giovedì 26 ottobre 2017

Incoerente e irrispettosa del suolo agricolo: anche la Regione boccia la variante alla provinciale

La Giunta Oliva è stata accusata in questi giorni di aver bloccato irregolarmente il progetto di realizzazione di una strada a sud dell’abitato, che fa parte di un complesso di opere che avrebbero dovuto compensare al chiusura del passaggio a livello, avvenuta nel 2013.
Questa vicenda ha una storia molto lunga e complessa, che è necessario, in sintesi, ripercorrere, in modo da dimostrare che le scelte della Giunta Oliva sono state i realtà attente e ponderate.

L'incrocio tra la provinciale e via Rivoli, da dove la strada progettata da RFI sarebbe dovuta partire secondo il progetto originale. La nuova strada progettata dall'amministrazione Da Ronco parte invece da via Pietre e collega Via Valle con Via Garibaldi: per la Regione il progetto è "incoerente".

IL PROGETTO ORIGINALE. Dopo un iter iniziato nel 2000, venne consegnato all’amministrazione comunale di Alpignano a novembre 2010 un progetto che RFI (Rete Ferroviaria Italiana, l'ente che si occupa delle infrastrutture ferroviarie) avrebbe realizzato totalmente a proprie spese. Il progetto prevedeva: un nuovo tratto stradale che, partendo dall’intersezione di via Rivoli con la ex SP 178 (cioè al confine con il comune di Rivoli, poco prima del cavalcavia della tangenziale), avrebbe attraversato l’asse ferroviario per sbucare in via Garibaldi, con un tracciato unitario.
Il 20 gennaio 2011 la giunta Andreotti (che era in carica) decade, lasciando la convenzione in sospeso.

LE MODIFICHE DI DA RONCO. Maggio 2012: la giunta Da Ronco, insediatasi l'anno precedente, porta inaspettatamente in consiglio una nuova convenzione con un tracciato molto diverso, con la strada spezzata in due "tronconi". Il nuovo progetto prevedeva:
- un primo collegamento tra via Pietre e via Valle (quindi maggiormente a ridosso del centro abitato)
- un secondo braccio di collegamento, tra via Valle stessa e via Garibaldi, ma non in asse con il primo. 
Un’opera formalmente e concettualmente diversa da quella prevista in precedenza.

LA RIDUZIONE DEL CONTRIBUTO DI RFI. Dagli atti (che sono tra l‘altro all’esame di una commissione di inchiesta istituita dal Consiglio Comunale il 30 maggio scorso) risulta che Da Ronco rinuncia volutamente al progetto che RFI aveva presentato al comune. Così facendo, egli delega al Comune il ruolo di stazione appaltante, ovvero la responsabilità dei lavori, che altrimenti sarebbe stato in capo a RFI e porta le risorse erogate da RFI da € 5.290.000 e € 2.700.000

LA VARIANTE AL PIANO REGOLATORE. Non essendo più il contributo di RFI sufficiente a coprire il costo dell'opera, parte di questa strada sarebbe stata finanziata in parte dai proprietari dei terreni attraversati da questa infrastruttura: infatti, nel nuovo piano regolatore i terreni attraversati dalla strada sarebbero stati resi edificabili, con possibilità da parte del Comune di incassare gli oneri di urbanizzazione. 
Questa scelta è però in contrasto con il principio che ha guidato la precedente amministrazione a redigere la variante generale al Piano Regolatore, ovvero la minimizzazione del consumo di suolo (oggi i terreni, infatti, sono agricoli): la stessa richiesta è stata fatta al Comune dalla Regione Piemonte, nel documento contenente le prime osservazioni al Piano, che è stato pubblicato solo a luglio 2017 (ne abbiamo parlato qui).
Non si deve infatti dimenticare che la variante al Piano Regolatore, redatta interamente dall’amministrazione Da Ronco, è rimasta in esame alla Regione Piemonte fino a luglio, essendo stata consegnata a maggio 2016, un mese prima dall’insediamento della nuova amministrazione. Vale la pena sottolineare che, senza l'approvazione del nuovo Piano, la nuova strada non poteva essere cominciata, tanto più che la nuova strada era stata inserita nel Piano Regolatore tra il progetto preliminare e quello definitivo e non era perciò mai stata presentata in Regione. 
Pertanto ci potremmo chiedere perché, il 3 novembre 2016, proprio Da Ronco e Tucci in Consiglio Comunale abbiano interrogato la nostra giunta per sapere "a che punto fosse la realizzazione della strada". La risposta ovviamente fu che la giunta Oliva ha deciso di non procedere con la gara per l’affidamento dei lavori, in attesa delle osservazioni della Regione.

IL PARERE NEGATIVO DELLA REGIONE. E' proprio di questi giorni la conclusione della prima fase di disamina da parte dell’organo tecnico regionale: il 18 ottobre è pervenuta la delibera regionale che riporta la relazione con tutte le osservazioni al piano. In particolare, in riferimento alla viabilità in questione, si rileva che “le modifiche apportate debbano essere ulteriormente approfondite in coerenza con gli elaborati del Piano territoriale della Provincia […] In particolare […] [la nuova strada] risulta non coerente e diversa dalle previsioni di ordine superiore. Proprio in relazione a ciò, si rileva che le viabilità indicate dal PTC2 sono di coordinamento con la rete di viabilità di ruolo provinciale, mentre nella presente variante di Piano è stato previsto un raccordo che pone in comunicazione via Valle con Via Garibaldi, entrambe viabilità a livello locale […] È quindi necessario che l’amministrazione comunale approfondisca il confronto con la Città Metropolitana al fine di pervenire ad una progettazione adeguata e coerente con quanto previsto dalla pianificazione vigente”.

LE NOSTRE DOMANDE. Con questa prevedibile osservazione ci chiediamo: perché l’amministrazione precedente ha deciso  di investire incautamente 260.000 euro per fare un progetto in contrasto con le indicazioni del Piano provinciale, senza nemmeno attendere che la Regione si esprimesse sulla relativa variante del Piano urbanistico?
Ci chiediamo anche: che cosa sarebbe successo se l’amministrazione comunale di Alpignano avesse avviato un cantiere senza attendere la conclusione dell’iter di approvazione del Piano regolatore che, come volevasi dimostrare, pone in discussione questa scelta progettuale e chiede di riesaminarla?

Quindi fortunatamente la giunta Oliva ha bloccato il procedimento, per seguire il regolare iter e vedere, alla fine del processo di controdeduzioni al piano, quale sarà la soluzione concordata e fattibile.


venerdì 20 ottobre 2017

MUZIK: musica e interculturalità

La locandina del programma, a cui partecipa anche il progetto alpignanese "MUZIK"
Aprono oggi e chiuderanno l'8 novembre le votazioni online per decidere quali tra i 21 progetti internazionali presentati nell'ambito del programma europeo "On y va - auf geht's - let's go!" riceverà la copertura finanziaria da parte dell'Istituto Robert Bosch e dell'Istituto Franco-Tedesco.
Tra i progetti in corsa per ottenere il finanziamento c'è anche quello promosso da Comune di Alpignano e Associazione Nuova Musica Più, in collaborazione con i comuni di Fontaine e Schmalkalden. Si tratta di "MUZIK - l'interculturalità attraverso la musica", di cui abbiamo parlato il mese scorso in questo articolo, dedicato alle iniziative promosse nell'ambito del gemellaggio con Fontaine.
Il progetto ruota attorno alla musica come mezzo per superare ogni barriera, e per questo coinvolgerà ragazzi di diverse nazionalità, inclusi alcuni ospiti del CAS Parlapà e alcuni ragazzi diversamente abili dell'Au.Di.Do. 
MUZIK sarà un progetto a tappe: oltre alla settimana alpignanese, che culminerà con la Giornata Europea della Musica (il 21 giugno 2017, celebrata con un grande concerto al Parco della Pace), il progetto si svolgerà anche in Francia e in Germania.
Incoraggiamo tutti gli alpignanesi a dare il loro voto cliccando sull'apposita funzione presente a questo link (http://www.lets-go-join-in.eu/vote.html): in caso di vittoria, infatti, l'intero progetto sarà finanziato dalle organizzazioni partner.

* * * Come votare: * * *
2) Selezionare tre progetti per cui votare (altrimenti il voto non è valido: non dimenticate di includere Muzik!)
3) Cliccare sul bottone di conferma in fondo alla pagina.
4) Inserire il proprio indirizzo email.
5) Cliccare sul link di conferma del voto che riceverete per posta elettronica.
6) Fatto: il vostro voto è stato registrato!


martedì 10 ottobre 2017

Il Consiglio Comunale approva la Consulta Giovanile: al via iscrizioni e primi progetti

Il logo della Consulta
 La Consulta Giovanile è diventata ufficialmente una realtà la sera del 29 settembre, quando il regolamento proposto dal gruppo informale che si è iniziato a radunare dal mese di maggio è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale. A partire dal 29 settembre è quindi possibile iscriversi all’assemblea della Consulta, ovvero l’organo principale di questo nuovo ente. Per partecipare è necessario avere tra i 14 e i 29 anni e sottoscrivere una dichiarazione di condivisione del regolamento; per i minorenni è necessaria anche una liberatoria da parte dei genitori. Il modulo è disponibile presso l’Ufficio Informagiovani (Movicentro, primo piano) e lo sarà sempre, in quanto è possibile iscriversi alla consulta in qualsiasi momento. È anche possibile iscriversi non essendo residenti: è sufficiente avere la volontà di impegnarsi per il territorio e la comunità di Alpignano.
Inoltre, non solo i singoli possono iscriversi liberamente, ma anche le Associazioni del territorio possono nominare un loro rappresentante per la Consulta, in modo da cooperare nei progetti che verranno portati avanti dall’Assemblea, compilando un apposito modulo disponibile presso i medesimi uffici.
La prima assemblea si è radunata lo scorso giovedì, con la partecipazione di quanti in questi mesi hanno portato avanti il progetto fino alla sua ufficializzazione e di qualche nuovo membro. La neonata consulta dovrà ora eleggere il proprio presidente e il consiglio direttivo: tuttavia, nel corso della prima riunione i giovani hanno stabilito di soprassedere all’elezione delle proprie cariche fino alla prossima riunione, che è stata indetta per il 2 novembre (ore 20.45, Movicentro). Questo periodo servirà ai ragazzi già membri della Consulta a farsi conoscere e ad attirare nuovi iscritti, in modo da avere un'Assemblea quanto più possibile partecipata. I membri dell’Assemblea costituiranno anche l’elettorato del direttivo.
Il logo del concorso che porterà alla realizzazione del calendario 2018

Proprio con l’intento di farsi conoscere, nonché di perseguire il loro obiettivo di promozione del territorio alpignanese, i giovani della Consulta hanno istituito il concorso fotografico #insta_Alpi. La gara è aperta fino all’8 novembre e vi possono partecipare tutti coloro, alpignanesi e non, che abbiano compiuto almeno 6 anni. Gli scatti saranno valutati da una giuria esperta e i migliori saranno pubblicati sul calendario di Alpignano 2018, il cui ricavato andrà ad autofinanziare i progetti della Consulta stessa. Bando, regolamento e modulistica sono disponibili sul sito del comune a questo link.