Nel Consiglio comunale di questa sera la maggioranza ha respinto compatta la mozione di sfiducia nei confronti di Sindaco e Giunta: ecco alcune riflessioni a seguito del dibattito, durato circa 2 ore.
Una minoranza che riesce dopo
solo un anno e mezzo ad assestare un colpo come una sfiducia unanime appare
davvero come l’ultimo tentativo disperato di recuperare una credibilità che i
fatti hanno dimostrato persa per sempre: più di così che cosa può ancora
accadere dal punto di vista politico, per tentare di demolire un progetto
vincente?
È questo il quadro che si delinea
dagli interventi dei consiglieri, che hanno tentato di interpretare questo
fatto politico, che parte da una vicenda personale e del tutto slegata dalla
politica alpignanese, per gettare ombre e pregiudizi su un gruppo di persone a
cui la comunità alpignanese ha dato piena fiducia.
Per fortuna abbiamo tutto il
tempo di dimostrare che tutto ciò che stiamo facendo va nella direzione giusta,
dalle piccole alle grandi cose: a partire dai progetti in corso, come il
recupero di due scuole destinate alla demolizione, l’avvio di opere utili
all’intera comunità con i soldi di Rfi, l’apertura del Palazzetto allo sport
con la “s” maiuscola, al pieno ed efficace utilizzo del Movicentro, al
consolidamento di un piano regolatore che scricchiola da tutte le parti, agli
eventi svolti in collaborazione con le numerose realtà del territorio, agli
innumerevoli progetti europei e bandi vinti, allo straordinario rapporto
allacciato con Fontaine, alla collaborazione continuativa con l’Istituto
comprensivo, al progressivo abbassamento della Tari per il rilancio del
commercio, all’uso oculatissimo delle risorse per manutenzioni e lavori
straordinari… e potremmo continuare ancora per decine di punti-chiave, che
ovviamente non potranno che crescere e consolidarsi per il prossimi tre anni e
mezzo.
Siamo persone sportive, stiamo
giocando a carte scoperte e non abbiamo scheletri. Li potete cercare
dappertutto. Invece noi purtroppo ogni
“cassetto” che apriamo troviamo qualcosa che non va, che ci fa perdere
un sacco di tempo, perché vorremmo mettere tutto in ordine, ma senza mettere
cocci sotto i tappeti. Da lì sapevamo di dover ripartire, per dare ad Alpignano
una nuova immagine. Ma quanto tempo ci andrà, si chiederanno gli alpignanesi?
Se andate a vedere bene, molto lavoro è già stato fatto.
Ci sarà mai qualche altro gruppo
politico in grado di dedicare all’amministrazione di questo comune tutto il
tempo che stiamo dedicando noi? Stiamo rinunciando alla nostra vita privata, al
nostro lavoro, alle nostre vacanze, per far rinascere Alpignano. Possono
esserci testimoni i dipendenti comunali, chiunque partecipi agli eventi, ma
soprattutto le nostre famiglie, per capire quanto lavoro stiamo facendo: tutto
ciò è stimolante e proficuo, difficilmente gli alpignanesi potranno rinunciare
a questa dedizione, perché sanno che non lo stiamo facendo per noi stessi, ma
perché è l’unico modo per recuperare il tempo perduto. Decenni di incuria e di
tentativi maldestri di gestire le risorse pubbliche per il bene comune.
Per il “consiglio della fiducia”
volete un bel consiglio? Ci rivolgiamo ai “veterani” della politica: fate una
disamina di tutti i fatti e misfatti accumulati in tutti questi anni e con
quelli costruiteci un bel programma elettorale … magari alle prossime elezioni,
fate anche voi un po’ di mea culpa, come il nostro sindaco ha dignitosamente
dimostrato di poter fare, ma non per un fatto personale, come quello per cui ci
avete trascinato in consiglio, per fatti che hanno coinvolto 17.000 persone.
Per i 5 stelle, nessun consiglio particolare… dopo gli esiti della commissione
d’inchiesta sapranno da soli che cosa fare.
Per concludere, hanno ragione i
consiglieri di maggioranza: questo atto politico ci ha somministrato una
iniezione di grande sicurezza in noi stessi e di rinnovata e totale fiducia;
ora siamo più compatti che mai, stringeremo i denti e nonostante tutte le
avversità che stiamo incontrando porteremo a termine il nostro mandato, perché
abbiamo lavorato cinque anni in minoranza per capire tante cose… l’attuale
minoranza potrebbe cambiare strumenti di lavoro e imparare che i risultati
positivi si raggiungono con l’impegno, lo studio e l’applicazione e una sana e
costruttiva ventata di creatività.