“la mitezza mi è parsa
tanto desiderabile
proprio per la sua
femminilità”
Norberto Bobbio,
Elogio della mitezza,
1998, ed. vari
Conclusa la parentesi vacanziera, abitudine di molti di noi
è iniziare la ripresa della lunga stagione lavorativa a venire, con progetti e
buoni propositi.
Anche noi quindi abbiamo un buon proposito, ovvero osservare
con molta attenzione il lavoro che svolgerà la giunta, dato che ormai più di un
anno è trascorso dall’insediamento, e nessuno potrà più giustificare il proprio
operato dietro l’altrui responsabilità.
In più, ci mettiamo al lavoro anche con una speranza, ovvero
di affrontare i lavori del consiglio con maggiore consapevolezza e chiarezza di
intenti; conosciamo meglio le dinamiche consiliari e possiamo pensare di adottare
il giusto registro per confrontarci e portare le nostre questioni all’esame dei
consiglieri.
Speriamo si possa abbandonare il piano dell’attacco gratuito
e dello scontro difensivo, per riuscire a concentrarsi sulle argomentazioni pertinenti
all’oggetto della discussione, e dare spazio anche a chi magari, forse per
timidezza, non ha ancora preso la parola che gli spetta di diritto, come
rappresentante dei cittadini che gli hanno dato fiducia.
Solo in questo modo si riesce a trasformare la dialettica
della rivendicazione in dialettica politica matura, proficua per il paese, perché
solo tra chi sa ascoltare può nascere un buon servizio.
La timidezza contiene quella giusta dose di mitezza che
potrebbe consentire di concentrare l’attenzione sulle cose importanti.
Da molti la mitezza non viene considerata una virtù politica
- o forse lo sta diventando - ma la storia ha dato ragione a molti timidi che,
proprio per la loro capacità di ascolto e ragionamento, per la ponderatezza con
cui esprimono le proprie opinioni, sanno prendere le decisioni, lungamente
maturate e meditate, più giuste per la collettività.
Secondo alcuni studi di psicologia evolutiva, la timidezza
ha permesso all’uomo di esprimere un migliore adattamento all’ambiente per cui
il timido ha sviluppato una maggiore capacità di analisi e di valutazione
cognitiva delle situazioni.
Spesso i timidi hanno buone idee ma devono solo trovare il
contesto giusto per poterle esprimere.
Noi vorremmo che ci fossero le condizioni perché tutti
possano esprimere liberamente la propria opinione; ma questo può avvenire solo
se non c’è il timore di essere aggrediti, in un clima di rispetto reciproco e
di massima tolleranza.
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