martedì 31 maggio 2016

ANDREA OLIVA "DÀ I NUMERI" E RACCONTA 5 ANNI DI OPPOSIZIONE





Niente di meglio che la comunicazione di alcuni dati significativi può servire a fare il ritratto del nostro progetto e a far capire quale sia stato il lavoro svolto da Alpignano SiCura e dai suoi membri in questi anni, fino alla costituzione del progetto civico e della nuova lista SiAmo Alpignano.
Questo è stato lo spunto di Andrea Oliva, per aprire il 27 maggio scorso la serata conclusiva di presentazione del “progetto in comune”, dopo aver già raccontato nel dettaglio gli elementi caratterizzanti in altri incontri precedenti, al Belvedere, al Sassetto, in Campagnola.
Come molti sanno Alpignano SiCura nasce nel 2011, da un gruppo di 3 amici, che alla caduta della giunta Andreotti decidono di fondare una lista civica e partecipare alle elezioni. Non essendo soddisfatti delle dinamiche di partito e consapevoli del declino del paese, non potevano solo continuare a lamentarsi, ma dovevano mettersi in gioco in prima persona.
In poche settimane i componenti diventano 18, e Alpignano SiCura, con un pronostico (delle “vecchie guardie”) di 300 voti al massimo, raccoglie invece 1226 voti, diventando il secondo movimento politico di Alpignano.
Con un solo consigliere all’opposizione (che diventano due, per il principio della rotazione), si svolge un lavoro immenso, grazie anche al supporto di tutto il gruppo che non si è mai perso un solo consiglio. Consigli mai molto partecipati dal pubblico, ma che hanno potuto contare su una presenza media di 10 membri del nostro gruppo, ogni volta. Spesso gli unici in sala.
In poco più di 30 consigli comunali sono state presentate 84 interrogazioni e 3 mozioni.
Ma dati ancora più significativi, che danno l’idea di quanto lavoro sia stato portato avanti dal gruppo, sono i 225 incontri svolti (le assemblee), che sommano riunioni operative, incontri con associazioni, gruppi politici, commercianti e altro, e le 7192 e-mail.
Ora le liste sono 2, perché il progetto ha coinvolto tanti altri alpignanesi, e i candidati sono diventati 32. Da qualche mese stanno lavorando senza sosta nel Laboratorio delle idee, per preparare la campagna elettorale, dove sono stati consumati oltre 500 caffè.
Non dimentichiamo, infine, questo blog, che con 234 articoli pubblicati e oltre 107.000 visualizzazioni, ha costituito, per 5 anni, uno dei più completi resoconti che siano mai stati prodotti sull'attività amministrativa e sui fatti accaduti.
Dopo questi dati, che danno la portata dell’imponente attività svolta (e si era solo un gruppo di opposizione con un unico consigliere!), Andrea Oliva ha lasciato al parola ai suoi potenziali Assessori, già presentati da qualche settimana agli alpignanesi: Maria Luigia d’Abbene, Gianni Brignolo, Tamara Del Bel Belluz, Maurizio Morra di Cella, Massimiliano Pirrazzo. Per la propria area di competenza hanno raccontato il programma “Orizzonte 2026”, raccogliendo alla fine le domande del numeroso pubblico in sala.

domenica 29 maggio 2016

FORSE NON TUTTI SANNO CHE ...



… ci sono alcuni elementi del dibattito politico attuale, che vanno visti completando il quadro delle informazioni.

CHIUSURA PASSAGGIO A LIVELLO: La chiusura del passaggio è sancita da una legge dello stato, che prevede di eliminare tutti gli attraversamenti a raso. Gli stanziamenti per la compensazione di questa chiusura, consistenti in una nuova circonvallazione, ammontavano a € 5.270.000 (di Regione e RFI). Il progetto della circonvallazione, giunto alla fase esecutiva a fine 2010, non viene appaltato. L’amministrazione in carica ha deciso di diventare stazione appaltante, e proporre una viabilità secondaria a servizio di un nuovo insediamento urbano. Il contributo di RFI passa da € 5.290.000 a € 2.800.000. Per realizzare il solo adeguamento del sottopasso di Via Pietre (l’aggiunta della rampa) ci sono voluti 2 anni e mezzo e circa € 300.000. Abbiamo lavorato su questo tema per anni, per aiutare i cittadini ad affrontare il disagio, sia con azioni dirette sul Consiglio Comunale, sia incontrando la popolazione.

CHIUSURA SCUOLA GRAMSCI: nel 2015, due giorni dopo la chiusura dell’anno scolastico, senza nessun preavviso, è stata chiusa la scuola Gramsci, per una presunta “riorganizzazione”. Molti alpignanesi credono che la scuola sia stata chiusa per la presenza di amianto, ma ciò non risulta da nessun documento ufficiale. Risulta invece che il piano regolatore preliminare prevedesse al posto della scuola un insediamento residenziale di 345 unità abitative. La nostra azione di sensibilizzazione è stata continuativa, organizzando incontri, raccolta firme, pubblicando articoli, chiedendo consigli comunali aperti.

IL MOVICENTRO, il cui progetto risale al 2000, non è ancora stato ultimato. A oggi sono stati trasferiti nell’edificio alcuni uffici comunali, al I piano (senza ascensore). Il piano terra, dove dovrebbero aprire la biglietteria e alcuni negozi, è ancora inutilizzato. Per ultimare il II piano (dove era stato preannunciato il trasferimento della Polizia Municipale) occorrono circa € 500.000. Per quest’opera sono già stati spesi circa € 6.000.000, su un terreno che per 2/3 è di proprietà dei RFI, ma non è stata ancora stipulata la convenzione tra comune e la stessa RFI. Nel 2036 però perderemo il diritto superficie, che decorre da 2006. Il recupero dell’area della stazione consiste nella costruzione di una fontana, che è costata € 92.000. Ma resta ancora da realizzare il sottopasso, co-finanziato da un contributo regionale di € 650.000, se i lavori fossero stati ultimati entro il 31/07/15. Ci siamo impegnati in Consiglio per capire se questo contributo sia andato perduto, senza avere risposte.

IL SERVIZIO CIDIU, che costa € 2.600.000 all’anno ai cittadini, viene pagato a preventivo. Oltre a questo aspetto, è stato fatto notare all’amministrazione in carica (che ha confermato il dato in Consiglio Comunale, a seguito di una nostra interrogazione), che dal 2009 stiamo pagando un adeguamento Istat ingiustificato, pari a circa € 380.000. Inoltre, la modifica dei bidoni per il conferimento della plastica ha provocato una drastica diminuzione del differenziato, che è passato da 35 t a 20 t al mese, oltre all’aumento dei costi del servizio di raccolta.

LA RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI, avvenuta nel giugno 2015, ha spalmato il debito da 20 a 30 anni, in modo che l’amministrazione, annualmente, possa sborsare cifre inferiori e avere maggiori liquidità per spesa corrente. Questa rinegoziazione ha però un costo per la collettività: € 800.000 in più da pagare sul prestito. Malgrado il nostro intervento, che metteva in luce la ricaduta sulle generazioni future, la scelta è stata approvata dalla maggioranza.

ULTIMAZIONE DEL PALAZZETTO DELLO SPORT: dopo 17 anni è stato inaugurato il Palasport. Nel 2011 la struttura era già completa, ma sono stati necessari altri 5 anni per terminare la parte interna e decretarne l’agibilità. Al momento non risulta nessuna assegnazione per la sua gestione e la struttura non è utilizzata da cittadini o associazioni. Le nostre proposte, per integrare all’attività sportiva un centro di medicina sportiva, non sono state considerate.

Il nostro lavoro all’opposizione, durato cinque anni, ci ha permesso di conoscere molto bene gli atti e di tentare di indirizzare la maggioranza verso scelte più vicine ai bisogni della città. Abbiamo prodotto 90 atti di indirizzo, tra interrogazioni e mozioni, abbiamo organizzato numerosi incontri sul territorio con cittadini e associazioni, abbiamo collaborato, per le nostre competenze professionali, alla stesura dell’Allegato energetico del Piano regolatore, abbiamo informato attraverso comunicati stampa ai giornali locali e 230 articoli sul nostro blog, www.alpignanosicura.it.


mercoledì 18 maggio 2016

QUEL CHE RESTA DEL CONSIGLIO COMUNALE

Gianni Brignolo, da solo sui banchi dell'opposizione, il 29-04-16

In circa due settimane si sono svolti gli ultimi brandelli di Consiglio Comunale, prima della chiusura definitiva dei lavori di questa maggioranza, in attesa dei risultati elettorali.
Due consigli in cui, per legge, non è stato possibile presentare delle interrogazioni, per cui molti dei nostri quesiti sono rimasti senza risposta. Ad esempio ci sarebbe piaciuto sapere quanto è stato speso per le sole spese di riscaldamento del Movicentro, data la propagandata riduzione delle utenze pubbliche, oppure come mai è appena stata ristrutturata la copertura della scuola Rodari, spendendo circa 155.000 euro, senza provvedere alle altre magagne che ora renderebbero l’edificio inagibile; oppure ci sarebbe piaciuto sapere se il Cidiu ci ha restituito 328.000 euro di non dovuto adeguamento Istat, oppure perché non sono state concluse le opere del sottopasso del Movicentro, previste per novembre 2015. Ma per avere queste risposte dovremo aspettare ancora un po’ …
Il 29 aprile 2016 si è svolto un Consiglio Comunale in cui l’unico presente nei banchi dell’opposizione era Gianni Brignolo. Si deliberava su argomenti piuttosto importanti, quali i regolamenti dello Iuc (Imu Tasi e Tari), oltre che su alcune integrazioni al Piano Regolatore e, piuttosto cruciale, sulla convenzione con Cissa per i servizi sociali. Evidentemente i due grandi partiti di opposizione non avevano interesse a entrare nel merito, a dimostrazione che i guai di questa nostra martoriata città interessano solo a un progetto civico.
Due settimane dopo, il 12 maggio 2016, si è svolto invece l’ultimo consiglio, in cui si è discusso prevalentemente del bilancio. Tema cruciale, visto che è l’eredità di questa amministrazione a chi eventualmente dovesse subentrare, tra poco.
Qualcuno in più si è visto sulle sedie dell’opposizione, ma per noi non è stato possibile discutere di questo fondamentale argomento. Il nostro consigliere Brignolo, come professionista, ha dichiarato un “conflitto di interessi” su uno dei temi in discussione, chiedendo di stralciare questo tema e discuterlo separatamente, in modo da avere la possibilità di assentarsi. Ma la maggioranza, che ha spesso dimostrato la sua difficoltà a mettersi in discussione, ha negato questa possibilità con un solenne e unanime voto contrario. Così Alpignano SiCura non ha potuto partecipare alla discussione sul bilancio. Non che sarebbe servito a qualcosa, data la straordinaria compattezza della maggioranza; ma qualcosa da dire l’avremmo avuto.
Un argomento che richiederebbe lunghe disamine si è quindi liquidato in quattro e quattr’otto, da una maggioranza ben preparata. Talmente preparata che il gran finale ha potuto dimostrare in che modo la maggioranza ha sempre ratificato le delibere portate in discussione.
All’ultimo punto dell’ordine del giorno bisognava approvare la relazione conclusiva del piano di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie per l’anno 2015. Un atto dovuto, che dopo vari palleggi con una Corte dei Conti esasperata dall’inconsistenza delle azioni svolte, è finalmente approdato in Consiglio.
Peccato che prima della discussione noi non avessimo ricevuto la relazione, perché non era tra i documenti messi a disposizione dei Consiglieri Comunali: Gianni Brignolo ha chiesto se almeno i consiglieri di maggioranza l’avessero ricevuta, ma il loro imbarazzato silenzio ha fatto pensare che nessuno di loro avesse ricevuto questa relazione, né che avessero un’idea del suo contenuto.
Pur tuttavia, ESSI HANNO VOTATO A FAVORE.
Questo è quello che si chiede a un consigliere? Di votare “si” a prescindere? E i consiglieri perdonano sempre le défaillance?
Ma si sa ormai, dopo cinque anni, che questa giunta ha trasformato il principale organo politico della città in un semplice strumento di ratifica, annullando completamente i presupposti per un confronto politico e rendendo scontato l’esito di ogni atto.
Almeno chi giudica le opposizioni “complici” dei fatti, speriamo possa capire da questi ultimi resoconti quale sia stata la dialettica tra maggioranza e opposizione in questi cinque anni: un continuo sforzo a cercare di avere delle risposte efficaci e di fare proposte, dall’altra parte un muro.
Questo modo di operare, poco attento ai cittadini, ha causato una grande disaffezione alla politica, che paghiamo tutti oggi quando sentiamo dire “ma tanto siete tutti uguali”… perché noi vorremmo invece poter dimostrare che non è così.

martedì 10 maggio 2016

ECCOVI LA NOSTRA SQUADRA AL COMPLETO



M. Morra di Cella, G. Brignolo, T. Del Bel Belluz, M.L. d'Abbene, M. Pirrazzo. In alto, Andrea Oliva
Si completa questa settimana il quadro, che ritrae la Giunta Oliva al suo completo. Con gli ultimi due nomi indicati dai gruppi Alpignano SiCura e SiAmo Alpignano il progetto civico è pronto per incontrare la città e presentare il programma definitivo, depositato ufficialmente lo scorso 6 maggio e scaricabile da questo blog, in evidenza qui a lato.
I primi incontri si svolgeranno nei quartieri: Sassetto (13 maggio, saloncino della Chiesa San Giovanni Battista, ore 21), Belvedere (19 maggio, centro Polivalente, ore 21), Campagnola (21 maggio, presenti tutto il giorno dalle ore 10.00, con gazebo e banchetti davanti all’ex campo sportivo Montanaro). In chiusura della campagna elettorale, il 27 maggio prossimo all’Opificio Cruto, .
Ma veniamo agli ultimi due assessori: si tratta di Tamara Del Bel Belluz e Maurizio Morra di Cella, due volti noti nel panorama politico alpignanese.
Tamara Del Bel Belluz, classe 1970, radici friulane, architetto, è stata per Alpignano SiCura, nel maggio 2011, candidata alla carica di prima cittadina e, per tre anni e mezzo, ha svolto una intensa attività come consigliere comunale di opposizione. Avendo annunciato il cambio di consigliere, a inizio legislatura, ha poi lasciato il posto a settembre 2014 a Gianni Brignolo.
In questi anni Tamara, all’interno del gruppo, si è occupata di comunicazione, aggiornando costantemente i cittadini e gli addetti stampa, su tutto il lavoro svolto dal gruppo, sui principali problemi della città e sui lavori di consiglio, attraverso pubblicazioni settimanali sul blog e comunicati stampa e articoli sul giornalino comunale. È inoltre uno dei componenti del Consiglio Direttivo.
In caso di vittoria, nella Giunta Oliva, ricoprirà l’incarico di Assessore all’urbanistica, attività supportata da un lungo lavoro sul tema delle “architetture senza suolo”, per incentivare il principio fondamentale di “costruire nel costruito”.
Maurizio Morra di Cella, classe 1968, alpignanese da sempre, è una figura politica già nota ad Alpignano, avendo ricoperto l’incarico di Assessore tecnico per la Giunta Pinzi, e successivamente, per un breve periodo, per la Giunta Andreotti.
Maurizio è laureato in Scienze Forestali presso l’Università degli Studi di Torino e ha conseguito un PHD in difesa del suolo. Libero professionista operante dal 1995 nel campo delle sistemazioni idrauliche e ambientali, delle energie rinnovabili e dell’ingegneria naturalistica, è attualmente coinvolto in progetti di produzione energetica in paesi in via di sviluppo.
Si è avvicinato ad Alpignano SiCura, dopo l’esperienza di partito, chiusa definitivamente nel 2011, per il legame che lo unisce a molti dei suoi membri e perché il progetto civico, per una città come la nostra, è l’unica organizzazione politica in grado di affrontare e risolvere problemi che richiedono una grande dose di flessibilità e una mentalità “trasversale”. 
Nella Giunta Oliva spetta a lui l’Assessorato lavori pubblici, ovvero il complesso compito dell’organizzazione, dello sviluppo e del completamento delle opere pubbliche ancora da restituire alla città, oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio edilizio comunale (con particolare attenzione all’edilizia scolastica), delle infrastrutture stradali, dei parcheggi, delle piazze, delle aree verdi e dei parchi. Con Maurizio si cercherà di dare slancio al territorio anche e soprattutto attraverso la rivalutazione delle aree naturali
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