giovedì 23 aprile 2015

A CHE GIOCO GIOCHIAMO?


Da qualche settimana una delle maggiori attrazioni per i bambini, della principale piazza cittadina - Piazza Caduti - è stata transennata a causa di una rottura.

Date le belle giornate, la piazza ha ripreso a essere uno dei maggiori punti di ritrovo di bimbi e accompagnatori di tutta la città.

Sui social la questione è stata oggetto di un vivace scambio di opinioni, finché il Sindaco, in data 16 aprile, interviene per dare le attese risposte sul destino di tale attrattiva:

“Abbiamo valutato se ripararlo, ipotesi percorribile ma il gioco non sarebbe più stato certificato. Per garantire la massima sicurezza ai nostri bambini, dunque, abbiamo optato per sostituirlo: verrà smontato nei prossimi giorni così nell'area si potrà giocare.

Stiamo reperendo le risorse, non essendo a bilancio, per un nuovo gioco (costa circa 25 mila euro!): le troveremo al più presto per comprare un nuovo gioco. Vi terrò informati, ma spero entro qualche settimana di risolvere tutto.”



In molti, in buona fede, si complimentano con il Sindaco, poiché sembra prendersi a cuore la questione; ma la risposta in realtà, a nostro giudizio, è vaga e molto allarmante, perché si sa che se il gioco viene smantellato, nessun altro prenderà il suo posto per molto tempo!



Stando così le cose, il nostro consigliere comunale, Gianni Brignolo, fotografato il gioco durante un sopralluogo effettuato il 17 aprile, sabato 18 aprile scrive alla ditta produttrice:

“ […] Visto l'imminente arrivo della primavera e l'ubicazione del gioco in zona molto frequentata, volevo gentilmente chiedere alcune informazioni:

1) se Verde Spazio è in grado di fornire un pezzo sostitutivo dell'implacato danneggiato e a quale prezzo. In caso contrario è possibile farlo fare in falegnameria?

2) in caso di fornitura da parte Vostra è possibile procedere anche a un montaggio sempre da parte di vostro personale con relativa dichiarazione di corretto montaggio? A quale costo? In caso ciò non fosse possibile potremmo fare installare il pezzo da voi fornito da una ditta esterna, far fare una dichiarazione di corretto montaggio e una dichiarazione di idoneità statica da un professionista abilitato?

3) è possibile richiedere un intervento di controllo generale da parte di Vostro personale dell'intero gioco? Anche in questo caso quanto potrebbe venire a costare?



La ditta, DOMENICA MATTINA 19 APRILE, con ammirevole sollecitudine risponde:

“Buongiorno, ringraziandola per la sua mail le comunichiamo che conosciamo bene la struttura ludica in questione, si tratta del combinato di marca LAPPSET COD. 120104 installato nell'area gioco di Piazza Caduti per la Libertà, ci siamo occupati della manutenzione di questa struttura fin dalla sua installazione circa 10-11 anni fa, come tutte le strutture ludiche per parchi gioco deve sottostare alla norma di riferimento che attualmente è la UNI-EN 1176:2008 che definisce standard e modalità operative sia per l'installazione che per la manutenzione di queste strutture ludiche ad uso pubblico, le confermo che tutti gli interventi manutentivi che si rendessero necessari devono essere svolti da personale specializzato e certificato ad operare secondo la norma e i pezzi di ricambio devono essere originali, in modo da non far perdere la certificazione di conformità del produttore, oltreché rispettare le severe specifiche tecniche imposte.

L'ufficio tecnico ha eseguito bene la procedura di cantieramento ed interdizione della struttura in caso di anomalie.

Come le dicevo, da oltre 10 anni ci occupiamo, fra l'altro, anche della manutenzione delle strutture ludiche installate nelle aree gioco dei parchi e delle scuole del Comune di Alpignano, esiste però una procedura alla quale ci si deve attenere, ovvero, l'Ufficio Tecnico Servizio Manutenzioni ci deve inoltrare una richiesta di preventivo per la manutenzione della struttura, successivamente, in brevissimo tempo, noi eseguiamo un sopralluogo congiunto con il tecnico comunale nel quale si accertano gli interventi da eseguire e si formula specifico preventivo, al quale segue ordinativo di intervento da parte dell'ente, a quel punto si può procedere alla manutenzione, che verrà seguita da regolare certificazione di conformità alla norma UNI-EN 1176:2008 da parte nostra.

Osservando le immagini che mi ha gentilmente inoltrato mi pare di poter affermare che la struttura sia assolutamente riparabile, ma come le dicevo è necessario eseguire sopralluogo accurato per valutare anche le condizioni meno visibili e comunque una disamina della struttura nel suo complesso. [...]”



Non commentiamo un fatto che si commenta da sé: noi crediamo che avrebbero risposto con altrettanta attenzione e sollecitudine anche qualora fossero stati contattati dall’amministrazione. Bastava solo farlo!

Dopo le nostre comunicazioni (e una immediata interrogazione) i lavori sono partiti.

Giocare è una cosa seria…



p.s. Un particolare ringraziamento va a chi, come riportato nella lettera di Verde Spazio, “ha eseguito bene la procedura di cantieramento ed interdizione della struttura in caso di anomalie”. Grazie.

venerdì 17 aprile 2015

LA BELLA ALPIGNANO



In questo periodo Alpignano è particolarmente bella.

Chi ha la fortuna di accompagnare i bambini al mattino alla scuola Matteotti non potrà che avere un inizio di mattina incoraggiante per questi colori e questo cielo.

Il cielo di Alpignano infatti è straordinario e i bassi fabbricati, che ci sono su quasi tutto il territorio, permettono di goderne a 360°.

La fioritura dura pochissime settimane, una o due, e se splende il sole fare una passeggiata con il naso all’insù è una doppia meraviglia, e l’aria tiepida che ci separa dall’abbraccio delle catene montuose ancora leggermente imbiancate fa rinascere il bisogno di vita all’aperto.

Perché allora non riusciamo a godere a pieno di tutta questa bellezza?

A noi, su questo blog, sembra inevitabile parlare solo di problemi e di fatti che a noi sembrano inquietanti, di difficoltà economiche, di disservizi e di beghe politiche (e tante ne avremmo ancora), perché è questo il lavoro che facciamo. Questo è il ruolo dell’opposizione, grazie al quale la dialettica politica alimenta l’esercizio della democrazia.

Una lista civica deve cercare di tenere testa “al sistema”, che qui da noi è composto da un establishment che da vent’anni si regge più o meno sempre sugli stessi equilibri, su personaggi che si muovono in una rete in cui si ripetono sempre gli stessi copioni.



Ma Alpignano non è solo la sommatoria di queste cose, anche se apparentemente i fatti che si sono stratificati nel tempo portano tutti a vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto. Alpignano è anche un paese che dimostra ogni giorno che passa di aver voglia di ritrovare la bellezza apparentemente perduta, che sta non solo in vedute e monumenti, ma anche nel bisogno di stili di vita, che ci permettano di condividere la città come luogo da abitare. Perché non sono solo le nostre case a dover essere abitate con cura, ma anche le piazze, i parchi, gli edifici pubblici, le vie commerciali, i poli culturali.

Gli alpignanesi credono ancora nella possibilità di una rinascita culturale, urbanistica, sociale della città, anche se presi dallo sconforto della presa d’atto di una profonda mutazione nelle abitudini e negli stili di vita. In parte anche subiti da una città che non si è mai evoluta, perché è sempre mancata una visione.

Sono nati infatti tanti gruppi su facebook, dai cittadini che hanno voglia di dire qualcosa: pensate a quanta massa critica, se solo una piccola parte di queste persone decidesse di organizzarsi, facendo il salto e passando dal dire al fare.

Noi di Alpignano SiCura l’abbiamo fatto, e per quanto qualcuno possa criticarci o non essere pienamente soddisfatto del nostro operato, noi abbiamo dato vita a un progetto civico che sta lavorando da 4 anni, fatto di cittadini comuni, che dedicano il loro tempo ad analizzare i problemi del paese, per come li vediamo noi, provando a condividerli, perché solo persone informate possono scegliere cosapevolmente, se lasciare tutto com’è o cambiare.

Alpignano è ancora una bella città e solo amministrandola con attenzione e passione potrà essere una città viva, in modo che la sua bellezza possa fare da scenario a una rete di abitanti felice, soddisfatta e attiva e non ai rimpianti.


Perché non ci mandate delle foto dell’Alpignano che vi piace, per capire dove indirizzare l’azione politica, lo studio dei problemi, ma in positivo, per valorizzare le tante cose che la città offre, le sue bellezze naturali, gli scorci fluviali, gli angoli più caratteristici, le cose che si devono valorizzare?

Se avete voglia di aiutarci a realizzare questo “album degli scorci”, mandare le vostre immagini per favore a:



E ora i link a una veramente riuscita performance di M. Crozza, perché, anche con leggerezza, ci rendiamo conto di quante sono le occasioni sprecate (insieme ai nostri soldi): 
Alla fiera dell'Expo

venerdì 10 aprile 2015

SOTTOPASSO DELLE MIE BRAME




Passate le feste, torniamo alla realtà con dati, date e considerazioni.



Uno dei problemi principali della mancata assegnazione dei locali del Movicentro pare essere il fatto che l’edificio sia ancora un cantiere, di cui non si consoce il termine dei lavori, e che il sottopasso di connessione dei versanti nord e sud del paese, diviso dai binari, non è pronto e nemmeno di questo si conosce la data presunta di fine lavori.

In realtà, non si sa nemmeno se sarà completato.

Il lavoro infatti, per mancanza di copertura finanziaria, è stato diviso in due lotti, come riportato nella relazione generale del progetto esecutivo:

“il primo lotto consiste nella costruzione del nuovo sottopasso pedonale con il fabbricato rampe (limitatamente alla sola parte strutturale) e nella modifica della viabilità privata con il nuovo accesso carraio direttamente dall’area a parcheggio; il secondo lotto sarà costituito dagli interventi di completamento del sottopasso e del fabbricato rampe (realizzazione di pavimentazione, installazione di ringhiere, impianto di illuminazione, di videosorveglianza e di informazione al pubblico) oltre alla sistemazione dell’area esterna e al tombamento del sottopasso esistente.”



Da che cosa dipende la realizzazione del secondo lotto?

A oggi lo stanziamento economico previsto è di 1.332.000 euro, e ne abbiamo solo 1.037.000.

Parte di questi costi è coperto da un finanziamento di 650.000 euro della Regione Piemonte (che tra l’altro rischiava di saltare, dato che in Convenzione era vincolato al termine dei lavori previsto per il 31 luglio 2015: ma pare che questo pericolo sia stato scongiurato con la consegna del progetto esecutivo, e noi ci vogliamo fidare), 100.000 euro li assegna RFI (a patto che si faccia una scala di collegamento ai binari) e in parte sono investimenti comunali.

L’amministrazione, per concludere le opere, conta sul fatto che, in fase di assegnazione dell’appalto, gli eventuali ribassi d’asta potrebbero essere impiegati per finire l’opera (cfr. post del 15 maggio 2014 http://www.alpignanosicura.blogspot.it/2014/05/il-sottopasso-del-xxi-secolo.html).

Preliminarmente a tutto ciò, ovvero per poter appaltare l’opera, occorre ancora stipulare una convenzione con il condominio Aretusa, del quale si dovrà percepire una porzione, indispensabile per poter sbancare e realizzare poi le rampe di collegamento pedonale.

Che cosa succederebbe se tutto non andasse come previsto (o sperato)?

A noi pare abbastanza evidente che l’area resterebbe un cantiere, oltretutto senza le ringhiere, rendendo di fatto non collaudabile la struttura e quindi evidentemente non utilizzabile. Fino a quando? Chi e dove verranno reperite le risorse mancanti?

Potrebbe verificarsi la situazione per cui, dato il vincolo di RFI, ancora per lungo tempo gli alpignanesi dovranno servirsi di una rampa di scale per attraversare i binari, e il sottopasso sarà un cantiere a cielo aperto, lasciato alle intemperie.



Noi ovviamente confidiamo con tutto il cuore che si riesca veramente a chiudere questa imbarazzante pagina in modo definitivo, perché nessuno ne può più di attendere un’opera di cui abbiamo visto il progetto preliminare nel 2007 e l’esecutivo alle soglie del 2015 – tra l’altro, con un aumento del quadro economico del 39%!!!



E ora riprende, dopo qualche tempo, la rubrica delle belle iniziative, perché questa, se non è una bufala, è davvero speciale:

giovedì 2 aprile 2015

NUVOLE DI DRAGO AL MOVICENTRO


Grande stupore tra gli amministratori per gli imprevedibili esiti del bando del Movicentro.
Nel giro di una settimana ci si accorge che, dopo tre lustri di sogni e di accuse reciproche, il Movicentro avrebbe anche dovuto essere abitato.
Si prospettano ora tre possibili scenari. 

Scenario 1 
All’apertura dell’unica offerta si scoprirà che l’imprenditore cinese Lai Pialu Mi ha deciso di affittare tutti gli spazi, offrendo un solo centesimo in più sul prezzo a base di gara.
Lai Pialu Mi, detto ”Pijo”, dopo aver costruito le sue fortune sfidando la tradizione culinaria del litorale ostiense vendendo noodles, ha deciso di investire le sue fortune proprio ad Alpignano, attratto dallo spavaldo ottimismo con cui vengono affrontati temi serissimi, giusto piglio per chi vuole fare fortuna aprendo il più grande ristorante cinese della storia.
Grande l’entusiasmo degli amministratori, dato che proprio consiglieri di maggioranza, su Facebook, consapevoli del crollo del commercio ad Alpignano, avevano invocato l’avvento di cinesi, gli unici che oggi sfidano i colpi della crisi risultando vincenti. 
Immancabile il commento degli ex amministratori del Pd, che dichiarano su tutti i media locali e sui social che, quando governavano loro, mentre la comunità cinese era ancora intenta a sfornare nuvole di drago e involtini primavera attraverso reti familiari, i circoli di partito erano avvitati nella spirale di un fondamentale dibattito sul come potessero dei comunisti fare soldi a palate senza essere divorati dalla nevrosi. 

Scenario 2 
Delusi nelle loro più rosee aspettative, non essendosi verificato il tanto sospirato scenario 1, i membri di maggioranza si interrogano sul come mai nessuno abbia potuto cogliere l’evidente appeal di un locale sporco, semiabbandonato, senza collegamenti, con costi altissimi di gestione, senza nessun fascino architettonico, con una piazza assolatissima affacciata sulla ferrovia, senza elementi di centralità urbana se non una improbabile fontana.
Per dimostrare invece che il Movicentro funziona e sarà una figata pazzesca, ciascuno dei membri di maggioranza ha deciso di assumersi la sua parte di responsabilità politica - anche per non lasciare solo l’unico poveretto che ha presentato offerta.
Negli ampi spazi al piano terra prenderà posto il nuovo circolo di Sel, dato che l’attuale è troppo piccolo per ospitare contemporaneamente tornei di pinnacola, scopone scientifico e rubamazzetto.
Gran clamore mediatico per l’apertura al piano primo, con il supporto di alcuni consiglieri, dopo lo sportello del notaio, dell'avvocato e del commercialista, di altri tre nuovi sportelli per il cittadino, dalla denominazione esotica per una maggiore fotogenia delle insegne, in cui è possibile cogliere un suggestivo fil rouge: Pat Kiardo, lo sportello del barista, Pat Tarelly, lo sportello del dentista, e Pitt Soglyo, lo sportello dello sportivista.
Dopo un’originale operazione di scouting tra i commercianti di Piazza Caduti, da parte dell’assessore al commercio, volta a dare vita ai locali del Movicentro sacrificando la principale piazza cittadina, e dopo aver preso atto della riluttanza ad andare a vendere merce sui binari, si decide di premiare lo spirito di iniziativa insediando al piano superiore l’agenzia investigativa “Tuccy & Hutch”. Servirà ad affilare le armi di una campagna elettorale che si immagina ricca di colpi di scena, dato che già si pregusta quando potrà dire, nel tentativo di gettare fango sugli avversari politici, che non sanno prendere le decisioni quando leggono il solito menù della pizzeria, quindi figuriamoci quando dovranno decidere per la città, oppure che nel segreto delle loro quattro mura non differenziano l’involucro della mortadella dividendo la velina in plastica dalla carta, o addirittura che si mettono le dita nel naso quando sono alla guida del loro veicolo, pensando di non essere visti, quindi figurarsi che cosa faranno chiusi nella stanza dei bottoni!!! 
Immancabile il commento degli ex amministratori del Pd, che dichiarano su tutti i media locali e sui social che, quando governavano loro, sarebbe stato impossibile gestire un’agenzia investigativa senza dover rendere conto al Kgb e al controspionaggio della Cia, rendendo impraticabile ogni attività da segugio per la progressiva cecità causata dalle lampade accese durante gli interrogatori. 

Scenario 3 
Avendo saputo l’unico offerente di essere l’unico offerente, il signor Mika Sonpicio si ritira dalla gara, lasciando nello sconcerto gli amministratori, che gli avrebbero offerto tutti e sei i locali gratis purché pagasse i costi di manutenzione e di gestione.
Non perdendo l’ottimismo, che continua a far fare all’assessore dei lavori pubblici delle sparate a caso sui giornali, viene organizzata una spedizione in Arabia, con l’interessante proposta che, senza l’invenzione della lampadina, nata proprio ad Alpignano per mano di un certo Mr Cruto, i petrolieri del loro greggio se ne sarebbero fatti un baffo, con conseguenze inimmaginabili sull’assetto geopolitico attuale.
Scambiando un cenno dell’imperturbabile Principe saudita per una dichiarazione di interesse, la giunta pianifica una ennesima prosecuzione dei lavori, facendo marmificare tutti gli interni e sostituendo l’acqua della fontana con getti di champagne.
Solo dopo aver saputo che gli arabi sono notoriamente astemi, viene sostituito lo champagne con Chanel n° 5. 
Immancabile il commento degli ex amministratori del Pd, che rinnovano su tutti i media locali e sui social il dibattito sulle sette sorelle.

Che dire, per concludere … Buona Pasqua a tutti dai membri di Alpignano SiCura