Questa settimana, come
avrete visto, è uscito sui giornali il nome del nostro candidato
sindaco.
Si tratta di Roberto
Salvaia, molto noto agli alpignanesi storici, ma figura
nuova come rappresentante politico. Si candida come futuro sindaco
“a tempo pieno”, per portare all'interno della macchina
comunale la sua lunga esperienza amministrativa e professionale, come
responsabile del settore Finanze del Comune di Pinerolo. Figura che
da più parti è stata invocata come una vera urgenza.
Dato che già da tempo
tutte le forze politiche alpignanesi si stiano avvitando sulla
consolidata prassi della configurazione dei vari sistemi di alleanze,
noi vogliamo riferirvi che da questo punto di vista almeno noi siamo
tranquilli: il nostro è e resta un progetto politico civico
indipendente e pluralista.
Possiamo pubblicamente
affermare che sembra esserci un notevole interesse intorno al nostro
gruppo politico, tanto da costituire una sorta di approdo sicuro per
chiunque: pare siano tutti convinti, da destra, da sinistra, da
centro, da sopra e sotto, che noi saremmo i giusti alleati.
Vogliamo ricordare che
spesso siamo stati oggetto di aspre critiche, perché i cittadini
“non sanno fare politica”, perché senza un simbolo di partito le
porte delle alte sfere non si aprono, che se non ci alleiamo con
nessuno non andremo da nessuna parte.
Allora in questo gran
calderone ci teniamo a dire una cosa, importante: non possiamo
essere un approdo sicuro per i partiti che stanno cercando di
riproporsi utilizzando le liste civiche per rigenerarsi. Noi
vorremmo davvero essere un approdo “SiCuro”, ma per la città. Se
noi avessimo avuto come mira la scalata al potere, avremmo già fatto
una serie di accordi a partire dalle scorse elezioni. O li avremmo
fatti strada facendo.
Ma siccome invece noi
pensiamo, mutuando il pensiero del buon Einstein, che la soluzione
del problema non possa arrivare da chi il problema l'ha creato,
allora dobbiamo rivolgerci a quei cittadini che ritengano CHE
ALPIGNANO NON ABBIA BISOGNO DEI PARTITI, per rinascere.
Noi ci siamo costituiti
come gruppo politico a gennaio del 2011, appena caduto il governo
Andreotti. Ci pareva che tutto stesse andando storto. Eravamo mossi
allora dallo stesso livello di indignazione, che dopo cinque anni ancora
oggi regna sovrano, alimentato dai continui scandali nei
maggiori partiti, che occupando praticamente tutte le strutture del sistema, rendono apparentemente impossibile qualsiasi rinnovamento.
Diverso è il nostro
linguaggio, la nostra esperienza politica, i modelli a cui guardiamo.
Noi guardiamo alle buone pratiche dei paesi più evoluti, che
vorremmo saper imitare, alle capacità di risparmio, alla formazione
culturale del cittadino, per migliorare i rapporti con la cosa
pubblica.
Alla fine forse anche noi
siano condizionati dai pregiudizi e purtroppo pensiamo che “i
politici di partito” non saranno mai in grado di liberarsi dalla
prassi della caccia al voto. E quindi ci viene il sospetto che del
nostro progetto e delle nostre facce pulite interessino solo le
apparenze.
Voi che ne pensate?
Discutiamone tutti
insieme, in piazza, come si faceva una volta.
Ci troverete, dalle 10
alle 13:
mercoledì 16
dicembre, in Piazza Berlinguer
domenica 20 dicembre,
in Piazza Caduti
mercoledì 23
dicembre, in Piazza Berlinguer
Cercheremo di capire se
gli alpignanesi riterranno che questo nostro modo di vedere le cose
sia quello che più assomiglia alla loro idea, faremo insieme
l'appello delle cose fatte da questa amministrazione, confrontandole
con il programma “vincente”, e vi parleremo invece del nostro
progetto, che è un progetto minimale, che deve ricominciare a fare
tutto da capo, proprio perché non possiamo pensare di continuare a
scrivere programi incentrati su opere faraoniche. Per noi il ragionamento sulle risorse pubbliche non inizia così.
Noi cittadini per primi dobbiamo impegnarci per questo paese, e chiedere alla politica di pensare a ricostruire UN SISTEMA DI BUONE
PRATICHE, A PARTIRE DALLE PICCOLE COSE.
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