giovedì 9 agosto 2012

QUANDO LA SCUOLA NON VA IN VACANZA


La scorsa primavera i giornali locali diedero spazio a una questione che interessava molti alpignanesi, che riguardava l’investimento comunale nei locali scolastici: iniziativa lodevole, se non fosse per il fatto che era finalizzata al restyling dei locali della segreteria e non a quelli in cui vivono e lavorano ragazzi e insegnanti.
Questa storia fu oggetto di una nostra interrogazione, alla quale l’Assessore rispose confermando la volontà del comune di accogliere la richiesta della Direttrice, ma solo dopo aver concluso altre opere che avevano come scopo il miglioramento della didattica (i laboratori alla scuola media in primis).
Da poche settimane, a fine luglio, è stata impegnata la spesa per portare a termine questi lavori e si scoprono due piccole anomalie, rispetto alle parole udite in consiglio.
Arrivando sempre all’ultimo momento non si può che dichiarare l’urgenza delle opere “in programma” e questo comporta il fatto che non si sia fatta una richiesta di più preventivi, che è sempre buona prassi. La seconda è che l'urgenza è dettata dalle segreterie, ma nella scia dell’urgenza si sono infilati i lavori per i laboratori. Le pavimentazioni dei laboratori.
Secondo il nostro – strano? – modo di vedere le cose, attivare dei laboratori significa anche attrezzarli con gli strumenti necessari a svolgere attività didattica. Chissà se troveremo presto informazioni utili verso la loro piena messa in funzione. Ce lo auguriamo vivamente, per il bene degli studenti e di chi in linea di principio crede ancora nel primato dell’istruzione pubblica.
Sempre secondo il nostro particolarissimo modo di vedere le cose, continuiamo a ribadire che ci sarebbero state altre priorità, rispetto alla ristrutturazione della segreteria didattica.
Si continua a dire che mancano i soldi e poi i soldi spuntano sempre per cose che non sono strettamente necessarie: i locali per la segreteria ci sono già, sono all’interno della scuola Gramsci e lì si poteva collocare la nuova segreteria dell’Istituto onnicomprensivo.
Noi non “onnicomprendiamo” proprio perché il nostro ordine di priorità non debba mai coincidere con quello dei nostri amministratori.
Siamo ancora convinti che occuparsi della scuola non significhi solo occuparsi delle sue mura, ma significhi anche portare nella scuola innovazione e progetti.
Ad esempio pensiamo sia importante dotare i termosifoni di valvole termostatiche, poiché alcuni locali sono surriscaldati, con grave disagio dei bambini che arrivano a lamentare mal di testa e disturbi agli occhi. Le aule sono troppo calde e se i corridoi sono invece poco vivibile per il personale che ha il problema opposto, allora questo intervento diventa cruciale: si otterrebbe maggior comfort ambientale e si risparmierebbe molto sul riscaldamento. E finalmente si direbbe qualcosa di ecologico.
In certi momenti è parso di capire che la segreteria non potesse essere collocata alla Gramsci per un problema di amianto: abbiamo chiesto all’amministrazione di pronunciarsi definitivamente su questa questione. La risposta non è arrivata. Lo richiederemo.
E poi, sì, ci vogliono i progetti: servono capire quale sia la peculiarità della scuola alpignanese, perché ora che è unificata si deve anche dare un'identità, deve spiegare in quale prospettiva futura ci vogliamo collocare come polo scolastico, oltretutto se permane la volontà di dare vita a un istituto superiore; dobbiamo capire in che cosa ci vogliamo caratterizzare, per diventare un modello; come verrà svolto l’insegnamento e secondo quali principi, e che cosa verrà condividere la nostra amministrazione con il progetto-scuola, perché anche la scuola di Alpignano diventi una meta allettante per iscrivere i nostri figli.

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