mercoledì 11 luglio 2012

SPENDING REVIEW


Da quando si è insediato il governo del Presidente Mario Monti il motto spending review è diventato di uso comune. Tutti, a modo nostro, stiamo facendo le nostre piccole spending review.
Non si tratta solo di economie di scala, perché volenti o nolenti tocca a tutti noi esercitare questa revisione della spesa delle piccole economie domestiche, nella vita di tutti i giorni. Un gelato di meno, un paio di scarpe di meno, una pizza di meno: si taglia quello che è superfluo, qualche piccolo piacere o modesto svago. Soprattutto taglia chi ha meno risorse, per risparmiare il più possibile. Chi ha molte risorse non ha motivo, se non di ordine etico, di ridurre gli sprechi.

In controtendenza con questi principi, il bilancio del comune di Alpignano non ha cavalcato il tormentone del momento, tant’è che il nostro Sindaco, nell’ultimo Consiglio Comunale, rispondendo a una nostra esplicita osservazione, ha affermato che la “spending review la devono fare a Roma”. Come dire che le spese sono già all’osso, e non ci sono più margini per fare tagli. 
Ma noi non condividiamo questa affermazione. Perché è necessario, proprio in tempi come questi, dimostrare ed evidenziare che la prima cosa fatta è stata la riduzione degli sprechi.
Quindi nulla si pensa di fare ad esempio nel settore dei consumi energetici, che ha fatto registrare negli ultimi anni fortissimi incrementi, dal 30 al 100% (riscaldamento delle sedi comunali e delle scuole, consumo di acqua potabile, illuminazione stradale pubblica, consumo di carburante). Non sono state annunciate verifiche nei rapporti con i vari gestori, compresi quelli telefonici, con assicuratori e prestatori di servizi di assistenza, non si è parlato di progressiva e completa eliminazione del cartaceo nella gestione interna degli uffici comunali, né si è accennato alla razionalizzazione delle manutenzioni, alla riorganizzazione dei servizi a domanda individuale, e alla possibile limatura dei contributi alle associazioni.

Tutto questo insieme, facendo un lavoro puntuale di revisione complessiva, porterebbe a un risparmio iniziale di almeno il 4-5% del budget destinato alla copertura dei costi di gestione complessiva della macchina pubblica. Se poi a questo si dovessero aggiungere anche altre fonti di abbattimento dei costi energetici, l’incremento diventerebbe ancora più significativo.

Le uniche voci in riduzione, che il nostro Sindaco ha evidenziato, sono state il taglio del personale dei centri estivi (il cui conguaglio effettivo deve ancora pervenire, per capire se il gioco sia valso la candela) e la riduzione delle consulenze esterne (ma poi, magari, al bisogno, una piccola variazione di bilancio...). Ma non si può scambiare una buona azione di governo con la tattica del panem et circenses: basteranno infatti questi risparmi per pagare i cachet dei prestigiosi vips che permetteranno al Palio di ottenere la visibilità a cui dovrebbe ambire, al di fuori dei nostri confini comunali?

2 commenti:

  1. come sono felice di leggere il Vs commento che oltremodo condivido grazie continuate cosi'........

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  2. spending review a Roma??? NO signor sindaco è proprio qui che la politica lontana anni luce dai cittadini sbaglia... bisogna incominciare dal basso a spulciare ogni singola voce di spesa e chiedersi: l'altr'anno ho speso 100 quest'anno posso spendere 95? Altrimenti sarete e saremo travolti dal default!!.

    Auguri...

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