mercoledì 13 giugno 2012

HARD SKILLS & SOFT SKILLS

Un anno fa nasceva il nuovo governo di Alpignano e il Sindaco dichiarò che la compagine degli Assessori era stata scelta per le competenze.
Affermazione assolutamente condivisibile, difatti era anche uno dei nostri slogan.
Ma a che tipo di competenze faceva riferimento il nostro Sindaco?
La classe politica dovrebbe poter raggiungere i propri obiettivi grazie a un corretto equilibrio di due componenti: opportunità e intermediazione (le soft skills) e capacità e competenze (le hard skills).
Facciamo un esempio.
Il 31 maggio scorso i commercianti di Alpignano sono stati convocati dall'Assesore allo Sport, Cultura e Tempo libero, Solidarietà, Servizio Civile, Pari opportunità, Promozione territorio (e da poco anche al Personale) per presentare il calendario degli eventi dell'imminente stagione estiva.
Obiettivo dell'incontro era chiedere ai presenti la disponibilità ad aderire a questi eventi con un proprio gazebo e farsi così un po' di pubblicità.
La premessa è che, secondo le stime del Sindaco, l'80% circa degli alpignanesi quest'anno non andrà in vacanza, per cui è necessario offrire momenti di svago ai cittadini, con mercatini e manifestazioni diffuse nel centro cittadino.

Se da un lato c'è un soggetto interessato affinché la popolazione riceva una ricca proposta ricreativa, dall'altro però ci si aspettava un altro soggetto capace di tradurre, anche per i commercianti chiamati in prima persona a sostenere questo tipo di iniziative solidali, l'occasione in una opportunità commerciale.
Difatti più di uno dei numerosi commercianti presenti alla serata si aspettava di incontrare l'Assessore al Commercio.
D'altra parte, pur essendo stata una convocazione del settore manifestazioni, è inevitabile che vengano stimolate questioni che esulano dalle deleghe del singolo assessore. E' come se un genitore, andando a ritirare la pagella del figlio, la ricevesse dall'insegnante di un'altra classe, e, di fronte alla propria perplessità, si sentisse rispondere: "ma questa è la consegna pagelle, mica un incontro con le insegnanti..." Una cosa del genere non è previsto che accada, nella scuola.
Quando soft skills e hard skills sono in equilibrio, è più facile dare risposte concrete e seguire strade praticabili.
I commercianti di Alpignano hanno ancora bisogno di risposte, perché il nuovo indirizzo politico (la strada praticabile) di questa amministrazione, seppure sia stato approvato il documento Criteri per il riconoscimento delle zone di insediamento commerciale (che viene definito più semplicemente il Piano per il Commercio di Alpignano),  non è ancora stato chiarito ai soggetti interessati.
Per questo motivo, appena due giorni dopo una dimostrazione di perfetta coerenza in sede di approvazione, da parte di una giunta di centro-sinistra, di un bilancio ... di centro-sinistra (...ma pensa!), ci saremmo aspettati che a parlare con i commercianti ci fosse ... l'assessore al commercio!


8 commenti:

  1. Dico solo che da cittadino alpignanese non vedo nulla di cambiato. Vedo ad oggi, ad un anno dalle elezioni lo stesso misero scenario e all'orizzonte nessun grosso cambiamento strutturale e strutturato. Abbiamo un centro storico che non è un centro, abbiamo una piazza che non è agorà, abbiamo un paese che non è paese, ma un'accozzaglia di gente che dorme in Alpignano. Questa amministrazione vuole davvero porsi delle domande e fare una programmazione come si deve? O come sempre si tira a campà....tanto per dirne una mi sembra che il palio, tanto acclamato sia allo sfacelo. Vogliamo chiederci il perchè? e perchè i commercianti al posto di esserne entusiasti chiuderebbero volentieri la saraccinesca. Fintanto che l'amministrazione non si porrà certe domande non si avranno risposte e soluzioni adeguate.

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  2. Concordo. Dopo tante promesse sembrava che ci fosse per alpignano un cambiamento. Io trovo che tutto sia come prima, anzi dal punto di vista del commercio, del centro storico e delle manifestazioni trovo che Alpignano abbia fatto dei passi indietro. Il Palio? Ultimamente questo illustre sconosciuto anche se al momento opportuno viene sempre tirato fuori per farsi pubblicità. Poi come al solito si va dai commercianti a chiedere di partecipare, di sponsorizzare....ma quando finirà questo andazzo di ricordarsi dei commercianti solo quando c'è da dare?

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  3. in effetti riscontro anch'io una regressione della qualita' della vita ad alpignano e la giunta mi pare che non sia nient'altro che quella degli anni 90.
    non e' cambiato niente,

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  4. il problema evidenziato con questo post è proprio quello di una giunta che naviga a vista (basta pensare alla convenzione con le ferrovie), che ha all'orizzonte un programma ma non conosce la strada per raggiungerlo, perché molte delle variabili che condizionano le politiche di un'amministrazione non sono state considerate oppure stanno cambiando di segno. Per questo secondo noi non basta sapersi muovere abilmente nei meandri della politica - cosa che effettivamente a chi in qualche modo resiste sulla scena politica da 20 anni riesce benissimo - ma occorre che ci sia anche una grande dose di abilità e capacità "solide".

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  5. Ero presente alla riunione con i commercianti, e oltre all'assenza dell'ormai "famoso assessore fantasma" ho notato che di commercianti ce ne erano davvero pochi rispetto alle numerose attivita'commerciali del nostro territorio ... La situazione e'davvero critica, io sono una commerciante che alla fine dell'anno chiudera' bottega... Non seguo molto la politica, ma posso testimoniare che, almeno negli ultimi 5 anni di aiuti concreti noi commercianti ne abbiamo visti decisamente pochi.... e triste a dirlo, ma non sono le festicciole stagionali che possono risollevare il piccolo commercio di quartiere quando siamo noi di Alpignano i primi a preferire la GDO e i negozi "fighi" di Rivoli (ecc....)

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  6. Io parlo da "amica" di molti di Voi Commercianti che vive e sente le Vostre crisi spesso durante le nostre chiaccherate. Sono un'ex commerciante anch'io e so quanto sia dura..immaginate adesso che vedo con gli occhi di sola donna di paese che vede cambiare gestioni, chiudere attività, spegnersi gli entusiasmi di quelle ancora aperte e poi...nessuna crescita, nessuna novità, nessuna crescita strutturale, il movicentro, il sottopasso! Ebbene si...io abito dall'altra parte della stazione dove c'è? IL NIENTE! Per fare acquisti ad alpignano? Carrozzino con bimbo, carrello spesa e Speranza...si, di trovare i negozi aperti, di trovare qualche buon'anima che dopo la spesa mi dia una mano a tornare indietro, a casa perchè sei anni fa fu promesso un passaggio comodo...anche per NOI semplici abitanti sta diventando difficile..e alla fine si cercano soluzioni alternative...Macchina GDO e via e non è per questo che io sono venuta a vivere in paese e ho lasciato la città...tutto porta li...non smettete di lottare per quello in cui credete ma insieme fate una forza! Inutile poi parlare di KM0, drogherie familiari, negozi dove finalmente non sei una tessera, ma UN NOME! Manuela

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  7. Partendo dal presupposto che:
    Chi è senza peccato scagli la prima pietra,
    credo che i responsabili di cotanto sfacelo siamo tutti indisdintamente, è facile dare la colpa al prossimo, ma se tutti insieme nell'interesse comune facessimo qualcosa, senza dover fare sempre chiacchere e discorsi infiniti, accampando frasi fatte tipo:
    ne stiamo discuttendo, dobbiamo valutare, apriamo un tavolo di trattative ed altre balle ed amenicoli vari, sicuramente si riuscirà a partorire qualcosa di positivo nell'interesse comune.
    Essendo l'ultimo arrivato in quel di Alpignano posso solo dire che le idee, le proposte e le persone per attuarle ci sono, ma necessita un fronte comune e decisioni veloci.

    In riferimento alle varie cariche istituzionali, come in tutti i contesti ci sono quelli che fanno il proprio dovere e quelli che se ne godono del titolo,che fare:
    sostiturli con chi potrebbe essere costruttivo.
    Grazie Enzo.

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  8. Ad alpignano manca l'appeal di un luogo qualificato per il commercio di prossimità, che in qualche modo attiri l'investitore di tipologie commerciali di grande richiamo. Se io devo investire in un'attività preferisco farlo in un territorio con maggiori opportunità e con un'amministrazione collaborativa. Ci sono molti esempi nei paesi della cintura torinese dove le operazioni di riqualificazione del centro città hanno dato un buon impulso alle attività commerciali.
    Si tratta di capire a chi spetta muovere il primo passo.
    Intanto però l'evasione commerciale (intesa nel senso dei cittadini alpignesi che spendono nei centri limitrofi) è un'emorragia con cui prima o poi qualcuno si dovrà confrontare.

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