lunedì 24 luglio 2017

Palio 2017: la gioia di fare festa

Si è conclusa con il concerto della Filarmonica di Alpignano la diciottesima edizione del Palio dij Cossòt. Si è conclusa nello stesso luogo dov’era cominciata, cioè la chiesa parrocchiale di San Martino dove venerdì sera il conte e la contessa Provana avevano dato il via ai festeggiamenti.

Beppe Gromi ritira il Cossòt d'Oro alla Cultura

La serata di venerdì è stata arricchita dai canti del gruppo a cappella “I Polifonici delle Alpi”, in una serata che ha visto la consegna del Cossòt d’Oro, che quest’anno veniva assegnato per meriti culturali. A ritirare il premio un emozionatissimo Beppe Gromi, regista, attore e pittore, un artista a tutto tondo che ha fatto avvicinare all'arte generazioni di alpignanesi. Bambini ed ex bambini ai quali Gromi ha dedicato il premio, e che hanno accolto l’annuncio del vincitore con una vera e propria ovazione.
Sabato mattina le vie del centro si sono animate dei vari gruppi storici che si apprestavano ad allestire accampamenti e stand. Questa edizione del palio ha visto alternarsi due epoche storiche differenti: nelle vie del centro, spazio al XVII secolo e alla casata dei Provana; dentro le mura del castello, invece, si tornava indietro al Medioevo, grazie ad un gioco di “teatro nel teatro” voluto proprio dal Conte per rievocare le origini della propria nobile casata, festeggiando così le seconde nozze dopo esser rimasto tristemente vedovo.
Al fianco dei gruppi storici, provenienti non solo da Alpignano ma da tutto il Piemonte, anche molti volontari di varie associazioni, che hanno potuto completare l’allestimento e le decorazioni lungo le strade: un lavorone cominciato già durante la settimana e coadiuvato da tecnici comunali ed esponenti dell’amministrazione, e che ha davvero fatto riappropriare la cittadinanza del Palio e della festa patronale.

Gli ultimi ritocchi all'allestimento del Palio, sabato mattina.
Sullo sfondo, la chiesa di Santa Maria del Ponte, uno dei monumenti inclusi nel tour della Pro Loco.

Pro Loco, Coltivatori, Commercianti, Informagiovani, Gruppo Pittorico, Polesani, Ecomuseo, Mangia-Cossòt e tante altre associazioni, dopo aver collaborato all'allestimento della festa, hanno quindi potuto farsi conoscere e incontrare il pubblico lungo le vie del centro accanto a gruppi storici e alle bancarelle di artigianato d’epoca. La Pro Loco, in particolare, ha organizzato visite guidate per far conoscere ad alpignanesi e non le meraviglie del centro storico, mentre i gruppi storici e militari si sono impegnati in tornei in armatura e nella grande battaglia campale di sabato pomeriggio nel parco del castello. Alcuni giovani impegnati a dar vita alla futura consulta hanno raccolto idee e spunti con uno stand in Piazza I Maggio.

Un momento della vestizione prima della battaglia di sabato
Domenica, spazio alle celebrazioni religiose: l’omelia di Don Piero Gambino è tutta incentrata sullo spirito della festa, auspicando che in occasione della ricorrenza si metta da parte ogni tipo di divisione a favore della collaborazione e dello stare insieme come comunità. Dopo la processione con la statua del patrono, torneo di arco in movimento, mentre l’artista Street Art Fabio invitava grandi e piccini a collaborare per la realizzazione di un’opera corale per la pace.
Al pomeriggio, grande attesa per la corsa del Palio. Quest’anno, per la prima volta, i 16 corridori che si sono contesi lo stendardo realizzato dal Gruppo Pittorico “Gian Luca Pinzi” si erano allenati tutti insieme sotto la guida di un veterano del palio, Giuseppe Di Matteo. Il sorteggio, avvenuto venerdì sera, ha decretato che il Borgo Vecchio sarebbe stato rappresentato da  Giuliana Chiesa, Gianni Santini, Chiara Maitan e Giacomo Bosio; Isabella Costa, Michele Coppola, Simona Andreotti e Salvatore Zappavigna avrebbero corso invece per il Talle; Stefania Grella, Danny Faleschini, Sandra Costa e Davide Pezzilli avrebbero tenuto alto l’onore del Sassetto; infine, Borgo San Giacomo sarebbe stato rappresentato da Floriana Di Somma, Piero Iacovelli, Giulia Bruno e Davide Stroscia - quest’ultimo (classe 2001) il primo atleta a correre il palio a essere nato dopo la fondazione del palio stesso.

I corridori durante la premiazione. Al centro, il "coach" Di Matteo

Ed è proprio Davide Stroscia il frazionista più veloce di quest’edizione, completando il percorso in 3 minuti netti; ma la squadra del Borgo San Giacomo, pur arrivando prima, perde più acqua di tutti e finisce – come spesso accade – seconda nella classifica complessiva, scavalcata dal Borgo Talle, che vince. Terzo posto per il Borgo Vecchio, mentre continua la “maledizione” del Borgo Sassetto, che chiude quarto.
L’impresa più ardua durante le foto di rito è quella di tenere separate le 4 squadre: i 16 atleti si mescolano durante la premiazione, a riprova di essere stati per due mesi come un’unica grande squadra, che ha condiviso gioie e fatiche della preparazione a questa durissima corsa. C’è anche spazio per un ringraziamento speciale al “coach” Di Matteo, che riceve in regalo dal gruppone una maglietta ricordo.
La serata, dopo i festeggiamenti nelle locande, si chiude non con i fuochi d’artificio, bensì con uno spettacolo di giocoleria di fuoco del gruppo “Nocturna”, che incanta il pubblico nel parco dei missionari; lo spettacolo è da pelle d’oca e quando, dopo gli applausi, si torna a casa, non si va da soli, ma a piccoli gruppi, per assaporare ancora un po’ quell'atmosfera di grande famiglia che questo palio è stato capace di regalare a chi lo ha vissuto e reso vivo.

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