giovedì 15 gennaio 2015

LAVORI A PALAZZO


La scorsa estate, nello stupore generale degli alpignanesi, il Municipio di Viale Vittoria si è ricoperto, per la seconda volta nel giro di pochi anni, di vistose impalcature. Lo stupore era dovuto al fatto che gli amministratori piangono sempre miseria quando ci sono da tirare fuori magari poche migliaia di euro per qualche servizio o qualche manutenzione ordinaria, e poi sono sempre disposti a spendere decine o centinaia di migliaia di euro per interventi edili. E quindi dopo il caso “fontana” era scoppiato il caso “municipio”.
La giustificazione sembrava essere: tanto paga la Regione. Come se quei soldi piovano dal cielo e non escano comunque dalle nostre tasche. Ma così è.
Dal punto di vista degli stanziamenti, la cosa è tuttavia vera solo in parte, perché sebbene il comune abbia attinto a un bando regionale, buona parte dell’investimento è coperto da risorse locali e precisamente:
€ 368.021,05 -  contributo della Regione Piemonte
€ 250.000,00 - devoluzione mutuo cassa DD.PP. (ex illuminazione pubblica)
€ 178.000,00 - devoluzione mutuo cassa DD.PP. (ex sotto passo Marconi)
     6.043,99 - devoluzione mutuo cassa DD.PP. (ex residuo rete fognaria)
per un importo complessivo dei lavori di € 802.065,00.
Con Determina n° 206 del 10 giugno 2013 viene dunque approvato il progetto esecutivo.
Il 2 luglio 2013 il progetto va in gara e il 7 novembre 2013, con det. n° 429, viene approvato il verbale di gara per l’aggiudicazione definitiva alla Ditta Altomonte. L’importo dei lavori, tolti i ribassi, diventa € 466.515,75.
Il quadro economico complessivo, rivisto conseguentemente ai ribassi, avrebbe dovuto prevedere una spesa di € 667.040,94, ma invece dai conti risulta altro:
€ 279.909,45 - contributo della Regione Piemonte (60% di € 466.515,75)
€ 250.000,00 - devoluzione mutuo cassa DD.PP. (ex illuminazione pubblica)
€ 178.000,00 - devoluzione mutuo cassa DD.PP. (ex sotto passo Marconi)
     6.043,99 - devoluzione mutuo cassa DD.PP. (ex residuo rete fognaria)
Il totale è pari a € 713.953,40.
Che cosa sono questi circa 50.000 euro in più, e da dove vengono?
Esaminando il dettaglio del Quadro economico aggiornato si nota che la differenza di circa € 50.000 è esattamente corrispondente all’incremento delle opere di manutenzione dell’impianto elettrico, che passa da € 86.603,00 a € 136.642,28 (mentre con Determina Regionale n° 583, del 12 settembre 2014 il contributo della Regione si è ridotto a € 272.491). 

Ma queste opere facevano già parte del progetto iniziale? 

Più del 25% dell’importo delle opere è quindi destinato al rifacimento della parte elettrica, che stona abbastanza con la denominazione dell’opera e la tipologia dei lavori molto specifica, ovvero “Ristrutturazione, riqualificazione energetica e sopraelevazione del tetto del Palazzo Comunale”.
Dato che il bando regionale aveva come scopo quello di favorire il risparmio energetico sarebbe interessante che l’amministrazione, se non è troppo di disturbo, ci facesse conoscere in che cosa consiste questa importante opera di riqualificazione energetica e che rendesse note le previsioni di risparmio e le modalità con cui questo verrà eventualmente redistribuito.
I lavori sembravano iniziati bene, nonostante alcuni piccoli imprevisti - tra cui l’evacuazione del Comune in una giornata di mezza estate - tanto da far ottimisticamente sperare che si sarebbe rispettata la data di fine lavori.
Invece no. Ma c’è di più.
Compare tra gli ultimi provvedimenti, proprio quando eravamo in dirittura d’arrivo per la fine lavori – prevista per il 31-12-2014 - una determina (la n° 439 del 17 dicembre 2014) che affida delle generiche “opere di completamento” allo stesso professionista, che per redigere questo nuovo progetto riceve altri € 14.673,18.
Ma di quali opere si tratta e perché non facevano già parte del progetto complessivo? Quanto tempo dureranno ancora i lavori? Quale sarà l’importo definitivo delle opere?
per lungo tempo lo vedremo ancora così
Per concludere, vorremmo anche amaramente constatare una cosa:
buona parte dei Comuni ammessi al finanziamento regionale hanno realizzato un progetto di riqualificazione energetica per gli edifici scolastici.
La domanda è: di un’opera riqualificata con un così ampio investimento, che secondo "voci di corridoio" potrebbe essere un domani alienata e quindi venduta a privati, che cosa resterà ai cittadini che l’hanno pagata? Non sarebbe stata cosa buona e saggia, finalmente, tentare di riqualificare gli edifici scolastici, che sarebbero rimasti a patrimonio comune?

4 commenti:

  1. ..aggiungerei altre domande di questo tipo:
    perché ampliare un edificio che ospita uffici quando tutti gli enti comunali prevedono una diminuzione del proprio organico???
    perché ampliare questo edificio quando il comune di Alpignano ha altri edifici ancora da completare e che potrebbero ospitare uffici e servizi???
    perché ampliare per l'ennesima volta un edificio come questo che non è adatto ad ospitare uffici e che, nonostante questa ennesima ristrutturazione, resterà inadatto in modo strutturale ad ospitare uffici????
    le risposte non potranno che essere sconsolanti per i cittadini di Alpignano.

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  2. ... altra domanda:
    se con l'approvazione del progetto esecutivo era prevista una spesa di €86.604 per opere di manutenzione dell'impianto elettrico, per quale motivo e con quale titolo la spesa finale di tali opere è stata portata a €136.642 con un aumento del 58% (circa €50.000)?
    Giuli

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  3. Facciamo un investimento di oltre 800.000 euro per il palazzo municipale che è "vecchio ed inadatto" per ospitare uffici amministrativi, specialmente di un comune. Spendiamo quellla cifra e non riorganizziamo gli spazi e gli ambienti? Mi sembra una leggerezza anche perchè con uno stanziamento di questo genere mi pare di intuire la volontà di matenere gli uffici comunali dove sono anche perchè al castello il Sindaco voleva fare mi pare una scuola superiore.....(di cui non abbiamo visto e saputo più nulla se non che vediamo sempre il portone chiuso e immaginiamo l'abbandono più totale). Siamo partitti con un intervento che seppur importante non tiene conto delle reali necessità che quel fabbricato avrebbe avuto. SIAMO ALLE SOLITE....nonostante i tanti proclami questa amministrazione mi pare che navighi a vista secondo i criteri del passato, peccato che quelli erano altri tempi. Garibuia

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  4. e che dire di sindaco,vicesindaco,assessori tecnici e interessati vari che se ne vanno di continuo a prendere il caffettino ciarlando come le comari con geometri ingegneri capimastri e quant'altro.... °;° Ciarlare porta a pensare male... e pensare male porta malumore...

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