domenica 6 settembre 2015

I BAMBINI NON VOTANO


Peccato che i bambini non votino... perché se potessero votare, dopo che qualcuno gli dirà che la loro scuola non c'è più, o che magari al mattino non potranno più andare a scuola insieme alla mamma o al fratellino, oppure che nell'intervallo in giardino non vedranno più il loro amichetto del cortile con cui giocano tutta l'estate, oppure che forse non riusciranno più a frequentare quel corso di danza perché per uscire da scuola non ci metteranno più 5 minuti ma 30, darebbero il loro voto al loro attuale Sindaco?
Ma i bambini non votano, e quindi, qualcuno penserà, tutti questi problemi "li aiuteranno a crescere"!!!
E così mentre le scuole dei paesi progrediti si interrogano su come innovare le metodologie didattiche, e costruiscono scuole-modello - noi non possiamo far altro che sottometterci alla legge delle priorità, che nel nostro caso è la sicurezza. Perché è ovvio che nessuno, in questo, si preoccuperà della qualità della vita degli studenti, se quello che rischiano è la loro incolumità o la salute.
Ma in una società evoluta, certe cose dovrebbero essere date per scontate.
Dietro questo apparente senso di responsabilità si cela invece la cronica incapacità di fare programmazione, la scarsa lungimiranza delle politiche di finanziamento e, molto più subdolamente, alcuni disegni politici che possono essere imperscrutabili. Con il clima di sospetto che caratterizza ormai il rapporto tra cittadini e amministratori, dietro ogni scelta controversa qualcuno grida al complotto.

Facebook, il termometro sociale che misura il calore "dei pensieri della pancia" delle persone, ha registrato un altissimo livello di partecipazione, ma siccome non siamo tutti uguali è stato chiaro sin dall'inizio che per le famiglie le priorità non erano le stesse: il range non può che andare da chi intende preservare proprio piccolo orticello a chi invece si è apertamente schierato per conoscere la verità e avere giustizia, per tutti. Sono questi ultimi che hanno permesso che un evento così devastante per una comunità, come la chiusura di una scuola, diventesse elemento aggregativo e magari, per qualcuno, ispiratore dell'idea che si possono affrontare i problemi solo giocando in prima persona.

I genitori hanno chiesto, tramite i consiglieri di opposizione un consiglio comunale aperto, il 3 luglio scorso: a tutt'oggi non è ancora stata nemmeno data risposta.
Gli unici commenti positivi sulla vicenda, rivolti a sindaco e giunta, sono quelli che si fanno da soi, lì dove non c'è contraddittorio: ovveri sui giornali locali.
Ma la storia, ai molti genitori che hanno animato il luglio cittadino, è nota.
Va ricostruitio invece quanto accaduto ad agosto, che, come si sa, porta la gente in vacanza. E quando si torna è proprio difficile riprendere il filo.
Il 4 agosto, in seguito a un esposto dei genitori alla Procura della Repubblica, lo Spresal (Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro) effettua un sopralluogo nella scuola Gramsci, chiusa a causa di ragioni che di volta in volta sono state adattate, e nelle due scuole dove è previsto che vengano trasferiti i bambini.
Il sopralluogo in realtà mette in luce problemi ben più gravi nelle scuole in cui sarebbero dovuti essere trasferiti tutti gli alunni della Gramsci, ovvero Matteotti e Turati. Le scuole infatti sono attualmente inagibili, e occorre svolgere alcuni lavori della massima urgenza. Lo determina il verbale dell'Asl, del 14 agosto.
Per capire che cosa ha fatto l'amministrazione in seguito a questo verbale, si possono leggere le determine 335 e 336, pubblicate sul sito del comune.
E non è finita qui: ne sanno qualcosa le Associazioni che svolgono le attività nelle palestre, che quasi certamente dovranno traslocare altrove, magari nelle scuole di altri comuni.

Ci chiediamo: se i genitori non avessero fatto l'esposto, il comune avrebbe stipato i bambini in scuole non a norma, e nessuno avrebbe saputo a quali rischi sarebbero stati inconsapevolmente soggetti.
I genitori hanno fatto benissimo a far valere i loro diritti, nonostante questo stia creando dei diasagi: sta di fatto che la scuola elementare, ad Alpignano, quasi certamente non aprirà il il 14.
Chi pensa di liberarsi dai pargoli per quella data dovrà pensare a una soluzione aternativa, perché anche se il Comune ha messo a disposizione il pulmino gratis, non ci si aspetti che possa inviare un insegnante a domicilio per ogni alunno.

Ma forse, magari, se i bimbi non dovessero più tornare a scuola, forse sì che lo voterebbero questo sindaco!!!

E adesso le belle iniziative:
il progetto "zainetto leggero"

4 commenti:

  1. E magari non vorrebbero Alpignano sicura.....
    Grazie di cuore al comitato genitori, associazione NON POLITICA CHE NON HA COME UNICO INTRRESSE ESSERE ELETTA, MA IL BENE DEI PROPRI ED ALTRUI FIGLI.

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    1. Quando la politica non si occupa del territorio ci lamentiamo che la politica è solo nei palazzi, quando si occupa delle disgrazie e cerca di essere vicino ai cittadini pensiamo subito che è una speculazione e c'è un doppio fine. Mi dispiace darti questa notizia ma che ci piaccia o no, tutto passa attraverso a delle scelte politiche e allora credo che sia opportuno, non defilarsi con un'espressione " la politica è marcia e io non ne voglio fare parte, perchè in quel preciso momento perdiamo l'unica vera possibilità di dire chi e cosa vogliamo e per la maggior parte di noi cittadini che non abbiamo tempo o voglia di fare politica in modo attivo, lo possiamo fare solo ATTRAVERSO UN VOTO. Ricordiamocelo bene la prossima volta che andiamo a votare, l'assenteismo è una non soluzione e non porta assolutamente a nulla, perchè volente o nolente qualcuno ci governerà.

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    2. Gentile anonimo lettore, non importa se non ci voti, però continua pure a leggere questo blog, a noi fa piacere comunque. Oltre a gratificarci per il sempre crescente numero di accessi, sarai sempre bene informato e non potrai dire di non sapere quello che succede e per responsabilità di chi.
      Buona vita

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  2. …”e magari non vorrebbero Alpignano Sicura….” perché ovviamente scelgono il gioco piuttosto che l’impegno e quindi preferiscono chi li fa stare a casa: un grandissimo EVVIVA a questi amministratori che guidano nella nebbia più fitta anche nelle giornate più terse!
    Paola ha già espresso anche il mio pensiero ma voglio qui solo ricordare all’Anonimo che evidenzia lo stato di Associzione NON POLITICA del comitato genitori, che la Pollitica è l’attività che si svolge A FAVORE DELLA COMUNITA’, della sfera pubblica. Quindi anche il C.G. fa Politica. Perché ritengo sia sbagliato e molto deleterio confondere e mescolare il tutto creando una massa informe e indefinibile per cui tutti coloro che si candidano all’amministrazione della cosa pubblica sono politici e fanno politica.
    Così facendo si bastonano tutti buoni e cattivi, si confonde il bene con il male, si confonde il disinteresse con l’interesse, favorendo in questo modo i secondi che rimarranno così “da soli” a devastare, con finte lotte politiche, la cosa pubblica. Abbiamo fatto il loro gioco.

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