giovedì 2 febbraio 2012

Case history: Alpignano SIcura

Un recente sondaggio (Ipsos, Ballarò, 31 gen 2012) ha messo in luce che il 43% degli italiani sente l’esigenza di una nuova rappresentanza che vada al di là degli schieramenti a cui siamo abituati. È un dato che conferma una tendenza in atto ormai da molto tempo e con cui i partiti tradizionali hanno tardato a fare i conti.
Nè destra, nè sinistra nè centro, dunque. Ma quale potrebbe essere un modello innovativo, in alternativa al consolidato sentirsi di destra o di sinistra?
Alpignano ha provato a dare una risposta a questa domanda. La conferma di questa tenenza si è avuta alle ultime elezioni amministrative, dove Alpignano SIcura è risultata la seconda forza politica del paese: trasversalità, competenze e serietà sono stati i valori che hanno permesso a un movimento apartitico spontaneo e sconosciuto, nato appena due mesi prima delle elezioni, di riscuotere questo enorme consenso e di affermarsi sulla scena politica urbana.
A livello nazionale, la debolezza di un sistema bipolare ormai consumato ha dimostrato l’impossibilità di gestire la crisi, lasciando spazio al governo “dei capaci”. A livello locale questa tendenza, attenuata da maggiori resistenze al cambiamento, ha dimostrato di poter comunque tracciare un percorso di reale incidenza negli scenari politici che hanno dominato, a fasi alterne, per una lunghissima stagione.
La presenza di Alpignano SIcura in Consiglio Comunale dovrebbe far emergere che ci può essere un altro metodo di lavoro: capacità analitiche, attento studio delle materie trattate, rispetto delle regole, pubblico interesse davanti a tutto, per una reale rinascita della città, perché la città e i suoi abitanti sono più importanti dei partiti.
Abbiamo avviato questo lavoro, un lavoro duro, impegnativo, faticoso ma che sul lungo periodo porterà i suoi frutti e darà finalmente soddisfazione a tutti coloro che credono sia giunto il momento di chiudere nei libri di storia la vecchia politica.

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