venerdì 2 ottobre 2015

A VISO APERTO

Saper affrontare le questioni a viso aperto, con i cittadini, soprattutto quando ci sono problemi molto gravi da condividere, è una delle più importanti capacità che dovrebbe possedere chi desidera governare un paese.
Ci sembra un requisito fondamentale. Perché solo così si evitano pregiudizi, fraintendimenti, disinformazione.
Oggi anche qui da noi l'informazione principale passa dai social, ma questa non è vera informazione. Così come non è informazione l'articolo sul giornale a una sola voce. Solo in Consiglio Comunale, dove ci sono le voci delle opposizioni, che sono il pilastro della democrazia, si possono ascoltare i fatti, soprattutto quando sono dimostrati dagli atti.

Questa premessa ci pare importante per raccontare una delle tante storie di debolezza, che hanno caratterizzato la storia della maggioranza di questo paese. Una maggioranza che forse si è trovata impreparata inizialmente a sobbarcarsi il peso di questa vittoria, che si sa, è arrivata in modo del tutto inaspettato.
Però sbagliare serve a comprendere i propri errori.
Già il noto precedente della chiusura del passaggio a livello aveva dimostrato quanto sia importante parlare con le persone. E anche in quella circostanza il Sindaco si era tirato indietro dal confronto, lasciano il posto al suo vice.
E quando noi chiedemmo, per ben due volte, di aprire il Consiglio Comunale alla gente, ci dissero di no entrambe le volte.

Si è creata una seconda inimmaginabile circostanza in cui forse il Sindaco avrebbe dovuto "metterci la faccia".
Ci abbiamo riprovato, dopo la chiusura della Gramsci, a chiedere un Consiglio Comunale aperto, il luogo dove sono presenti tutti coloro "che decidono", perché era necessario che i cittadini si potessero esprimere dinanzi all'organo più importante di questa città.
Perché è stato chiaro sin da subito che la Giunta aveva imposto alla città, per la seconda volta, una scelta che la gente non poteva condividere, né comprendere. Soprattutto quando troppe erano le versioni dei fatti.

La lettera per la richiesta del Consiglio Comunale aperto, firmata da Alpignano SiCura e dai 4 consiglieri del Pd, è partita il 3 luglio 2015.
Il 6 agosto, dato che il Presidente del Consiglio non si era espresso (il regolamente impone 20 giorni per la risposta), abbiamo mandato un sollecito.
Dopo varie telefonate al segretario generale, che risponde il 10 settembre spiegando che il Presidente non è tenuto a convocare il Consiglio, ma ne ha solo la "facoltà", ecco che finalmente Sindaco e Presidene del Consiglio ci rispondono, il 29 settembre 2015. Riportiamo il testo integrale della risposta:

"Con riguardo alla richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale aperto in merito alla chiusura della scuola "Gramsci", premesso che la questione era già stata affontata nella conferenza dei capigruppo del 07/07/2015, questa amministrazione considera superata la richiesta, sia a seguito della ripresa delle lezioni, sia a seguito della programmazione e della parziale realizzazione dei lavori di manutenzione delle Scuole Tallone [non è un errore n.d.r.] e Matteotti."

È come se, rompendosi un oggetto in garanzia, il servizio di assistenza lasciasse passare il tempo per poterti rispondere: "ma è scaduta la garanzia".

E qui siamo a sottolineare che in corcostanze come queste, a volte, per non mettersi tutti contro, basterebbe comportarsi da gran signori!

Ma ora passiamo alle belle iniziative:
Il primo albergo etico in Italia, gestito da ragazzi con la Sindrome di Down, Albergo Etico Download

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