mercoledì 31 maggio 2017

Verso la Consulta giovanile comunale

Giovedì scorso nella sala consiliare di viale Vittoria l’assessore alle politiche giovanili Gianni Brignolo ha incontrato, insieme con i consiglieri Bosio e Bruno, oltre 20 ragazzi tra i 16 e i 29 anni residenti ad Alpignano. Si tratta dei giovani che hanno risposto all’appello diramato nelle scorse settimane dall’amministrazione tramite l’Ufficio Informagiovani e il sito del comune, in cui si invitavano tutti i ragazzi sotto i 30 anni di età ad una discussione aperta sui temi legati alle politiche giovanili. 
La nostra attività politica si basa sulla partecipazione attiva e sull’interesse dei cittadini nei riguardi della propria città: l’obiettivo dell’incontro era discutere con i diretti interessati dei progetti che riguardano i giovani alpignanesi nel breve e lungo termine. L’intento è duplice e ambizioso: da un lato quello di compiere scelte il più possibile condivise e che incontrino le reali necessità e speranze che i più giovani nutrono nei confronti della loro Alpignano, troppo spesso accusata di lasciarli a se stessi; dall’altro quello non meno importante di dare loro uno spazio di espressione permanente, dove possano essere protagonisti attivi e far contare la propria voce e le proprie idee. L’obiettivo finale è quello di creare, come da programma elettorale, una consulta giovanile comunale, ovvero un organo ufficiale che abbia funzione consultiva e propositiva nei confronti del Consiglio, composto da ragazzi e ragazze under 30. I tempi e i modi di questa ufficializzazione dipenderanno in gran parte dalla risposta che i giovani vorranno dare in questi mesi agli input che, almeno in questo primo momento, verranno soprattutto dall’amministrazione stessa.
Alcuni progetti sono già stati portati avanti, come lo scambio dello scorso autunno a Fontaine, che darà i propri frutti ad Alpignano con il progetto “Young in Tour”, dedicato al viaggio come strumento di crescita e conoscenza: l’iniziativa, che prevedrà finanziamenti per i piani di viaggio più interessanti proposti dai più giovani (il bando è online sul sito del comune di Alpignano), è nata infatti da un’ispirazione avuta durante il weekend di scambio che tre giovani alpignanesi hanno vissuto in Francia a novembre. Il primo passo concreto verso la futura consulta avverrà invece il 19 giugno, con l’apertura di un locale dedicato ai giovani al primo piano del Movicentro: sarà uno spazio a disposizione dei ragazzi per realizzare attività e progetti, ma anche per incontrarsi tra loro e con le volontarie dell’Ufficio Giovani, che ne coordineranno l’utilizzo.
Proprio perché si tratterà di uno spazio dei giovani per i giovani, i ragazzi saranno invitati ad una giornata di “personalizzazione” degli spazi che si terrà intorno alla metà di giugno, nella quale insieme ad assessore e consiglieri potranno decorare e arredare lo spazio secondo il loro gusto: in queste settimane l’Ufficio Informagiovani raccoglierà a questo proposito suggerimenti e idee da realizzare in tale occasione.
Gli orari di apertura dei locali seguiranno, almeno in una prima fase, quelli degli uffici comunali (lun-ven 9-12; martedì e giovedì anche 15.30-17.30), ma non si escludono aperture straordinarie a fronte di progetti particolari presentati dagli utenti: infatti, sarà possibile per i ragazzi riservare gli spazi in determinati orari per realizzare attività e laboratori i cui contenuti possono essere presentati, discussi ed elaborati insieme alle volontarie dell’Informagiovani, che si occuperanno anche della relativa pubblicizzazione.

Segnaliamo inoltre che il 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, alle 10.30 presso il Movicentro si terrà un momento di riflessione e lettura di alcuni articoli della Costituzione, seguito dalla consegna di una copia del testo a tutti i cittadini alpignanesi che hanno compiuto o compiranno 18 anni nel 2017. 


lunedì 22 maggio 2017

Rendiamo più sicuro il parco giochi di via Cafasse

Nell’ambito dell’iniziativa “Consigliere di Quartiere”, i referenti del quartiere rosso (Sassetto), Tiziana Garreffa e Giacomo Bosio, hanno presentato un progetto di messa in sicurezza del lato dell’area verde intitolata agli Alpini che affaccia su via Cafasse. Il progetto è stato presentato al negozio Brico Center di Rivoli nell’ambito dell’edizione 2017 di “Insieme per il nostro quartiere”, con la quale ogni punto vendita Brico mette in palio 1000 euro in materiale per piccoli interventi di manutenzione, riparazione o abbellimento a beneficio della comunità.
I concorrenti al bando per il Brico Center di Rivoli (Tiziana Garreffa è seconda da destra)

L’idea di concorrere per il bando sponsorizzato dal Brico è nata dalla constatazione che il parco giochi, sebbene frequentato da bambini anche molto piccoli, in quanto a poca distanza dalla materna “Gobetti” e dal nido “Don Minzoni”, su due lati non sia protetto da alcun tipo di recinzione: “All’uscita della scuola i bambini giocano sempre volentieri”, ha spiegato Tiziana Garreffa durante la presentazione del progetto. “A volte però per questo motivo rischiano di correre anche fuori dal giardino, finendo per strada”.
Oltre al vantaggio in termini di sicurezza, però, il progetto avrebbe anche una ricaduta sociale importante: prendersi cura del parco tutti insieme. Infatti, come previsto dal bando del Brico, la posa in opera dello steccato prevedrà non solo la partecipazione dei membri dell'associazione "Laboratorio delle Idee", ma anche di genitori e residenti interessati a mettersi in gioco per il quartiere in cui vivono. Il secondo momento sarà quello più divertente, con il coinvolgimento dei bambini che usufruiscono del parco, che in una giornata-evento potranno dilettarsi a dipingere lo steccato di diversi colori con l'aiuto dei genitori e dei volontari, concludendo con una merenda tutti insieme. La partecipazione attiva alla vita della città, al fine di prendersi cura e migliorare il territorio in cui si vive, sono due valori di base della nostra associazione che abbiamo trovati riflessi in questo bando, e che ci hanno spinto a parteciparvi. Perché tutto ciò possa diventare realtà, però, è necessario che il progetto risulti il più votato tra quelli presentati al punto vendita di Rivoli. Le votazioni saranno aperte da venerdì 26 a domenica 28 maggio: per votare è sufficiente collegarsi al sito di Brico Center, nella sezione dedicata al progetto, dove potete trovare anche maggiori informazioni (https://carta.bricocenter.it/iniziative/dettaglio.xhtml?id=186). Ci sarà un vincitore per ogni punto vendita in Italia, e si potrà esprimere solo una preferenza, associata al proprio negozio di riferimento.

Contiamo sul vostro sostegno per poter realizzare questo piccolo grande intervento. I risultati saranno resi noti entro il 13 giugno e la fase operativa del nostro progetto, se dovesse essere scelto, è in programma tra settembre e novembre, all’apertura del nuovo anno scolastico.

venerdì 19 maggio 2017

Verso il primo compleanno dell’amministrazione Oliva


La cornice entro la quale si esprimono i cittadini andrebbe meglio circoscritta, quando si vogliono tirare le somme di un lavoro impostato su diversi fronti.
Alpignano alle scorse elezioni ha espresso il desiderio di voltare pagina, rispetto ai partiti, ma crediamo anche rispetto a un modo trasandato di gestire la cosa pubblica.
Noi su quest’ultimo aspetto abbiamo concentrato non solo i contenuti del nostro programma, ma soprattutto il modo di operare di questi primi mesi di mandato.
Non è possibile negare che Alpignano abbia pesanti eredità, a cui nessuno è mai riuscito a dare risposte efficaci; abnormi quantità di problemi si sono accumulate nei cassetti, in attesa di una soluzione. Aprirli è stato uno sconforto, dal quale riprendersi subito perché era necessario lavorare. Ma pensare di poter risolvere in dieci mesi le cronicità di decenni di gestioni devastanti è una infelice e ingrata provocazione.
Per la maggior parte dei cittadini che ha dato fiducia al Sindaco Oliva, siamo certi che l’esigenza fosse quella di mettere in ordine questo paese cominciando dall’inizio. Le toppe incollate malamente non danno certezza di lunga durata.
I bidoni, le buche, l’erba che cresce sono problemi la cui risoluzione è legata alla disponibilità di risorse. Le risorse si possono trovare con l’indebitamento, ma l’indebitamento ricade sui cittadini e vi si deve ricorrere con attenzione. È per questo che il nostro lavoro si è concentrato in questi mesi sui bandi pubblici. E piano piano qualcosa arriva.
Sinceramente pensavamo di trovare pronto un progetto sulle asfaltature, perché le emergenze erano già evidenti anche prima di noi. Invece abbiamo trovato il portafoglio vuoto e un grande disorientamento generale.
Se potessimo liberarci dei mutui della piscina e del palasport, investimenti effettuati con grandissima lungimiranza politica (e non è una battuta), per poterne contrarre di nuovi, per sistemare le strade, lo faremmo. Invece questa decisione l’abbiamo presa per un’altra emergenza: la scuola. Era necessario risolvere un problema noto (la chiusura Gramsci) e un nuovo problema, la possibile chiusura della Rodari, che siamo riusciti a sventare. Subito. La scuola Gramsci verrà ristrutturata, secondo quanto previsto da diversi mesi e già comunicato.
Sul nido si sono fate scelte coraggiose, che nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di fare, scelte che in parte sono determinate anche da un modo tutto italiano di approfittare in talune circostanze dei benefici pubblici, che nel lungo periodo hanno mandato in crisi il sistema del welfare, già resto instabile dai conti pubblici. I cattivi comportamenti sono un fattore saldamente legato alla politica ed è su questo che la politica deve principalmente agire.
Il palasport, il passaggio a livello, la piscina, il movicentro, il patrimonio pubblico in malora, la viabilità, una macchina comunale senza motorino di avviamento sono temi giganteschi, che stiamo analizzando, cercando di risalire a come si sono generati e degenerati, per poi capire che cosa è possibile fare. E questi problemi non li ha creati la giunta Oliva. Sono temi che sono scappati di mano a chi ci ha preceduto e ora il peso è tutto sulle nostre spalle. Ma noi questo peso lo stiamo sopportando orgogliosamente e con entusiasmo. Quello che chiediamo è solo tempo. Tanto tempo e pazienza. I risultati arrivano perché il percorso intrapreso è un percorso di grande responsabilità civica e politica.
Ai politici ciascuno chiede di risolvere il proprio problema, ma la città è un sistema e i problemi sono interconnessi. Lo dimostra che una cosa che non funziona per qualcuno è una risorsa per un altro. Ogni volta che si fanno delle scelte, sono scelte che a taluni piacciono, ad altri no.
Ma l’attenzione, la capacità di far rispettare le regole, l’attribuzione di competenze, la capacità di trovare soluzioni a questioni incancrenite sono le vere sfide alla politica oggi. Noi questa sfida abbiamo raccolto, quando ci siamo candidati. Volevamo cambiare le regole del gioco, per il bene comune.
Noi vogliamo investire sulla rinascita culturale e sulle persone, sulle possibilità che le persone, mettendosi in relazione, creino una rete virtuosa. E così vanno reinseriti nella rete i giovani come gli anziani. I nostri progetti sono avviati anche in questa direzione, con la consulta giovanile e i senior attivi.
Noi stiamo concentrando la nostra azione su scelte strutturali, che dovrebbero riuscire nel giro di qualche anno a dare un nuovo volto al paese e a determinare nuovi modo di vivere la città da parte di suoi abitanti.
Nessuno prima di noi era riuscito a dare un nuovo impulso alla macchina comunale, perché i dipendenti comunali sono il primo ingranaggio che si deve mettere in moto. Una revisione completa e strutturale dell’organizzazione comunale, su cui abbiamo speso grandi attenzioni, ci permetterà di migliorare i rapporti con il cittadino e con l’offerta qualitativa dei servizi. Ma anche per questo ci va tempo. Come nessuno prima di noi era riuscito a dialogare con Cidiu, con il quale stiamo rimettendo in discussione una serie di aspetti legati alla gestione del servizio. Ci interessa risolvere i problemi in modo stabile e duraturo; non ci interessa appellarci ai media per dare clamore a questioni irrilevanti, né rincorrere la notizia.
Stiamo cercando da tempo soluzione per recuperare una importante area del nostro paese, la zona Campagnola, e vorremmo farlo riattivando i campi sportivi con un interessante progetto. I tempi di gestazione sono lunghi, ma promettenti.
Abbiamo prestato grande attenzione a uno spazio pubblico semi abbandonato, come il Movicentro; stiamo pensando al recupero dell’ex area Borello. Stiamo ripensando la viabilità. Non sono cose che si fanno in fretta. Presto partiremo con il nostro progetto sul commercio. Ci siamo riavvicinati al mondo della scuola, con il quale è diventato facile collaborare. Per la cultura, in questo paese, significa tanto.
Ci sono tante attività in corso, più o meno grandi. Difficile elencarle tutte, ma se si osserva senza filtri è possibile percepire che cosa sta succedendo.
Il Sindaco Andrea Oliva ha un altro grande merito: nessuno prima di lui era riuscito a mettere in piedi una squadra così compatta e costituita da persone di elevato profilo professionale. Come in una grande azienda in crisi, il profilo dei manager è uno dei primi aspetti da valutare, per rimetterla in piedi. Nessuna lotta intestina scalfirà il progetto, perché la squadra è nata e cresciuta sin dai primi passi unita e solidale, in un gruppo di straordinaria levatura. Questo conta.
Tutti insieme, cercheremo di risolvere anche i grossi problemi legati alla disponibilità di risorse, ma anche per quello dovremo fare delle scelte. Scelte che saranno comunque criticate, come dimostra che da un lato si descrive Alpignano come città dormitorio, ma dall’altro si chiede di tagliare sulle manifestazioni. Come se 30.000 euro bastassero a sistemare chilometri di strade, degradatesi nel corso degli anni. Salvo poi gridare allo scandalo se voci di corridoio parlano di annullare il Palio del Cossot o di non fare i mercatini di Natale. Che cosa vogliono veramente i cittadini?
Che i problemi di Alpignano, accumulatisi negli anni, possano essere liquidati con un taglio dell’erba, ci fa sorridere e pensare tuttavia che la percezione sarà sempre soggettiva e legata a quanto ciascuno di noi sia in grado di osservare la realtà con onestà.
Non siamo così ingenui da non pensare che ci attendono molti sgambetti dall’opposizione e da chi non appoggia il nostro progetto. Ma faremo attenzione a dove mettiamo i piedi.
Non possiamo permetterci di farci dettare l'agenda politica dai nostri avversari e pretendiamo che i cittadini ci giudichino sulla base del rispetto del nostro programma. Ma ci permettiamo di chiedere di rinviare il giorno del giudizio ancora di qualche anno.

Le altre amministrazioni sembravano viaggiare a fari spenti e sono andati a sbattere contro ostacoli imprevisti. Quegli ostacoli non possono essere gli stessi che ora ci vengono rinfacciati: ci vuole maggiore onestà intellettuale anche da chi ha tutto il diritto di criticarci.

mercoledì 10 maggio 2017

Chiarimenti su "Alpignano in Fiore"

Chiarimenti sull’evento “Alpignano in fiore”, organizzato dall’Associazione commercianti di Alpignano, in particolare in relazione ad alcune dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa.

L’amministrazione comunale di Alpignano, in occasione della manifestazione “Alpignano in fiore”, organizzata dall’Associazione Commercianti, ha dato la propria disponibilità, come già successo per le iniziative natalizie, a supportare il gruppo direttivo dell’associazione nella gestione dell’iter comunale. “Alpignano in fiore” è stata presentata come un evento commerciale dedicato alla primavera, che avrebbe coinvolto fiorai e vivaisti del territorio, con la conseguente ricaduta sulle attività commerciali residenti su Viale Vittoria, che avrebbero beneficiato del potenziale numero di visitatori.
Sin dall’approvazione del bilancio 2017, avvenuta lo scorso 31 marzo, era stato preannunciato dall’Assessore al commercio a Denis Mastrorosa, presidente dell’associazione, che non è possibile consentire l’uso del suolo pubblico a titolo gratuito nel caso di manifestazioni che contemplino la vendita e la commercializzazione di prodotti e servizi. Di conseguenza i banchi degli espositori avrebbero dovuto pagare la tariffa di occupazione temporanea.
Nel fare spesso appello alle consuetudini, si dà per scontato che si possa agire senza rispettare le regole. In realtà il tipo di regime attualmente in vigore non consente la gratuità dell’occupazione. Perché sia così, è necessario modificare il regime per l’applicazione della tariffa, azione che l’amministrazione si è impegnata a portare avanti per il prossimo bilancio.
A compensazione di tutto ciò, i commercianti sanno che si è provveduto, sempre nel bilancio 2017, a ridurre considerevolmente l’ammontare della tassa rifiuti, che consente notevoli risparmi nel corso dell’anno. Un piccolo passo, che sembrava essere molto gradito agli stessi commercianti.

Per collaborare attivamente alla manifestazione in oggetto, che si ispira alle grandi fiere florovivaistiche molto in voga, tutti i referenti degli uffici comunali coinvolti a vario titolo hanno supportato il direttivo dell’associazione nella predisposizione degli atti, sia come autorizzazioni, sia come progetto, al fine di procedere con la deliberazione definitiva.
Gli amministratori hanno anche condiviso con il presidente dell’associazione commercianti la possibilità di allestire delle fioriere in modo che i fiorai e i vivaisti potessero esporre i loro prodotti durante la manifestazione. Una volta conclusa, del mantenimento delle fioriere se ne sarebbero presi cura i commercianti. Si è anche proposto di invitare i vivaisti a “donare un piccolo albero alla città”, in modo da riempire le aiuole rimaste vuote dopo la morte di alcuni ciliegi ornamentali, mai più sostituiti su viale Vittoria. Purtroppo però i commercianti non hanno voluto accogliere queste proposte, in ragione del fatto che gli espositori hanno dovuto pagare la tassa di occupazione suolo, senza considerare il fatto che l’iniziativa avrebbe avuto invece delle positive ricadute promozionali per gli stessi espositori e commercianti. Il personale del comune si è quindi fatto carico in tempi molto ristretti di reperire fiori e piantarli nelle fioriere, per rispettare la data prevista per l’evento; mentre il “battesimo” degli alberi è rimasto lettera morta.

Siamo molto dispiaciuti, in qualità di amministratori, di verificare che i grandi sforzi compiuti dagli uffici, nel predisporre il progetto di questa nuova iniziativa, dando sempre risposta alle numerose esigenze dell’associazione commercianti, siano stati vanificati dalla scarsissima partecipazione degli espositori del settore. Per un’amministrazione è importante che l’investimento, anche solo in termini di lavoro degli uffici, abbia una ricaduta sui cittadini, che possano beneficiare di un intrattenimento locale. Siamo soprattutto dispiaciuti che la responsabilità di questa scarsa partecipazione sia stato mediaticamente fatta ricadere sull’amministrazione, che al contrario ha supportato con grande attenzione e riguardo i promotori da subito.

L’inspiegabile ritardo con cui è stato presentato il progetto nella sua versione definitiva, il 2 maggio, a cui la giunta ha immediatamente dato efficacia con la relativa delibera, il 4 maggio, non è una corretta giustificazione, in quanto la macchina organizzativa si era messa in moto da qualche mese, come testimoniato dalle locandine comparse sui social da diverse settimane. L’evento era già stato presentato, tra l’altro con partnership mai dichiarate nel progetto, come l’Associazione comitato genitori e l’Associazione A.360.
L’evento è stato anche richiamato dai giornali locali, a dimostrazione di un progetto ormai chiuso, sicuramente prima del passaggio formale di cui quello di giunta è atto conclusivo.

Evidentemente non è facile organizzare eventi: sono necessarie esperienza e attitudine alle pubbliche relazioni, si deve essere strutturati come risorse per seguire l’evento in tutti i suoi aspetti, anche burocratici, non solo nella concezione, ma anche nello stimolare l’attenzione con elementi innovativi, nella comunicazione, nel fare rete, nella promozione.
Noi ci auguriamo che nel futuro le associazioni che abbiano il desiderio di collaborare seriamente con la promozione del territorio si coordino con l’ufficio manifestazioni in tempi adeguati alla complessità del progetto. Il regolamento comunale prevede che un progetto venga presentato 60 giorni prima della data prevista, in modo che gli uffici, che ormai sono cronicamente sotto organico - ma che per fortuna hanno persone di grande disponibilità e volontà - possano procedere in modo sereno con il rilascio dei pareri e il disbrigo delle pratiche.


In buona fede, pensiamo si possa collaborare proficuamente con tutti i soggetti che desiderino animare il tessuto sociale e commerciale del territorio, così come si è sempre fatto. Lo dimostrano i numerosi esempi di iniziative ben fatte.