giovedì 23 gennaio 2014

Dove c’è pulizia c’è polizia



 Se qualcuno volesse preventivamente conoscere il calendario dei passaggio stradali della pulizia meccanizzata, per organizzarsi a lasciare la propria auto in sosta, non troverebbe sul sito web del comune nessuna informazione al riguardo. Criteri di ricerca di “pulizia”, “pulizia strade” o “pulizia meccanizzata” non danno esiti. Del servizio non si sa nulla attraverso il web.
Come si può fare per saperne di più?
Per capire come funziona bisogna come sempre ricorrere all’analisi dei documenti di archivio oppure alla richiesta di accesso agli atti, ormai lo sappiamo, funziona così: se vuoi sapere una cosa ti devi arrangiare.
Potrebbe il solerte cittadino, che ha interesse a fare la sua parte, andare in giro a cercare cartelli posizionati per le strade - sulla carreggiata o sul marciapiede fa lo stesso, dato che ad Alpignano marciapiedi e sede stradale non si distinguono - che informino se di lì a qualche ora ci sarà bisogno di liberare la via dalle auto. Tutti i giorni, potrebbe esserci una novità: lavori, manifestazioni, traslochi e ora, perché no, anche la pulizia meccanizzata.
La pulizia meccanizzata è un servizio nuovo, ad Alpignano, ma piuttosto rodato in altri comuni, dal centro di Torino alla cintura più vicina a noi. Non vale per tutto il paese, ad esempio non riesce a superare verso sud la ferrovia, ma non è zona aulica, il cittadino se vuole le strade pulite deve fare da sé.
Nei comuni dove il servizio è regolare, è prevista una fase informativa di rodaggio e comunque le istituzioni collaborano per far sì che ii cittadini sappiano che c’è un nuovo servizio, ad esempio affiggendo locandine davanti ai negozi, oppure rendendo regolari i passaggi (un giorno le vie trasversali, un giorno le vie longitudinali, oppure per zone, come previsto per la raccolta differenziata).
Eppure ad Alpignano non è possibile rendere regolare un servizio apparentemente banale, semplificando la vita di noi tutti.
Dato poco si sa di questo servizio, bisognerebbe adottare una certa transigenza perché c’è chi in buona fede non ha la lungimiranza premonitrice di cercare cartelli per vedere la novità del giorno, e verificare che non vi sia un nuovo impedimento al parcheggio.
E poi gli orari: insomma non si può passare nelle zone residenziali alla mattina prestissimo e davanti agli esercizi commerciali a metà mattina. Così non va.
Questo servizio va razionalizzato e cadenzato.
Tutti dobbiamo collaborare a rendere più pulita a godibile la città, favorendo in tutto e per tutto affinché ciò avvenga; però dobbiamo essere messi nelle condizioni ottimali per farlo.
E comunque non è proprio il caso, con queste premesse, con un servizio di pulizia meccanizzata ancora in fase di rodaggio, ricorrere alla rimozione forzata.
Perché o abbiamo delle strade impeccabili ovunque - ma non è così, basta girare un po’ a piedi per Alpignano, per le aree verdi, per la collina, lungo la bealera, lungo i marciapiedi, tra rifiuti ed escrementi di cane - oppure non è credibile accanirsi contro un veicolo in sosta, lì dove può esserci il dubbio della buona fede, magari per un cartello posizionato in modo non troppo visibile. Le persone a volte si distraggono, bisogna creare le condizioni affinché diventi un’abitudine lasciare libere le strade per la loro pulizia.
Se al’inizio si tratta di girare intorno a un veicolo in sosta vietata, pazienza, insomma. Potrebbe essere sufficiente una piccola contravvenzione, se proprio un cittadino non ha potuto ancora rendersi conto che è partito un servizio, a cui non è stata dato nessun tipo di risonanza.
Aspettiamo almeno di rodarlo un po’, prima di tirare fuori taccuini e carri attrezzi.
E poi, se proprio non è una cosa d’altri tempi, o politically uncorrect, ogni tanto mettiamo una scopa in mano a qualcuno e torniamo alla buona vecchia pulizia manuale, dato che nulla è di più accurato che una bella ramazzata per terra.
Se non è troppo di disturbo. 

E ora, il link alle belle iniziative:

2 commenti:

  1. Mi pare molto interessante la prima parte del post e mi sbilancio in una interpretazione che condivido e mi pare emerga nella seconda parte dello scritto e che forse meriterebbe più enfasi. Le scelte politiche sono fondamentali perchè da queste dipendono poi molti atti amministrativi. Da scelte politiche superficiali spesso scaturiscono conseguenze più serie; un servizio che viene mal impostato dal punto di vista "politico" spesso (non sempre è così .....ma ad Alpignano sovente capita) crea disagio, tende ad aumentare i costi e poi costringe i funzionari e gli operatori a dover assolvere al loro lavoro in condizioni poco gestibili. Gli stessi dipendenti (in un caso potranno essere i funzionari della polizia municpale, in un'altro il funzionario amministrativo di turno allo sportello, in un'altro ancora l'operaio comunale che sta eseguendo un lavoro e/o una riparazione), sono poi il front-office delle proteste dei cittadini e spesso vengono identificati come i responsabili unici di "torti, ingiustizie e soprusi. Ecco dunque l'importanza della"responsabilità politica" delle scelte (in questo caso l'organizzazione e la regolamentazione della pulizia meccanizzata) che oltre a creare disservizio, spesso implementano i rapporti di frizione fra dipendenti pubblici e cittadini. Se qualcuno ha dovuto tirare fuori il taccuino ed il carro attrezzi, almeno in una prima fase, non è certo colpa nè del funzionario pubblico (che sta assolvendo ad un mandato), nè del cittadino (che magari non ha ancora avuto la possibilità di fare suo un meccanismo consolidato).....entrambi andavano guidati da una scelta amministrativa e politica diversa, più attenta e più meditata.
    Come al solito ottimo lavoro!
    Garibuia

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  2. quando le cose non funzionano ci vuole un ateggiamento critico e di consapevolezza da parte di tutti, soprattutto da parte di chi ha il compito di vigilare e di dare un servizio al cittadino. Quindi ci vuole più collaborazione tra tutti e capacità di mettersi in discussione contunuamente. Non c'è nulla di scontato e tutto può essere migliorabile, basta non fissare la propria attenzione sulla difesa di tutto ciò che è consuetudine

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