I
mercatini di Natale del 2015, qui ad Alpignano, si prospettano
desolanti. Che sia il frutto di scelte obbligate dalle ristrettezze
economiche, che sia il frutto di mancanza di fantasia o lungimiranza,
che sia il frutto di una distrazione su altre emergenze locali, sta
di fatto che l'atmosfera natalizia, quest'anno, bisognerà cercarla
altrove.
Ma
almeno arriva una buona notizia.
Con
la fine del 2015 ha finalmente preso vita un progetto a cui noi
auspicavamo da tempo, ovvero la nascita spontanea di un comitato
di commercianti, che si ponesse l'obiettivo di migliorare
l'offerta qualitativa ai cittadini, puntando sulla collaborazione tra
amministrazione e gestori delle attività commerciali.
Sin
dalla nostra lontana campagna elettorale del 2011 avevamo evidenziato
la necessità di una struttura di riferimento, ovvero di una
associazione che esprimesse i bisogni attuali del commercio e li
traducesse in iniziative e proposte, che sarebbero andate a
vantaggio, allo stesso tempo, dei cittadini e dei commercianti.
Alpignano,
così come altri comuni, ha avuto una gloriosa tradizione
commerciale, che sembra esseri arresa all'apparente inarrestabile
“evasione commerciale” verso i centri commerciali e verso la
metropoli. Ma è chiaro che è il cane che si morde la coda: più si
chiudono negozi, più è difficile creare attrattiva, ma meno è
attraente il territorio, meno ci sono investitori disposti a fare una
scommessa sul nostro paese.
Che
fare?
Noi
siamo convinti che il commercio di prossimità, oltre che a garantire
un servizio al consumatore, sia una sentinella, con una importante
funzione di controllo sociale, ovvero di presidio del territorio. Ce
lo ricordiamo ancora, che cosa significhi questo: almeno per chi
ancora è figlio degli anni Settanta.
Avevamo
raccontato questa nostra visione in un incontro che si è svolto lo
scorso gennaio, con diversi commercianti del territorio, per spiegare
che ci sono casi-studio che dimostrano che si può ricostituire
questa importante funzione. Bisogna adottare alcuni strumenti
innovativi, che devono far capo a un'amministazione che abbia voglia
di destinare risorse a questo scopo.
Siamo
dunque molto felici che i commercianti del centro abbiano fatto il
primo passo, che serve per iniziare ad avere degli interlocutori;
queste iniziative possono essere guidate solo se da entrambe le parti
ci sono soggetti interessati a mettersi in rete.
Oramai
sono tantissimi i professionisti e le attività che hanno ben
compreso che l'unica via per uscire dalla crisi è quella di “fare
rete”, e di non stare ciascuno chiuso a coltivare il proprio piccolo
orticello, illudendosi che il proprio successo dipenda dal
fallimento degli altri.
Per
fortuna sono sempre di più i casi di soggetti che, ben comprendendo
le opportunità del fare rete, hanno modificato i loro orizzonti e
avviato nuove strutturazioni.
Questa
è, a oggi, l'unica strada praticabile.
Il
Comitato Commercianti del Centro ha una sua rappresentanza:
Denis
Mastrorosa di “Mastro ferramenta”, il Presidente
Antonella
Menichetti, di “Caffelatte”, il Vice-presidente
Marinella
Galfano, di “Cartando”, la Segretaria
Katia
Gugliotta, di “Magica festa”, la Tesoriera.
Lo
statuto è già stato depositato, chiunque lo desideri ne può
chiedere copia al comune.
Si
tratta di un gruppo di commercianti che ruota intorno al fulcro di
Piazza Caduti, ma che si spera possa trainare anche i commercianti di
altre zone a fare rete.
Alpignano
non è certo un territorio omogeneo dal punto di vista commerciale e
quindi è normale che le esigenze e le centralità siano diverse. Da
questa avanguardia noi ci auguriamo che si sviluppi una rete, le cui
esigenze andranno armonizzate. E questo sarà il compito
dell'Amministrazione.
L'appello
è ora rivolto a tutti i commercianti: di provare a valorizzare
questa opportunità.
Perché
solo una ricaduta positiva di ciscuno dei nodi della rete permetterà,
non solo a questo paese, ma a tutto il sistema, di rialzare la testa
e di affrontare l'uscita dalla crisi, che metterà a nudo la
debolezza di chi non ha avuto il coraggio di cambiare e premierà chi
è riuscito a mettersi al passo con i tempi, che chiedono
flessibilità, creatività, condivisione. Sono queste le
parole chiave su cui si gioca il futuro.
In
bocca la lupo a tutti coloro che hanno dato una speranza in più ai
commercianti di Alpignano.
Grazie.
p.s.: le immagini non sono di Alpignano.