mercoledì 31 dicembre 2014

GLI AUGURI DEL CONSIGLIERE



Gianni Brignolo e Tamara Del Bel Belluz
Gianni Brignolo, attuale consigliere comunale di Alpignano SiCura, subentrato nel settembre 2014 alla nostra prima consigliera Tamara Del Bel Belluz, ha scritto per gli alpignanesi il suo personale messaggio di auguri.
Lo pubblichiamo nel giorno della vigilia del 2015, per brindare stasera al futuro di Alpignano, nella speranza che semini in ciascuno di noi il desiderio di diventare protagonista della vita pubblica della propria città: chiediamoci se non valga la pena di iniziare a divenire più padroni del nostro destino, mettendo al primo posto nella nostra vita partecipazione e sviluppo di capacità critiche. 
Iniziamo a insegnare questo, anche ai nostri bambini...


 "Chissà quante volte in questi giorni ci siamo scambiati gli auguri. Lo faremo anche nella notte di San Silvestro, con un bicchiere in mano e, per i più fortunati, con accanto le persone a cui più teniamo.

Anche noi del gruppo Alpignano SiCura vorremmo fare i nostri auguri alla nostra città e ai suoi abitanti …


BUON ANNO ALPIGNANO



Auguri: perché per Alpignano e per i suoi cittadini sarà un anno importante. Le forze politiche organizzeranno la campagna elettorale e si definiranno gli scenari che ci porteranno alle elezioni comunali della primavera del 2016. Da queste dipenderanno, volenti o nolenti, il futuro della nostra città e in parte anche la qualità della nostra vita quotidiana.

Se c’è una cosa, che in questi quattro anni di attività politica abbiamo capito, è che solo impegnandosi nella res publica si possono cambiare le cose, e che, delegando in bianco il governo della città e le decisioni che ne derivano senza farci partecipi in prima persona, qualcuno deciderà per noi senza tenere conto delle nostre reali esigenze, ma solo delle proprie o di quelle di pochi.



BUON ANNO ALPIGNANO



Auguri a tutti, con un occhio di riguardo a chi sta faticando di più, a chi sta lottando ogni giorno con la propria salute, a chi arranca ogni giorno nel cercare di gestire una famiglia con i conti che non tornano mai, a chi ogni giorno affronta la fatica di alzare una serranda, a chi un lavoro proprio non l’ha, a chi magari pur avendolo è al limite della dignità.



BUON ANNO ALPIGNANO



Che sia un anno colmo di speranza e di coraggio

Ecco le due parole chiave che abbiamo scelto di augurio: SPERANZA E CORAGGIO.

Quante volte nel nostro intercalare ci siamo rassicurati con il detto “finché c’è vita c’è speranza”. Per una volta proviamo a invertire le parole, ovvero “finché c’è speranza c’è vita!” Perché finché abbiamo una prospettiva per il futuro allora facciamo progetti, lottiamo, ci sacrifichiamo, ci arrabbiamo, corriamo, intessiamo rapporti … insomma viviamo! Quindi vorremmo augurare agli Alpignanesi un anno ricco di speranza, perché questo vorrebbe dire avere la prospettiva di vivere in modo pieno e completo il nostro territorio. Ma la speranza non ci basta: è una parola forse “un po’ troppo poco rock”, poco aggressiva, che ci lascia sempre un po’ di malinconia, in attesa. Ognuno di noi, quando si aggrappa alla speranza, ha nel profondo di sé l’accettazione di una sorta di rassegnazione, un appello al destino, a un soggetto terzo, quasi come se quel cambiamento in meglio, che tutti ci auguriamo e che ci aspettiamo, non dipendesse da noi, ma fosse in balia di una circostanza, di un evento, di una persona e sul quale non abbiamo la possibilità di intervenire o di modificarne gli effetti.

Allora … diciamo



BUON ANNO ALPIGNANO



un anno ricco anche di coraggio. Il coraggio non è spregiudicatezza, non è incoscienza e non è nemmeno assenza di paura … anzi, è solamente la consapevolezza e la volontà di andare incontro agli eventi volendone essere protagonisti secondo le nostre doti e le nostre capacità. Così potremmo essere a nostro modo protagonisti della nostra storia e “vivere” ogni giorno nel pieno delle sue potenzialità, senza solo sperare che qualcosa o qualcuno lo possa avverare. Coraggio è una parola rock!

E poi ha due vantaggi: non  costa nulla ed è contagioso!



A voi tutti auguriamo un anno ricco di speranza e di coraggio 
Come direbbero i nostri avi:


MACTE ANIMO ALPIGNANO!

mercoledì 24 dicembre 2014

TANTI AUGURI DA ALPIGNANO SI-CURA


Cari alpignanesi,
nonostante tutto il clima di festa ci invade ancora come un balsamo rigenerante e speriamo sempre che l'anno che si chiude si porti via tutti i nostri malesseri e problemi.
Sappiamo che molti sono i gravi problemi che affliggono molti italiani, ma speriamo sempre di trovare porte aperte presso le istituzioni e un cambiamento di rotta nel sistema economico, grazie a una maggiore consapevolezza che un popolo non prospera senza lavoro.
Noi non sappiamo se questi cambiamenti sono alle porte, però continuiamo a sperare, e ci impegnamo perché ciò avvenga anche solo a livello locale: che la politica possa tornare a essere una bella cosa!!!
Proviamo a sognare che il nuovo anno sia ricco di sorprese liete, che per tanti sono miglioramento della salute e un nuovo lavoro, ma come esseri umani sentiamo pulsare anche desideri di pace, amicizia e solidarietà, in una società serena e in equilibrio, dove tutti abbiano la loro collocazione e il loro ruolo.
Vi lasciamo con un sincero augurio di Buon Natale,
da parte di tutti i componenti di Alpignano SiCura
Andrea Claudia Fabrizio Francesco P. Francesco T. Gianni Giovanni Gino Giulia Irene Luigia Marina Massimiliano Maurizio Mauro Peo Raffaella Roberto C. Roberto S. Rosario Tamara

giovedì 18 dicembre 2014

PAGA E TASI!




Questa è la settimana in cui abbiamo tutti pagato la seconda rata della Tasi.
Per qualcuno di noi è stato un sollievo, vedere che la propria rata si è ridotta grazie ad aliquote ridotte e a sgravi, ma per molti cittadini la Tasi è stata una bella “mazzata”, molto più pesante della deprecata Imu … quanta acqua sotto i ponti è passata dal 2012, quando il nostro Sindaco, presentando il suo primo unico e inimitabile bilancio del buon padre di famiglia diceva di non “voler mazzulare i cittadini”, costruendo un impianto di bilancio basato sulle “vere politiche del sociale, che solo loro sanno fare”, e se la prendeva con il governo Monti che aveva introdotto l'Imu che vessava i cittadini.
Ma mentre l'Imu era obbligatoria, la Tasi non lo è, tant'è che sono molti i comuni in tutta Italia che l'hanno azzerata.

giovedì 11 dicembre 2014

A PESCI IN FACCIA


L’arroganza della maggioranza sta diventando direttamente proporzionale alla sua inefficacia.
Il clamoroso caso delle 13 interrogazioni presentate dalla maggioranza a se stessa, durante l’ultimo consiglio comunale, dimostra la lucida volontà di boicottare l’esame delle interrogazioni di Alpignano SiCura e Partito Democratico sui temi caldi che interessano a tutti i cittadini, per fare propaganda.
Il senso del ridicolo viene poi sfiorato quando il Sindaco orgogliosamente afferma da un lato che la sua maggioranza è sempre informata su tutto e dall’altra rivendica il diritto che anche la maggioranza faccia le interrogazioni!!!
Vorremmo dire che il Consiglio Comunale non è il palcoscenico della maggioranza, ma il luogo del confronto democratico tra visioni politiche che adottano punti di vista differenti per discutere di uno stesso argomento. Solo così si offre al cittadino un’informazione completa, perché questi possa farsi una sua opinione.
Lo vorremmo chiedere al Presidente del Consiglio, l’alta carica istituzionale che dovrebbe vigilare imparzialmente sul rispetto delle regole, a che cosa serve un Consiglio Comunale e ci piacerebbe una risposta ben articolata.
Ma premesso che forse un Presidente del Consiglio degno di tale nome il Regolamento dovrebbe conoscerlo a memoria, e farlo rispettare in modo bipartisan, ci chiediamo a quale parte del regolamento pensava quando non ha accolto la richiesta di Alpignano SiCura, durante l’ultimo consiglio comunale, svoltosi il 27 novembre scorso.
Raccontiamo il fatto.
Il nostro consigliere Gianni Brignolo prima delle interrogazioni ha chiesto al Presidente del Consiglio di consentire a tutte le forze politiche di porre le proprie interrogazioni, suggerendo a rotazione di leggerne una per ogni gruppo consiliare, fino alla scadenza delle due ore.
Secondo l’interpretazione che il Presidente fa liberamente del nostro regolamento (che evidentemente non conosce così bene, pur essendo una delle poche cose di cui dovrebbe essere garante assoluto) questo non è consentito e le interrogazioni si leggono a seconda dell’ordine di arrivo.
Ecco, questo però noi nel nostro “Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale” non lo abbiamo trovato. Ne chiederemo conto al Consiglio con una interrogazione – che tra l’altro, conoscendo i tempi di convocazione, si terrà in primavera!
Tra l’altro il Presidente del Consiglio e altri membri della maggioranza, come i presidenti di Commissione, ci dicono che il regolamento è sovrano –magari facendo saltare una commissione se manca il numero legale -, si ricordino che allora va applicato sempre.
Come ad esempio in caso di dimissioni di un consigliere il regolamento prevede la convocazione di un consiglio comunale entro i 10 giorni dalle dimissioni, per provvedere alla surroga in tempi brevi.
Bene, ci è stata chiesta collaborazione per bypassare questo articolo del regolamento, in occasione delle dimissioni del consigliere Pani, e noi abbiamo accordato il nostro favore. Politicamente è un gesto importante, dato che la maggioranza i numeri li ha sempre. È un modo realmente democratico per prendere le decisioni.
Ma le attenzioni tra persone gentili si ricambiano, invece no, l’opposizione viene sempre presa a pesci in faccia da una maggioranza senza argomenti ma con tanta tanta arroganza…
Oltre a prendere pesci in faccia per queste sparate di cui si abusa di tanto in tanto, a cui forse noi dovremmo reagire più energicamente, ci rendiamo conto che questo Consiglio Comunale non ingrana. Manca del tutto la discussione politica. Tornando sempre all’ultimo consiglio, riportiamo un altro spunto di riflessione: la maggioranza ha presentato una delibera sul bilancio corredata di corposo emendamento (giunto già confezionato).
È il Consigliere Gabriele Pinsoglio che legge per intero l’emendamento, ma, di fronte a una richiesta di illustrare meglio come le cifre vengono spostate da un capitolo di spesa a un altro, il consigliere risponde: “io non sono un assessore non è che mi si possono fare le interrogazioni, quindi comunque se ci sarà un’interrogazione si darà una risposta”… 
Questa allucinante risposta non ha bisogno di ulteriori commenti. I commenti li lasciamo a voi che leggete il post della settimana. Però desideriamo richiamare il sentimento di sconforto misto a ironia del nostro consigliere, che rammaricato di come non si riesca mai in consiglio ad aprire un dibattito importante con i consiglieri di maggioranza, NEL MERITO delle proposte, invita a riflettere su due temi molto importanti, ovvero su quale sia il ruolo dei consiglieri dell’attuale compagine di maggioranza e come si sta tenendo lontana la minoranza, che rappresenta dal punto di vista politico ben oltre la metà degli elettori, dai tavoli di lavoro sulla città: “mi fa solo specie - devo dirlo a Gabriele - … quando si prepara un emendamento credo sia talmente frutto di un lavoro non indifferente che sarebbe opportuno che chi lo propone sia in grado di spiegarlo nei minimi dettagli, non fosse per altro perché – uno - rafforza il lavoro svolto e  - due - non si dà modo di pensare che non l’abbia preparato qualcun altro per noi. è un invito a rafforzare la maggioranza e anche a tenere conto che su questi argomenti, se la minoranza è coinvolta, è anche disposta a dare il suo contributo”.

Ma noi pensiamo che questa possibilità, ormai, si sia persa del tutto.

giovedì 4 dicembre 2014

“CON IL CUORE IN MANO”. Ovvero il caso R.F.I. Epilogo



Il 27 novembre 2014 in Consiglio Comunale, tra le tante cose assurde accadute (tra cui 13 interrogazioni della maggioranza, che hanno occupato le due ore disponibili), la maggioranza è riuscita a superare se stessa. 
Per far capire di che cosa si tratta, dobbiamo ripercorre qualche passaggio, avvenuto a partire dall’approvazione della Convenzione con RFI nel 2012, per la chiusura del passaggio a livello e l’esecuzione di opere alternative. 
Si premette che a quella data esistevano già un progetto definitivo, approvato dalla Conferenza dei Servizi nel 2008 e un progetto esecutivo, realizzato da RFI, consegnato alla nostra amministrazione nel 2010.
Se si fosse portato avanti questo progetto, le Ferrovie avrebbero investito 5.200.000 euro e avrebbero avviato i lavori nel 2011 per concluderli a dicembre 2014: oggi avremmo le opere, non avremmo gli onerosi vincoli di Stazione appaltante e la città avrebbe avuto le opere compensative prima della chiusura del passaggio a livello. 
L’amministrazione Da Ronco tuttavia non volle portare avanti quel progetto, per ragioni che sono state finalmente spiegate nel Consiglio Comunale del 29 Marzo 2014, ovvero il Consiglio in cui Alpignano SiCura presenta una mozione per chiedere le dimissioni dell’Assessore ai LL.PP, “accusato” di aver chiuso il passaggio a livello senza prima realizzare le opere previste dalla Convenzione approvata a novembre 2012.
L’Assessore all’urbanistica Malacrino, il Sindaco e i Consiglieri di maggioranza difendono l’operato dell’Assessore. Di fatto, la strada che avrebbe realizzato RFI non la si vuole proprio realizzare, come scelta politica, sia per salvaguardare il territorio naturale sia per evitare successive eventuali operazioni di speculazione edilizia. 
L’Assessore all’Urbanistica sostiene che oltretutto la strada non sarebbe nemmeno più autorizzata dalla Provincia, forzando addirittura la realtà, per sostenere le ragioni dell’annullamento del progetto, in quanto la Provincia la strada l’ha mantenuta nei piani territoriali.
Inoltre, dice la maggioranza, solo questa nuova convenzione prevede il rifacimento del sottopasso di Via Pietre, cosa che nel progetto RFI non ci sarebbe stata.
Tutto questo detto, la nostra mozione fu bocciata, insieme al progetto RFI.
I cittadini di fonte a tutto questo si mobilitano, raccolgono le firme e chiedono che vengano allora rispettati i termini della convenzione, che prevedeva la realizzazione di:
·  adeguamento del sottopasso di Via Pietre;
·  nuovo tratto di viabilità stradale con costruzione di sottopasso ferroviario e rotatoria tra via Rivoli e Via Valle;
·  passerella/sottopasso pedonale tra via Verdi e Via XXV Aprile;
·  realizzazione di un sottopasso pedonale in Stazione di Alpignano.
Questo è ciò che chiedono i cittadini, e lo ribadiscono anche in un incontro negli uffici del Sindaco, nel febbraio del 2014, in cui erano presenti anche esponenti di Alpignano SiCura.

Alpignano Sicura chiede formalmente, per due volte, di indire un Consiglio comunale aperto, per conoscere l’opinione dei cittadini, ma viene sempre negato. Il Consigliere Pani (ora ex-consigliere) si impegna ufficialmente il 13 maggio 2014, in Conferenza dei Capigruppo, a condividere il progetto almeno con i consiglieri.
Invece che cosa succede?
A luglio 2014 il progettista incaricato di redigere il progetto preliminare del sottopasso viario e pedonale di Via Verdi (n.b. i termini dell’incarico!!!) presenta una soluzione di un tracciato abbastanza simile a quello bocciato senza riserve nel Consiglio Comunale del 29 marzo 2014.
A settembre 2014 l’opera viene inserita nel Piano triennale delle Opere Pubbliche, prevedendo che la nuova strada venga realizzata nel 2016.
Il 27 novembre 2014 viene fatta approvare dal Consiglio la revisione del Piano triennale, che anticipa le suddette opere al 2014.
Con quale escamotage?
è qui che succede l’impossibile: dato che abbiamo già un progetto definitivo approvato dalla Conferenza dei Servizi del 2008, possiamo iniziare con le attività espropriative dei terreni agricoli compresi tra la ferrovia e la Via Garibaldi. Lo stesso Assessore Malacrino, colui che solo a marzo respingeva la realizzazione di una nuova strada per la salvaguardia dei terreni agricoli e dalla speculazione, chiede “con il cuore in mano” che si risolva presto questo grave problema di viabilità!!! 
Che cosa significa, allora, che il tracciato è lo stesso?
No, formalmente non è lo stesso: perché questo viene fuori dalle consultazioni con i cittadini e altre organizzazioni. Quindi il progetto di RFI è bocciato, però ne si fa uno simile su richiesta dei cittadini. 
Ma la politica non aveva già fatto la sua scelta, a marzo 2014? Se i politici sono convinti delle loro scelte, difese con le unghie coi denti in questi due anni e mezzo, devono andare avanti per quella strada.
Ma siamo sicuri che sia andata proprio così? Possiamo vedere i verbali degli incontri del professionista, i suoi appunti, possiamo confrontarci in un Consiglio Comunale aperto a tutti? La “progettazione partecipata”, come metodologia di lavoro, prevede questi passaggi “aperti”: perché non li vogliamo fare? Perché poi il Consigliere Pani non ha mantenuto la promessa di illustrare pubblicamente il progetto? 
I Consiglieri di maggioranza hanno già approvato tutto e il contrario di tutto. Come si fa a governare così? Come possiamo noi cittadini, che subiamo sempre tutto, non sentirci presi in giro? 
Tantissime sono le domande che affollano la nostra incredulità.
Eppure, se questo è l’epilogo, sarebbe bastato che a settembre del 2011, sempre “con il cuore in mano”, dato che erano già stati spesi mesi di lavoro e soldi pubblici, il Sindaco Da Ronco firmasse la convenzione, che avrebbe fatto decollare quanto oggi noi andremo comunque a realizzare in modo parziale - avendo dimezzato le risorse - assumendocene i rischi - essendo Stazione Appaltante - e con almeno, se tutto va bene, 4 anni di ritardo.

Vi invitiamo a guardare le videoriprese (sempre che siano consultabili, dato che sono anni che abbiamo denunciato il fatto che non sono quasi mai disponibili):
mozione a favore delle dimissioni dell'Assessore Agrimano 
discussione sul punto degli espropri_finale
discussione del punto sugli espropri