinarie doti di coordinamento. 
Previsione 2016: bilancio “coordinato” e continuativo 
Dimenticata del tutto la stagione del posto fisso, nel 2016 si torna al lavoro dopo l'abolizione per legge del contratto a tempo indeterminato. Tutti i lavoratori operano a cottimo e arrivano e rimpiangere persino le collaborazioni coordinate e continuative, preludio degli stravolgimenti dettati dalla flessibilità lavorativa. Come le generazioni future spereranno nel ripristino almeno dei co.co.co, così per similitudine il sindaco uscente spererà che gli alpignanesi arrivino a rimpiangere la giunta in scadenza. Il bilancio coordinato e continuativo deve trasmettere in modo subliminale l’idea di un’amministrazione che, se rieletta per altri cinque anni, non farà altro che continuare riprodurre sempre lo stesso, rassicurante, bilancio.





martedì 9 aprile 2013

SCENARI DI POST POLITICA

Esattamente due anni fa, sul nostro sito web www.alpignanosicura.it, pubblicavamo il nostro programma elettorale, sintetizzandolo nella nostra visione di una poltica senza partiti, con l'idea di crare un nuovo progetto per il nostro paese:
 "con la partecipazione attiva di tutti i cittadini vorremmo recuperare il senso originario della politica, che consiste nel buon governo della città, per essere sicuri che quello che stiamo facendo è quello di cui c'è bisogno.
Sentiamo crescere e maturare intorno a noi la voglia di cambiare, e animati da questo desiderio proviamo a raccogliere la sfida. 
Dobbiamo dichiarare una impostazione di principio: non possiamo fare promesse elettorali sulla base della compensazione a bacini di elettori, né possiamo indicare azioni che richiedono investimenti di cui non conosciamo l'entità.
Ciò che possiamo invece dire è che lavoreremo cercando di perseguire i tre obiettivi in seguito delineati, che daranno esiti solo sul lungo periodo, perché i problemi che si sono accumulati nel tempo hanno carattere strutturale e vanno risolti partendo dalle cause che li hanno innescati.
1o obiettivo: recuperare la fiducia dei cittadini verso gli amministratori della città, sopraffatta da decenni di governi amministrativi autoreferenziali, attenti principalmente a gestire gli instabili assetti delle coalizioni, consolidando forme di partecipazione collettiva e di controllo sull'operato - la valutazione in progress -, dando molto spazio alle idee e alle energie dei giovani;
2o obiettivo: studiare e promuovere un piano per la valorizzazione del patrimonio pubblico e quindi di quello privato, attraverso l'elaborazione di un modello di piano regolatore sostenibile, per contribuire alla crescita dell'immagine di Alpignano come polo di interesse a partire dagli abitanti stessi, dotato di una efficiente rete di servizi al cittadino, con la diretta conseguenza di incrementare settori quali commercio e artigianato, in declino da molto tempo;
3o obiettivo: realizzare il sogno di animare la città dal punto di vista culturale, artistico e sportivo, con il sostegno delle numerose associazioni alpignanesi, creando le condizioni strutturali per cui possano nascere all'interno del territorio punti di aggregazione sociale, centri di incontro giovanili, luoghi di interesse, valorizzando le eccellenze locali, potenziando le manifestazioni, ponendo le basi per l'insediamento di attività polarizzanti, perché anche Alpignano possa essere una "città da vivere".

Ci fa piacere riproporre questa nostra presentazione e l'occasione ci viene incontro dopo aver letto il servizio a doppia pagina apparso su La Stampa di ieri (8 aprile 2013), intitolato Né di destra né di sinistra: l'Italia verso la post politica.
L'aspetto che ci ha colpito di più del servizio è la sua sintesi, ovvero che il desiderio degli italiani è di avere "leader meno carismatici ma più competenti e con una forte caratterizzazione etica". Solo la fortunata combinazione di queste caratteristiche permetterà alla nostra città, e all'Italia intera, di accettare i rischi connessi a un cambiamento di vedute e al dare corso a un progetto politico nuovo ed efficace.
Abbiamo dimostrato di aver capito bene, forse addirittura troppo precocemente rispetto al maturare degli eventi, quali fossero i mutamenti necessari per stare al passo con i tempi: senso di responsabilità, presa di coscienza dei veri problemi del paese, competenze.
Questa nostra passione non ci abbandonerà e noi non smetteremo di impegnarci per difendere i valori e i principi in cui crediamo. 
Ci piace molto il termine post politica. Vorremmo non sentire più parlare di anti politica, quando si mettono in discussione le posizioni consolidate nelle tradizioni della destra o della sinistra ideologiche, ferme da almeno vent'anni a contendersi impropriamente valori, che dovrebbero essere invece patrimonio comune, utilizzando concetti politico-filosofici obsoleti.

E qualcuno sostiene che noi di Alpignano SiCura non capiremmo niente di politica!!!

mercoledì 3 aprile 2013

CUSTODIAMO "IL CREATO"




Vorrei chiedere, per favore, 
a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità
in ambito economico, politico o sociale, 
a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: 
siamo “custodi” della creazione
Papa Francesco I, 19 marzo 2013


"Quello che l'uomo non comprende 
è che ciò che infligge alla terra 
alla fine lo infligge a se stesso"
da Animals United, Germania, 2010

di Roberto Canola
Non vorrei apparire blasfemo mettendo insieme il sacro (per la parte di coloro che lo considera diretta emanazione di una volontà suprema) con il profano (per la parte di coloro che lo considera la madre di tutti i peccati), tuttavia mi sembra necessario, anzi indispensabile, che la Politica oggi si assuma la responsabilità di salvare "il creato", almeno per la parte direttamente gestibile: il pianeta Terra e tutti i suoi abitanti.
Negli ultimi 30 anni sono stato testimone e in piccola parte anche promotore, di un’evoluzione delle coscienze in tema di salvaguardia dell’ambiente. I primi anni ’80 hanno dato il via a questa progressiva sensibilizzazione sulla necessità di preservare l’ambiente naturale, le sue risorse e la biodiversità; anche per merito del movimento ambientalista, che in Europa ha mosso i primi passi e portato al Parlamento Europeo l’istanza ecologista.
In quel decennio abbiamo scoperto la paura per il nucleare, venduto, fino all’incidente di Cernobyl, come una fonte di energia inesauribile e pulita.
Sempre negli anni ’80 abbiamo assistito alla devastazione dell’intera valle Bormida da parte dell’ACNA di Cengio (dal 1882 produzione di dinamite; dal 1925 di coloranti per l’industria), portata all’interesse nazionale da alcune inchieste giornalistiche a seguito di una serie ripetuta di incidenti e di inquinamenti delle acque superficiali e profonde. Scrive Fenoglio in Un giorno di fuoco: "Hai mai visto Bormida? Ha l'acqua color del sangue raggrumato, perché porta via i rifiuti delle fabbriche di Cengio e sulle rive non cresce più un filo d'erba. Un'acqua più porca e avvelenata, che ti mette freddo nel midollo, specie a vederla di notte sotto la luna." Cito questa vicenda perché emblematica del rapporto tra lavoro e ambiente; Fenoglio descrive uno dei più rilevanti disastri ambientali sostenuto dalle ragioni della politica e dalle ragioni dei sindacati per salvaguardare i posti di lavoro a scapito della vita di tutti (donne, uomini, bambini, animali, piante, acqua, aria, ovvero del "creato").
Non bastano questa vicenda (e altre) a riconvertire il pensiero culturale e politico e non basta a evitare il disastro dell’ILVA di Taranto.
Dal Blog del Comitato per Taranto: "a Taranto ormai viene chiuso tutto. Anche la Centrale del Latte, oltre all’allevamento di bestiame, all’agricoltura ecc, ecc. Come una piccola, grande Cernobyl. Là tutto inquinato da radioattività, qui da inquinanti chimici e industriali. Là la centrale di Cernoby e la città di Pryp’jat’, qui l’ILVA e la città di Taranto. Come a Pryp’jat’, le istituzioni farebbero meglio a dichiarare l’inagibilità del luogo, chiudere le porte di accesso alla città e ai paesi limitrofi e portare la popolazione in altri lidi. Sarebbe un'assunzione di responsabilità più coerente rispetto al balletto a cui si sta assistendo."
Attenzione! Più andiamo avanti e più non possiamo dire di non sapere. Non possiamo più tollerare che ci siano politiche e politici che parlano liberamente di lavoro e di crescita del PIL senza considerare che la crescita esponenziale del prodotto interno lordo (nazionale e mondiale) si è scontrata, da tempo, con i limiti fisici imposti dal Pianeta. Le conseguenze di questa logica perversa (crescita quantitativa di prodotti/merci indipendentemente dal reale utilizzo/domanda), ci ha portato verso scelte politiche ed economiche sbagliate. Ci hanno fatto credere e abbiamo creduto che all’aumento del PIL corrispondesse un aumento dei posti di lavoro e di conseguenza un aumento del benessere.
Siamo a tutt’oggi convinti ci sia un rapporto diretto tra la crescita della ricchezza e la crescita del benessere; ma così non è. A una crescita quantitativa non corrisponde una diffusa crescita della qualità della vita. La crisi che stiamo vivendo è qui a dimostrarlo. La forbice tra la parte più ricca del paese e quella più povera è sempre più ampia. L’industria automobilistica punta sulle auto di lusso (minori produzioni e maggiore margine di profitto). Ciò che servirebbe, se ci fosse una politica industriale degna di questo nome, sarebbe incentivare la ricerca e la produzione di auto a basse emissioni o a emissioni zero e contemporaneamente puntare su una mobilità pubblica efficiente, che consenta ai cittadini di spostarsi a basso costo.
Quello che servirebbe, se ci fosse una politica energetica, sarebbe incentivare la riduzione dei consumi di energia per scaldare le nostre case mediante una riqualificazione energetica degli edifici. Ma siamo ancora lontani e continuiamo ad avere case che costano molto e sono molto energivore; abbiamo ancora edifici pubblici (scuole, ospedali, municipi) che usano/sprecano molta più energia di quanto serva, alimentando il PIL e l’effetto serra.
Quello che servirebbe, se ci fosse una politica ambientale degna di questo nome, sarebbe ridurre i rifiuti alla fonte, evitando ad esempio di produrre tonnellate di imballaggi che hanno funzioni molto limitate in termini di tempo di utilizzo (servono per un tempo breve o brevissimo) e una vita potenziale estremamente lunga, se non vengono recuperati o distrutti.
Dal Sito del Corriere della Sera: "Anche l'Atlantico — come l'oceano Pacifico — ha la sua discarica flottante, in cui la plastica regna sovrana". Lo ha annunciato Kara Lavender Law, oceanografa di Sea Education Association, nel corso del recente «Ocean Science Meeting» organizzato dall'American Geophysical Union. "L'isola dei rifiuti si trova in un'area che corrisponde all'incirca al Mar dei Sargassi— ha raccontato la Lavender —, dove sono presenti correnti superficiali con una velocità di meno di due centimetri al secondo."
Quale la risposta della politica a questo problema? Una raccolta differenziata che ( in provincia di Torino Bacino del CIDIU per fare un esempio ) da anni non supera, in media, il 55%. La ragione è semplice; perché l’indifferenziato (il restante 45% + lo scarto della raccolta differenziata ) deve alimentare l’inceneritore. Alla faccia della riduzione dei gas serra.
Ci sono di contro esempi virtuosi. A Novara La raccolta differenziata supera il 70% e si assiste al fenomeno della riduzione dei rifiuti pro capite. L’esperienza di Vedelago (Treviso) insegna che si può fare economia, creando posti di lavoro, partendo dal recupero di rifiuti che diventano materia prima utilizzabile in diverse applicazioni.
Tutto ciò richiede una nuova volontà politica e una nuova classe politica che voglia rappresentare non solo il proprio elettorato, ma abbia la presunzione di voler rappresentare "il creato".
Queste sono le risposte che chiede questa crisi, queste sono le risposte che chiede il pianeta.

 

Nel ringraziare Roberto Canola per il suo contributo, Alpignano SiCura invita i lettori a condividere il proprio punto di vista in riferimento a uno dei temi di attualità più scottanti, quello della salvaguardia dell'ambiente in relazione alle attività umane.
Stando alla base del nostro programma politico la "cura" in tutte le sue forme, dalla città alle persone, dalle istituzioni alla cultura, iniziamo ad affrontare alcuni argomenti di interesse collettivo, su cui sarà fondamentale che la Politica inizi a esprimere la propria visione.