I media puntano a conoscere gli individui (mediante sondaggi, studi
comportamentali, operazioni di feed back scientificamente programmate senza che
l’utente-lettore-spettatore ne sappia nulla) più di quanto essi stessi si conoscano,
e questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un
gran potere sul pubblico, maggiore di quello che lo stesso cittadino esercita
su se stesso
Noam Chomsky
È abbastanza poco professionale la tendenza
giornalistica a forzare la realtà.
La settimana scorsa, il 20
febbraio 2014, è uscito un articolo su “La Valsusa” intitolato La solitudine del sindaco. L’area renziana
del pd entra nel dibattito politico attuale. E tanto per cambiare, senza
che nessuno ci abbia coinvolti in questo citato “dibattito”, siamo stati tirati
in ballo. Forse, senza dover dare lezioni a nessuno, per dibattere bisognerebbe
essere almeno in due. E quindi abbiamo dovuto prendere carta e penna e scrivere
ai giornali, per dire la nostra.
Ma dove sta la notizia, dal punto
di vista giornalistico? Nel fatto che il Sindaco è da solo, oppure nel fatto
che un comune cittadino sta immaginando gli scenari futuri alpignanesi? E chi
è, questo guru: Sartori, Gallino, Diamanti? No, è Giovanni Liccardi. Un
iscritto – come altri - al Partito Democratico di Alpignano, iscritto anche
all’Associazione Adesso Alpignano,
una piccola associazione locale, che ha supportato la candidatura di Matteo
Renzi alle ultime primarie del Partito Democratico.
E chi è questo Liccardi, dal
momento che sappiamo che il segretario del Pd si chiama Simondi e che il
coordinatore di Adesso Alpignano si
chiama Morra di Cella? A nome di chi parla? Del Pd, o della associazione di cui
è membro? Se invece parla semplicemente a nome di se stesso, di quale
“dibattito politico attuale” stiamo parlando?
Questo tentativo di adescamento
nasce probabilmente dal fatto che il nostro portavoce, Gianni Brignolo, ha
avuto, nel passato, per interessi suoi personali (ne abbiamo tutti, a buon
diritto) qualche occasione di confronto con l’associazione Adesso Alpignano.
Questo è il precedente.
Dal momento che Gianni Brignolo
non è Alpignano SiCura, ma ne è uno dei tanti esponenti, vorremmo capire per
quale straordinario passaggio mentale automaticamente Alpignano SiCura dovrebbe
stare coltivando un’anima “renziana”.
A seconda del bisogno di fare
notizia siamo stati anche tanto di destra. Oggi invece ci viene affibbiato tout court un futuro sotto le insegne del
Pd di Renzi. D’altra parte, per inconfutabile evidenza, raccoglie un po’ tutto.
Ricordiamo che fino a qualche
tempo fa proprio “La Valsusa” rilevava come, ad esempio, nel nostro direttivo,
potessero confrontarsi Andrea Oliva, ex Forza Italia e Roberto Canola, ex
verde. La risposta è che forse ciò che
più conta, per lavorare bene, non sono le etichette, ma le persone e la loro
apertura mentale.
Forse la giornalista dovrebbe
ricordare meglio ciò che scrive, in modo da poter avere un confronto attivo con
i suoi interlocutori, ed evitare di dire tutto e il contrario di tutto. Ciò potrebbe ingenerare molta confusione
nei lettori e noi non crediamo che sia questo lo scopo dell’informazione. Perché mai gli alpignanesi dovrebbero vedere con favore queste alleanze? Abbiamo ancora bisogno, nonostante tutte le cose pazzesche successe nel giro di tre anni, di far coincidere le nostre identità con le istanze simboliche di un partito di governo?
Anche solo per una volta, ci piacerebbe venisse
sottolineato, evidenziato, valorizzato, il nostro lavoro per il bene comune, che
ha come obiettivo la messa in equilibrio dei bisogni sociali e culturali di un
paese come il nostro, armonizzandoli col contesto urbano esistente e le risorse
economiche disponibili.
Ricordiamo che siamo tutti membri di una lista civica e diamo ancora importanza alla coerenza, che qualcuno vede addirittura come un ostacolo al progresso. Può darsi, ma noi riteniamo ben più pericolosi attriti, dispetti e ingessature burocratiche, che dominano le regole di confronto tra i partiti e le loro faticose alleanze, anche a partire dalla situazione locale.
Ricordiamo che siamo tutti membri di una lista civica e diamo ancora importanza alla coerenza, che qualcuno vede addirittura come un ostacolo al progresso. Può darsi, ma noi riteniamo ben più pericolosi attriti, dispetti e ingessature burocratiche, che dominano le regole di confronto tra i partiti e le loro faticose alleanze, anche a partire dalla situazione locale.
Custodiamo con cura Alpignano SiCura, un movimento politico,
apparentemente nato dal nulla, dal punto di vista della tradizione politica -
perché nasce invece da un sodalizio assai robusto tra persone - ma a cui
guardano in tanti con grande favore. Tanto che alla fine, non sarà mica per
quello che ci vogliono tutti mettere le mani sopra?
E ora, la bella iniziativa: