… ci sono
alcuni elementi del dibattito politico attuale, che vanno visti completando il
quadro delle informazioni.
CHIUSURA PASSAGGIO A LIVELLO: La chiusura del passaggio è sancita da una legge dello stato, che
prevede di eliminare tutti gli attraversamenti a raso. Gli stanziamenti per la
compensazione di questa chiusura, consistenti in una nuova circonvallazione,
ammontavano a € 5.270.000 (di Regione e RFI). Il progetto della
circonvallazione, giunto alla fase esecutiva a fine 2010, non viene appaltato.
L’amministrazione in carica ha deciso di diventare stazione appaltante, e
proporre una viabilità secondaria a servizio di un nuovo insediamento urbano.
Il contributo di RFI passa da € 5.290.000 a € 2.800.000. Per realizzare il solo
adeguamento del sottopasso di Via Pietre (l’aggiunta della rampa) ci sono voluti
2 anni e mezzo e circa € 300.000. Abbiamo lavorato su questo tema per anni, per aiutare i cittadini
ad affrontare il disagio, sia con azioni dirette sul Consiglio Comunale, sia
incontrando la popolazione.
CHIUSURA SCUOLA GRAMSCI: nel 2015, due giorni dopo la chiusura dell’anno scolastico, senza nessun
preavviso, è stata chiusa la scuola Gramsci, per una presunta “riorganizzazione”.
Molti alpignanesi credono che la scuola sia stata chiusa per la presenza di
amianto, ma ciò non risulta da nessun documento ufficiale. Risulta invece che
il piano regolatore preliminare prevedesse al posto della scuola un
insediamento residenziale di 345 unità abitative. La nostra azione di sensibilizzazione è
stata continuativa, organizzando incontri, raccolta firme, pubblicando
articoli, chiedendo consigli comunali aperti.
IL MOVICENTRO, il
cui progetto risale al 2000, non è ancora stato ultimato. A oggi sono stati
trasferiti nell’edificio alcuni uffici comunali, al I piano (senza ascensore).
Il piano terra, dove dovrebbero aprire la biglietteria e alcuni negozi, è
ancora inutilizzato. Per ultimare il II piano (dove era stato preannunciato il
trasferimento della Polizia Municipale) occorrono circa € 500.000. Per quest’opera
sono già stati spesi circa € 6.000.000, su un terreno che per 2/3 è di
proprietà dei RFI, ma non è stata ancora stipulata la convenzione tra comune e
la stessa RFI. Nel 2036 però perderemo il diritto superficie, che decorre da
2006. Il recupero dell’area della stazione consiste nella costruzione di una
fontana, che è costata € 92.000. Ma resta ancora da realizzare il sottopasso,
co-finanziato da un contributo regionale di € 650.000, se i lavori fossero
stati ultimati entro il 31/07/15. Ci siamo impegnati in Consiglio per capire se questo
contributo sia andato perduto, senza avere risposte.
IL SERVIZIO CIDIU,
che costa € 2.600.000 all’anno ai cittadini, viene pagato a preventivo. Oltre a
questo aspetto, è stato fatto notare all’amministrazione in carica (che ha
confermato il dato in Consiglio Comunale, a seguito di una nostra
interrogazione), che dal 2009 stiamo pagando un adeguamento Istat
ingiustificato, pari a circa € 380.000. Inoltre, la modifica dei bidoni per il
conferimento della plastica ha provocato una drastica diminuzione del differenziato,
che è passato da 35 t a 20 t al mese, oltre all’aumento dei costi del servizio
di raccolta.
LA RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI, avvenuta nel giugno 2015, ha spalmato il debito da 20 a 30 anni, in
modo che l’amministrazione, annualmente, possa sborsare cifre inferiori e avere
maggiori liquidità per spesa corrente. Questa rinegoziazione ha però un costo
per la collettività: € 800.000 in più da pagare sul prestito. Malgrado il
nostro intervento, che metteva in luce la ricaduta sulle generazioni future, la
scelta è stata approvata dalla maggioranza.
ULTIMAZIONE DEL PALAZZETTO DELLO SPORT: dopo 17 anni è stato inaugurato il Palasport. Nel 2011 la struttura era
già completa, ma sono stati necessari altri 5 anni per terminare la parte
interna e decretarne l’agibilità. Al momento non risulta nessuna assegnazione
per la sua gestione e la struttura non è utilizzata da cittadini o
associazioni. Le
nostre proposte, per integrare all’attività sportiva un centro di medicina
sportiva, non sono state considerate.
Il nostro
lavoro all’opposizione, durato cinque anni, ci ha permesso di conoscere molto
bene gli atti e di tentare di indirizzare la maggioranza verso scelte più
vicine ai bisogni della città. Abbiamo prodotto 90 atti di indirizzo, tra
interrogazioni e mozioni, abbiamo organizzato numerosi incontri sul
territorio con cittadini e associazioni, abbiamo collaborato, per le nostre
competenze professionali, alla stesura dell’Allegato energetico del Piano
regolatore, abbiamo informato attraverso comunicati stampa ai giornali locali
e 230 articoli sul nostro blog, www.alpignanosicura.it.
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