sabato 29 luglio 2017

Piano Regolatore. Regione e Consiglio Comunale invitano l'amministrazione a ridurre il consumo del suolo

Si è conclusa a giugno la prima fase dell'istruttoria della variante al Piano Regolatore Generale

A un anno dal suo insediamento, l’amministrazione Oliva ha ricevuto dalla Regione Piemonte la comunicazione di conclusione dell’istruttoria della variante generale del Piano regolatore, avviata lo scorso 9 maggio 2016, dopo che l’amministrazione Da Ronco aveva prodotto alcune integrazioni al progetto adottato dal consiglio comunale il 10 dicembre 2015.
Una lunga attesa già preannunciata nel luglio dell'anno scorso in un incontro tra la Regione Piemonte e il nuovo assessore all'urbanistica alpignanese Tamara Del Bel Belluz. L'iter per la presentazione delle osservazioni da parte della Regione si è concluso il 26 giugno, quando la Direzione regionale ambiente governo e tutela del territorio, la Direzione agricoltura e il Settore regionale per la copianificazione urbanistica (area nord-ovest) hanno comunicato al comune di Alpignano le osservazioni al piano regolatore, per una conclusiva fase di disamina e recepimento da parte dell’amministrazione. Solo in seguito a questa nuova verifica la regione concluderà l’iter che porterà all'approvazione del piano, in un periodo che potrebbe andare da qualche mese ad almeno un anno.

La laboriosità di tale processo dipende dal fatto che l’iter era stato avviato nel 2015 facendo ancora riferimento al procedimento amministrativo della Legge Regionale del 1977, ignorando quindi le modifiche portate dalla Legge Regionale 3 del 2013, che introduce il principio innovativo della co-pianificazione, con cui gli enti preposti a controllo e verifiche si confrontano direttamente con l’amministrazione comunale. La precedenza viene infatti data, in Regione, ai piani presentati seguendo il nuovo criterio.

La riunione di chiusura della prima fase, che doveva avvenire il 20 luglio in sede di Commissione Tecnica Urbanistica, è stata rinviata per la mancanza del numero legale, ma sappiamo già che una buona parte della documentazione che compone il progetto di piano fa riferimento alla componente ambientale. In particolare, il settore regionale che si occupa della cosiddetta "Valutazione ambientale strategica" in data 28 giugno ha già consegnato al nostro comune la propria deliberazione: 21 pagine di osservazioni, molto complesse e articolate, che rimettono in gioco uno dei temi fondamentali del dibattito attuale sula pianificazione urbanistica, ovvero la possibilità di edificare sui terreni liberi. Tra i comuni della nostra zona, Alpignano è infatti quello che prevede più massicciamente questa possibilità. Nelle sue osservazioni, la Regione ha invitato l’amministrazione in carica a rivedere il consumo di suolo in alcune zone della città, tema su cui anche il Consiglio Comunale ha impegnato la Giunta lo scorso 20 luglio. Il rapporto quindi “ritiene che debbano essere risolte le criticità ambientali rilevate e migliorati i profili di sostenibilità ambientale della variante”.

Mancano, infine, proprio perché non si è svolto l'incontro in Commissione, le osservazioni del settore urbanistica, che mirano a verificare l’applicabilità del piano e delle sue norme; tuttavia è chiaro che nei prossimi mesi l'amministrazione comunale sarà chiamata a lavorare per intervenire a perfezionare uno strumento (il piano regolatore) che pare avere ancora alcuni punti deboli, che potrebbero portare addirittura alla ripubblicazione, rischiando di vanificare le spese sostenute negli anni passati per la sua realizzazione (circa 700.000 euro). Sarà dunque questo uno dei temi più caldi e impegnativi del prossimo autunno.

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