venerdì 25 settembre 2015

SCUOLA A NORMA O SCUOLA NORMALE?

NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE. USARE CON MODERAZIONE


Si è aperto il nuovo anno scolastico all'insegna del cambiamento. E dell'ottimismo. Per molti ci sono state grandi novità, che hanno rivoluzionato l'organizzazione familiare. Alcuni altri, non raggiunti dal fondamentale servizio di Alert System, si sono presentati il 14 settembre davanti ai cancelli, trovandoli chiusi; ma il disagio poco conta in un pease dove le cose non finiscono mai di stupire.

A giochi fatti, oltre allo sgomento e allo sconcerto dinanzi a un'avventura partita male, alunni e genitori si troveranno di fronte ad alcune importanti novità, che di molto cambieranno la percezione di che cosa significhi condividere un ambiente pubblico. Dall'impossibilità di muoversi dal cancello alle aule senza accompagnatore, per il rischio di cadere e sbucciarsi le ginocchia, al divieto assoluto di lavare i denti, per cause ancora misteriose ai più attenti analisti, al pericolo insito nel toccare una palla, abbiamo anche rischiato di perdere l'ora d'aria all'aperto, gioia di tutti i bambini (e delle maestre!): ci siamo piano piano adeguati, pur non comprendendo come tutto ciò possa rendere lo sviluppo del bambino migliore. 
Oltre a queste buone pratiche, circolano da qualche giorno, fuori dei cancelli delle scuole, incredibili leggende metropolitane, secondo le quali non sarebbe più possibile trascinare i trolley, per non intrupparsi, non sarebbe più possibile consumare la frutta fresca gentilmente sbucciata a tagliata dalle maestre, perché ci si potrebbe contaminare - abbandonando una delle poche iniziative di buon senso che la scuola a tempo pieno aveva consolidato -, non sarebbe possibile aprire le finestre, far assaggiare la merenda ai compagni, fare la pipì nella prima ora di lezione, portarsi una bottiglietta d'acqua. Tutto ciò metterebbe in ombra i tradizionali divieti che hanno sempre favorito la crescita morale e sociale del bambino: non disturbare durante la lezione, non maltrattare i compagni, non prendere in giro chi è apparentemente “diverso”; e poi condividere, aiutare, avere inizitiva. Insomma, divieti e stimoli nati per la vita di comunità e magari anche per incrementare la capacità critica.

Ma non guardiamo alle ingombranti eredità del passato. Gettiamo un occhio invece alle altre nuove interessanti soprese, che potrebbero attendere gli studenti, per incamminarli sulla strada giusta nel loro percorso di formazione della personalità, progetto su cui la scuola primaria ha avuto effettivamente momenti di straordinaria avanguardia.

Divieto assoluto di sfilarsi il pullover durante l'orario scolastico.
Chi non è mai rimasto impigliato, spogliandosi, per lunghissimi minuti, nelle maniche del pullover, rischiando il soffocamento? Per questo motivo, dato che i bambini sono notoriamente incapaci di decidere che cosa li faccia stare meglio, non potranno spogliarsi. Poco importa se gli sbalzi climatici, tipici delle mezze stagioni, che portano le temperature dai 9 gradi mattutini ai 25 del dopo pranzo, li stordiranno di caldo.

Divieto assoluto di utilizzare le posate durante la mensa.
Chi non ha mai avuto, almeno una volta nella vita, la spiacevole esperienza di tagliarsi un dito con un coltello? Per tale motivo, durante la mensa, i bambini, data anche la loro progressiva perdita di abilità manuali, consumeranno il pasto a mani nude, previa igienizzazione delle mani in un'autoclave, generosamente donata dall'associazione dei “primitivisti fondamentalisti”. Prima e dopo i pasti.

Divieto assoluto di indossare pantaloni con la zip.
Chi non ha mai provato lo spiacevole imprevisto, procurato dal pizzicare il proprio slip (e non solo quello, per i maschietti) nella cerniera del blue jeans? Per evitare che questo possa accadere ai nostri bambini notoriamente frettolosi e distratti, interrompendo il lieto andamento delle lezioni, sarà vietato l'utilizzo di qualsiasi pantalone dotato di cerniera. Per par condicio, sia ai maschi sia alle femminucce.



Divieto assoluto di indossare tacchi a spillo.

Chi non ha mai subito il grave calpestamento del piede con un colpo di tacco ben asssestato, e per giunta munito di stiletto? Per evitare che qualcuno dei nostri poveri bambini sia messo nelle condizioni di poter subire tale aggressione, è fatto divieto a tutte le insegnanti indossare tacchi con punta a spillo. Il divieto è ben segnalato, sebbene nessuno abbia mai visto le maestre camminare su trampoli da indossatrice. Ma pare giusto ricordare a tutti i pericoli e le insidie nascoste in ogni momento della vita quotidiana, per incoraggiare la paranoica tendenza al catastrofismo che aiuterebbe a crescere sani ed equilibrati.



Divieto assoluto di salire e di scendere le scale.

Chi non ha mai avuto la sgradevole esperienza di scivolare su un gradino di una scalinata, anche senza che questa sia necessariamente rivestita di uno strato di ghiaccio? Da oggi non è più possibile salire e scende i gradini delle scuole di Alpignano. Non potendo demolire in tempo reale i piani superiori dei plessi, né estendere le aule in tendopoli nei giardini, gli alunni saranno accompagnati a due a due dal personale di servizio con l'ascensore. Poco importa se i tempi di smaltimento delle code siano confrontabili con i tempi di attesa per il padiglione expo del Giappone.



Divieto assoluto di temperare le matite.

A chi non è mai capitato di pungersi un dito con la matita perfettamente acuminata? Pensate che cosa potrebbe mai succedere se un bambino, brandendo maldestramente l'arnese, offendesse un compagno procurandogli un danno oculare... pertanto chiunque arriverà a scuola con le matite temperate verrà fatto inginocchiare nell'angolo sui ceci, indossando il noto copricapo con le orecchie d'asino, rievocando provvedimenti dei vecchi tempi, che pare non siano vietati da nessuna norma vigente.

3 commenti:

  1. Buonasera,
    l'ironia del post mi piace, ma voglio pensare, ed in parte ne sono sicuro, che il buon senso delle insegnanti prevarrà sulla "burottatura". Mi dispiace che quest'anno siano passate determinate linee, ma promulgata la legge, dobbiamo rispettarla. Sarà un anno scolastico difficile e nessuno potrà esimersi dal riconoscere, in base al proprio ruolo, che le cose non ci piacciono così come sono state gestite. Proposte? Restituire, innanzitutto, ad Alpignano, una scuola degna di tale nome, ed una scuola nel mero significato di edificio.
    UN GENITORE
    Tarquilio Alessandro

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  2. a me pare che tutti si adeguino abbastanza facilmente...e poi chi entra oggi non può sapere che cosa è cambiato

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  3. Non ho parole....
    Noi che siamo cresciuti sbucciandoci le ginocchia nei cortili, giocando con palloni di cuoio che con la pioggia diventavano pietre, che andavamo su altalene e scivoli di ferro (Orrore) siamo sopravvissuti e non mi pare che 30 o 40 anni fa c'era una morìa incontrollata !!!! Non mi pare che queste norme siano contenute nel Dlgs 81/08 sulla sicurezza degli ambienti di lavoro.
    Poi istruttori e allenatori di attività sportive si stupiscono se arrivano bambini o ragazzini con mappe motorie pari a zero.... che non sanno correre o saltare o fare semplici capovolte.
    Stiamo sempre di più scadendo nell'impossibile.
    Gianni BOTTE
    Presidente e Dtr Tora-Ki Dojo

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