martedì 15 settembre 2015

AUDENTES FORTUNA IUVAT

  
Gli intervenuti, a partire da sinistra: Antonio M., Francesco T., Gino C., Rosario C., Maurizio M., Massimiliano P., Fabrizio D., Tamara D., Tiziana G., Raffaella B., Roberto S., Marina M., Francesco P., Maria Luigia D., Andrea O., Peo B., Gianni B., Roberto C

Si è svolta il 12 settembre 2015 la prima convention di Alpignano SiCura, organizzata per chiudere un ciclo del nostro lavoro, e aprirne un altro: quelle della novità, delle scelte per il futuro, di una nuova visione dei rapporti tra cittadini e amministatori.
Abbiamo trascorso 4 anni lavorando sodo per fare una buona opposizione, perché sappiamo che una sana democrazia funziona se c'è una buona opposizione e una corretta informazione.
Noi abbiamo mai smesso di lavorare per questa città un solo giorno e, nell'ombra delle nostre importanti azioni, e nel quasi totale silenzio dei media, non abbiamo mai smesso di sognare una città possibile. Solo questo ci ha permesso di andare avanti uniti, fino a oggi.
Sono passati 4 anni e mezzo dall'apertura di questo blog, abbiamo raccontato la storia di oltre 4 anni di amministrazione, i fallimenti e le disfatte, che si può ripercorrere nei 200 post che precedono questo.
Tuttavia è da un po' che registriamo intorno a noi un gran fermento, all'insegna di una precoce campagna elettorale, e dobbiamo adeguarci, per non essere scavalcati. Cogliamo soprattutto un grandissima tensione rispetto alle scelte che noi faremo come gruppo, segno che siamo considerati una forza politica temibile. Noi vorremmo illuderci che gli altri ci ritengano interessanti perché siamo bravi. Sappiamo che ai partiti interessano soltanto i numeri.

Di noi si diceva che avremmo racimolato pochi voti, che eravamo un fuoco di paglia, e invece siamo ancora qui, i fondatori al completo e i nuovi arrivati, e quelli che siamo sicuri che continueranno ad arrivare, e abbiamo ancora lo stesso obiettivo: cambiare questa città.
Obiettivo molto ambizioso; ma non possono essercene altri.
Chiaramente ci rendiamo conto della complessità e della prospettiva di questo sogno, ma è necessario che iniziamo a sognare tutti insieme, per evitare che questa città continui a subire lo sgomento di scelte a casaccio e di politiche determinate dalla logica del voto.
Per essere pronti, abbiamo fatto già le nostre scelte: il candidato sindaco, la squadra, il modello gestionale, le strategie, le tematiche fondamentali. Con in più una importante convizione: che se vogliamo un sostanziale cambiamento non possiamo scendere a patti con nessuno.
Bisogna smettere di depredare il paese continuando una gestione delle risorse pubbliche senza obiettivi. Si fanno le opere ma non si sa bene per cosa. Si tamponano le necessità senza un'adeguata pianificazione. Ed è sotto gli occhi di tutti che la città non reggerà altri shock.
Da cittadini, che vivono la loro città e ne conoscono la storia, conosciamo anche le sue potenzialità. Ci è chiaro come vogliamo che sia di questa città tra 5, 10 anni e soprattutto ci è chiaro che abbiamo un dovere fondamentale: tracciare un strada, e fare in modo che siano poi tutti obbligati a seguirla, perché così vogliono i cittadini.

Le risorse sono poche ed è necessario un progetto, per come spenderle. Un progetto di lunga durata. E in questo progetto dovranno essere fatte delle scelte. La politica fa fatica a fare le scelte, perché ci sarà sempre qualcuno che non è contento. E siccome la politica oggi è fragile, non sa prendere decisioni radicali, perché non vuole perdere il consenso.
Noi viviamo qui, usciamo nelle strade di questo paese, proviamo a tessere relazioni, ma sentiamo che manca qualcosa: manca il piacere di vivere questa città fino in fondo. Non ci riescono i bambini, i ragazzi, i lavoratori, gli anziani. Tutti incontrano i loro limiti, che questo paese impone a causa di un declino che la rassegnazione sta portando a considerare irreversibile. Ma non è così.
Perché mentre gli altri non sanno fare altro che la conta dei voti - l'unica strategia elettorale che sia possibile fare alle lontane segreterie di partito -, noi, che invece siamo una lista civica con il termometro in mano, possiamo misurare direttamente la febbre della città, e i suoi malanni, e conoscerne la cura. Perché Alpignano SI CURA.

C'è molto lavoro da fare, ma si può fare. È successo in altri paesi, può succedere anche da noi. È sufficiente avere il coraggio di cambiare, e saper guardare alle esperienze positive.
Per un progetto di cambiamento di lunga durata, è necessario fare delle scelte e per farlo ci vuole CORAGGIO. Soprattutto ci vuole il coraggio di spiegare che cosa si sta facendo e perché. Sempre. Le porte dell'amministrazione devono essere aperte.
Ci vuole un impegno a tempo pieno.
Da oggi parte una fase molto bella per noi, e una grande opportunità per il paese, a cui offriamo il nostro progetto e la possibilità di farne parte; porremo la nostra attenzione con un rinnovato spirito di squadra, che si stringerà intorno al suo candidato sindaco, iniziando questo percorso per la creazione e lo sviluppo di un programma pensato per piccole azioni concatenate.

Il coraggio lo dobbiamo avere tutti insieme: o si cambia tutto o nulla cambierà mai in questo paese.

6 commenti:

  1. !?!?Apodittici ed Elitari!!!!

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  2. Ma cosa significa 'APODITTICO'? Cercando qua e là si scopre che "Le affermazioni apodittiche sono chiaramente dimostrabili e logicamente certe" e che il principale contrario di apodittico è 'contraddittorio'. Bene! Voi di Alpignano SiCura, che discutete dei problemi della città cercando di impostare il discorso più sul ragionamento logico e sul buonsenso che sull'impeto del momento, cercando di evitare le contraddizioni che, purtroppo, risultano essere all'ordine del giorno nell'agire amministrativo dell'attuale Giunta... siete sicuramente apodittici!!!!!!
    Che siate anche 'ELITARI' non so....
    So che le porte del vostro gruppo sono aperte a chiunque abbia voglia di sedersi attorno a un tavolo per discutere di come possa essere migliorata la nostra città, ...so che, nella bella stagione, le vostre riunioni le avete tenute in piazza (P. Caduti, P. Berlinguer, Belvedere, P. Robotti, P. Vittorio Veneto...) , senza porte ne muri....So che la gente che vi parla, se non altro, la ascoltate....So che fate attenzione a quanto accade in città, rappresentando istanze che altrimenti non avrebbero voce...
    In fondo rappresentate la gente comune, che vive la quotidianità convinta che forse migliorare è sempre possibile...
    Ripensandoci SI, siete l'Elite della normalità...
    Anonimo ha ragione: Apodittici ed Elitari
    Buon Lavoro!

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  3. Non sapevo cosa volesse dire Apodittici e ho dovuto guardare su internet....filosofia aristotelica. Per me che sono un semplice geometra prestato alla politica è troppo. Non ho capito se era un complimento o invece una critica. Se era un complimento grazie, se era una critica grazie lo stesso......lo spirito che ci anima è pur sempre quello del "secondo anonimo" che mi pare abbia colto nel segno...siamo fatti così, siamo noi stessi, non abbiamo secondi fini, ci piace dire le cose come le vediamo e dire come le vorremmo vedere.
    Gianni Brignolo

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  4. A vedere la foto è proprio il nuovo che avanza. Più che nuovo, e vista la media età ,parlerei del "riciclato che avanza".
    Gente di destra, di sinistra, di centro,mezzi assessori M5S, no tav .. E' un mistero come possiate andare d'accordo . La classica vostra risposta sarà che lo fate per il bene della città , che bisogna mettersi in gioco che le persone si nascondono dietro "l'anonimo" ecc.
    La cosa che mi lascia basito che parlate di non scendere a patti con nessuno quando avete aperto il vostro gruppo a tutti e di tutte le fazioni.
    Parlate di coraggio di cambiare, ma cambiare cosa visto il miscuglio che avete al vostro interno.Sono veramente curioso di leggere il vostro programma elettorale. Vi giuro che se riuscite a mettere insieme qualcosa di intelligente visto che i pensieri dei vostri componenti a livello nazionale sono tanto contrastanti AVRETE SICURAMENTE IL MIO VOTO.
    Buon lavoro

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    1. per fortuna ho conosciuto molti casi di persone che, giudicando solo le apparenze, non di certo solo in ambito politico, ma umano, professionale, si sono ricreduti. Speriamo che sia anche la sua fortuna

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  5. TRECCANI, LA CULTURA ITALIANA:
    2. Con uso più recente, soprattutto nel linguaggio polit., inconfutabile, dogmatico: giudizio a., discorso a., enunciato o pronunciato in tono dogmatico, senza dimostrazione e senza sostegno di prove; anche riferito a persona che parla, giudica o argomenta in tono dogmatico, dando alle sue parole un carattere di validità assoluta. ◆ Avv. apoditticaménte, in maniera apodittica: dedurre, dimostrare, affermare apoditticamente; pronunciare apoditticamente un giudizio.
    Sinonimi e Contrari
    apodittico

    /apo'dit:iko/ agg. [dal lat. tardo apodictĭcus, gr. apodeiktikós "dimostrativo"] (pl. m. -ci). - 1. (filos.) [che partecipa del carattere di necessità logica dell'apodissi] ≈ dimostrativo, evidente. 2. (estens.) [che non ammette dubbi, di assoluta evidenza: un argomento a.; dimostrare in maniera a.] ≈ certo, chiaro, deciso, evidente, inconfutabile, incontestabile, incontrovertibile, indiscutibile, indubbio, innegabile, inoppugnabile, irrefutabile, lampante, perentorio, reciso, risoluto, sicuro. ↑ dogmatico...

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