martedì 20 giugno 2017

Young in Tour - racconti di viaggio

Il manifesto dell'iniziativa

Lo scorso autunno, in seguito all’anniversario del gemellaggio celebrato ad Alpignano, il comune di Fontaine ha invitato alcuni giovani del nostro territorio a partecipare a un weekend di scambio con i ragazzi francesi sul tema del viaggio come esperienza di crescita e arricchimento personale nei più giovani.
In tale occasione sono stati quindi selezionati tre giovani alpignanesi che avessero fatto esperienze di viaggio significative da condividere con i propri pari età d’Oltralpe. L’evento che ha fatto da cornice a questo incontro era “Carnets de Voyage” (Quaderni di viaggio) ed era solo la fase conclusiva di un progetto più articolato, ormai diventato tradizione per i giovani di Fontaine. I giovani partecipanti infatti erano singoli o piccoli gruppi che avevano presentato i loro progetti di viaggio al comune ed erano stati selezionati per ottenere un co-finanziamento pubblico per realizzarli durante l’estate – a patto che, una volta tornati, avessero acconsentito a condividere con tutta la città (e con i tre ospiti provenienti da Alpignano), la loro esperienza. La condivisione ha assunto diverse forme: c’è chi ha girato un vero e proprio documentario, chi ha allestito una mostra fotografica, e chi ha preparato un laboratorio di tecniche artigianali apprese durante un viaggio in Messico.
I tre ragazzi durante lo scambio a Fontaine con il sindaco Jean-Paul Trovero, l'assessore Sylvie Baldacchino e il consigliere comunale di Alpignano Giacomo Bosio
I ragazzi di Alpignano, in mancanza di un progetto simile ad Alpignano, hanno presentato viaggi totalmente autofinanziati, ma conoscere l’opportunità offerta da Fontaine ai loro pari età li ha spinti a presentare questo progetto anche ad Alpignano. La giunta alpignanese ha accolto la proposta e a dicembre ha deliberato l'avviamento del progetto “Young in Tour”. Il bando, uscito il primo giugno, riprende le linee di quello di Fontaine e resterà aperto fino al 7 luglio. In questo lasso di tempo i giovani tra i 18 e i 29 anni residenti ad Alpignano potranno proporre un loro progetto di viaggio per il quale vedersi riconosciuto un contributo fino a 500 euro.
I progetti potranno essere presentati (da singoli o gruppi) all’Ufficio Informagiovani del Movicentro. L’iscrizione è gratuita e i risultati saranno resi noti nel mese di luglio. I candidati dovranno spiegare l’obiettivo del loro viaggio, le tappe principali e il modo in cui intendono “restituire” l’esperienza ai loro concittadini, una volta tornati, in un evento che avrà luogo il prossimo inverno. Inoltre, per ottenere il finanziamento comunale, si dovranno indicare le voci di spesa previste e le altre modalità di sovvenzione che si intendono adottare oltre alla somma stanziata dal bando.
Per ispirarsi, ci si può recare all’Informagiovani, dove sono disponibili per la consultazione i materiali presentati al proprio comune dai ragazzi di Fontaine che hanno ottenuto la sovvenzione lo scorso anno: si va dal viaggio alla scoperta dei caffè di Praga all’avventura in tandem attraverso le steppe dell’Asia. I materiali sono stati gentilmente donati dal Service Jeunesse, omologo del nostro Informagiovani per il Comune di Fontaine.

PS. Anche ai nostri amici di Fontaine c'è qualcosa di Alpignano che è piaciuta molto e che vorrebbero "importare": si tratta del modello di parco giochi senza barriere che hanno potuto vedere al Parco della Pace durante le celebrazioni per il gemellaggio. A settembre torneremo a parlare volentieri anche di questo durante le celebrazioni per l'anniversario del patto di amicizia, che quest'anno si terranno a Fontaine.

venerdì 16 giugno 2017

Apre il Centro Donna di Alpignano


Aprirà per la prima volta le porte lunedì 19 giugno lo sportello di ascolto del Centro Donna. Il servizio avrà sede al primo piano del Movicentro, in un locale separato dal resto degli uffici, scelto per garantire la massima privacy delle utenti, e sarà gestito da psicologhe ed esperte in rete con i comuni di Grugliasco e Collegno.

L'attenzione di questa amministrazione ai problemi legati della violenza, in particolare alla violenza di genere, si è già manifestata con il progetto portato avanti con l'Istituto Comprensivo lo scorso autunno, conclusosi con la serata informativa alla Scuola Tallone. L'apertura del centro di ascolto vuole essere un gesto concreto nei confronti delle donne vittima di violenza. Il centro offrirà infatti informazioni, sostegno ed accompagnamento alle donne che vi si rivolgeranno. 

Il centro sarà aperto ogni lunedì pomeriggio dalle 14 alle 16 e non c'è bisogno di prendere appuntamento. Per contatti telefonici rivolgersi allo 011/4032271 oppure allo 011/9682736. I servizi dello sportello sono totalmente gratuiti.

martedì 13 giugno 2017

Il circolo virtuoso

M. C. Escher, Drawing Hands (1948, litografia)
Continua il nostro impegno per la revisione e l'integrazione dell’apparato dei regolamenti comunali. Durante l’ultimo consiglio, che si è svolto tra il 30 maggio e il 5 giugno, sono stati approvati all'unanimità due regolamenti senza precedenti per il nostro Comune, riguardanti rispettivamente lo svolgimento di attività di volontariato nelle strutture e nei servizi dell'ente, e le sponsorizzazioni.

IL NUOVO REGOLAMENTO SUL VOLONTARIATO. Il primo regolamento discende dalla chiara volontà di questa amministrazione di promuovere e favorire la realizzazione di interventi per il bene comune anche da parte di singoli o gruppi non formali. Da un lato, il fine è quello di incoraggiare la partecipazione di ognuno alla vita della città, dall'altro c’è l’obiettivo di rinsaldare il tessuto sociale, favorendo il dialogo e lo scambio tra i cittadini, valorizzando le capacità e le competenze di ciascuno. Per rendere operativo questo regolamento è stato istituito un “elenco dei volontari” al quale tutti i cittadini maggiorenni possono iscriversi per poter prestare la propria opera in ambiti specifici. Questi potranno spaziare dal settore culturale (ad esempio per interventi di valorizzazione del patrimonio storico-artistico di Alpignano o attività ricreative o sportive) a quello sociale (sempre a titolo di esempio: accompagnamento "pedibus", supporto ai diversamente abili eccetera); dall'ambito tecnico (tutela dell’ambiente e del verde e piccole manutenzioni) a quello della comunicazione. La quantità di tempo e la tipologia di attività da svolgere saranno concordate con i singoli volontari; da parte sua, l’amministrazione si impegna ad offrire un’adeguata formazione e gli opportuni dispositivi di protezione individuale, nonché una copertura assicurativa.

IL NUOVO REGOLAMENTO SULLE SPONSORIZZAZIONI. Il secondo regolamento riguarda le sponsorizzazioni a tutti i livelli e nasce ancora una volta dall'intenzione dell’attuale maggioranza di promuovere e incentivare la collaborazione tra pubblico e privato, inteso sia come persona fisica (singolo) sia come persona giuridica (impresa), nonché come associazione. Aprire alle sponsorizzazioni però va anche oltre questo aspetto, e mira a creare nuove possibilità di entrate per l’ente, che potrà realizzare più progetti con maggiore economia di spesa. Il documento che è stato approvato è stato scritto in modo da poter coprire e regolare un’ampia gamma di possibili situazioni: le sponsorizzazioni, infatti, potranno riguardare eventi sportivi e culturali così come l’adozione di aree verdi o la fornitura di beni, fossero anche solo gli stuzzichini di un rinfresco. Avere per tutto ciò un regolamento dedicato e completo non è affatto un semplice vezzo: infatti, se da un lato permette al Comune di poter accettare in maniera regolare contributi più o meno importanti, dall'altro favorisce la trasparenza delle procedure e la libera concorrenza di tutti i possibili candidati sponsor.


Nel lungo periodo, ci auguriamo che l’effetto congiunto di questi due regolamenti potrà generare un circolo virtuoso per il quale un’Alpignano più curata e bella attirerà potenzialmente nuove sponsorizzazioni e in generale maggiori investimenti sulla città a tutti i livelli.

martedì 6 giugno 2017

Verità per il nido di Alpignano

L'asilo nido Don Minzoni di via Baracca

Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi 
(Giovanni, 8, 32)

Ieri sera durante il consiglio comunale abbiamo accolto con piacere la mozione presentata dal gruppo Movimento Cinque Stelle nella quale si invitava l'amministrazione ad esporre lo striscione giallo che ormai da più di un anno campeggia sulle facciate di molte istituzioni e che chiede verità sulla morte del giovane ricercatore italiano Giulio Regeni. Nel farlo, noi come tutte le forze politiche di minoranza, abbiamo voluto sottolineare come la ricerca della verità rappresenti una meta a cui tendere al di là di ogni schieramento politico.

Per questo, sempre nell'ultimo consiglio comunale, abbiamo deliberato l'istituzione di una commissione di inchiesta per far luce una volta per tutte sulla controversa questione della convenzione RFI di cui abbiamo più volte parlato in questo blog. E per questo desideriamo oggi fare chiarezza anche su alcuni punti di un'altra vicenda che sta scuotendo l'opinione pubblica da alcune settimane: le linee politiche dell'attuale maggioranza in relazione alla gestione dell'Asilo Nido Don Minzoni.

Abbiamo deciso di farlo proprio per tentare di far ripartire il dibattito che si è creato (e che naturalmente si sviluppa nel momento in cui una nuova maggioranza decide di ridiscutere lo status quo) da alcune semplici verità; verità che purtroppo da più parti si è cercato di mettere in discussione e di distorcere, e che invece sono fondamentali se si desidera comprendere appieno quanto sta succedendo e le scelte che sono state fatte. Ecco quindi che oggi vi presentiamo...

5 COSE CHE FORSE NON SAPEVATE SULL’ASILO NIDO “DON MINZONI”

1. Il nido è un servizio comunale ma è gestito da privati. Come è possibile? L’edificio del nido Don Minzoni è di proprietà comunale, e la gestione delle iscrizioni spetta al Comune; tuttavia ormai da alcuni anni il servizio è affidato a enti esterni, che ne gestiscono il personale. L’affidamento della gestione ha una durata prestabilita (3 anni), al termine della quale il comune emette un bando per una nuova assegnazione.

2. Il nido riapre a settembre (e le iscrizioni sono già aperte). I termini dello scorso bando fissavano il termine della gestione al 31 luglio 2017. Gli uffici comunali stanno scrivendo il nuovo bando con il quale si individuerà il gestore della struttura per i prossimi tre anni, a partire dall’inizio dell’anno scolastico 2017/2018. Il nido, quindi, non chiuderà – e non chiuderebbe nemmeno se al bando non dovesse presentarsi nessuno: in tal caso, infatti, è prevista la proroga dell’assegnazione all’attuale gestore. 

3. Il nuovo bando prevedrà un contributo per le famiglie. Se prima veniva stanziato un contributo generalizzato (*) per tutti gli utenti del nido, con il nuovo bando saremo in grado di individuare e intervenire sulle situazioni di difficoltà. Ciò sarà possibile grazie ai parametri ISEE e alla collaborazione con il Cissa (Centro Intercomunale per i Servizi Socio-Assistenziali, presieduto proprio dal sindaco Oliva), che erogherà contributi per 60.000 euro. 

4. Il nuovo bando prevedrà un contributo per la gestione. Ulteriori 37.000 euro sono previsti per coprire le spese di affitto e le utenze, che prima erano interamente in capo al gestore. Questo permetterà al futuro gestore di praticare prezzi più bassi, a vantaggio delle famiglie. In totale, quindi, il contributo comunale per l’asilo nido sarà di 97.000 euro.

5. Il servizio verrà ampliato per accogliere bambini dai 3 mesi. Fino ad oggi il nido di Alpignano ospitava bambini dai 12 ai 36 mesi: il nuovo bando, invece, aprirà le porte anche ai neonati a partire dai 3 mesi di vita, venendo incontro alle reali necessità delle famiglie. Inoltre, siamo in attesa del via libera da parte della Regione Piemonte per l’istituzione della cosiddetta “classe primavera”, una sezione che accoglierà i bambini dai 24 mesi direttamente nella scuola materna. Perciò, dai 24 mesi non ci si iscriverà più al nido, ma alle materne, con conseguente risparmio dell’intera quota (le materne, infatti, non prevedono il pagamento di una retta).

Questa è la verità che noi conosciamo, e da questa vorremmo che si partisse per impostare un confronto e un dibattito basato sui fatti.


(*) A chiarimento di questo punto: con contributo "generalizzato" (prima avevamo scritto, meno precisamente, "indiscriminato") ci riferiamo a due fatti principali: 1. Il contributo alle famiglie non era una riduzione ma un vero e proprio finanziamento diretto, versato direttamente sui conti delle stesse. 2. Un contributo pari a 1/4 della retta era previsto sulla base della sola residenza, a prescindere dal reddito.