mercoledì 25 luglio 2012

Meglio un centro-sinistra oggi o una lista civica domani?

Uno dei crucci principali che ha oggi chi ci amministra è la riunificazione del centro-sinistra, come se fosse il principale punto del proprio programma di mandato. Cruccio che rischia di trasformarsi in ossessione, se le correnti sono troppe. 
E' infatti un obiettivo ormai dichiarato dai nostri politici considerare questa necessità come prioritaria.
Ma quanto è il tempo che si dedica per raggiungere questo obiettivo? E soprattutto di che cosa hanno bisogno veramente Alpignano e gli alpignanesi, che si lavori sempre e solo per poter vincere le elezioni successive? Si lavora per costruire un paese migliore, più armonioso, oppure ogni azione ha come unico scopo di rafforzare la base elettorale? Questo non è molto sportivo: in una sana competizione, si riparte da zero, ogni volta.
Ma unificare la spregiudicata fantasia popolare all’immobilismo progressista che abbiamo conosciuto, ci chiediamo a che strano tipo di coalizione porterebbe. E con tutto il tempo di governo sprecato a risolvere le inevitabili beghe interne di persone che non andranno d’accordo sin dal primo giorno del loro insediamento, il paese continuerà ad arretrare sempre di più, restando sulla china discendente che percorriamo ormai da vent’anni.
Ma è di questo che abbiamo veramente bisogno?
Se - per ipotesi - è di quattro ore al giorno il tempo che i nostri amministratori ci possono dedicare, quelle quattro ore devono essere impiegate tutte per farsi venire delle idee per governare il paese. Se - sempre per ipotesi - di questo tempo il 70% viene impiegato solo per trovare strategie finalizzate a facilitare questi accordi, non crediamo si stia lavorando bene. Ma nemmeno se fosse solo il 30%.
Noi vogliamo il 100% del tempo dedicato al sogno di una nuova Alpignano. Il resto viene da sé.
Ma purtroppo è così che si continua a ragionare nei partiti.
Cercare di dequalificare il lavoro di chi non ha una tradizione politica coincidente con l'identificazione in un partito è uno sport nazionale a cui si stanno dedicando oggi i partiti con molto compiacimento, perché forse fa paura l'idea che possa fare bene e meglio chi potrebbe amministrare senza nessun tipo di debito elettorale, con il solo desiderio di dedicare le proprie energie a una vera stagione di rinnovamento, nel condurre la "cosa pubblica".
Noi vorremmo solo che fosse chiaro ed evidente che lo scopo di una lista civica è quello di scovare le migliori energie, idee e competenze di cittadini disponibili e volenterosi, e metterle al servizio del paese.
I partiti non recupereranno mai più quel ruolo che hanno avuto nel dopoguerra, di aggregazione, di capacità di creare un contesto comune in cui gruppi di cittadini possano riconoscersi, di scuole della politica, né cambiando sigle, né rifondandosi, né riciclandosi; è inutile illudersi.


Non essere passati attraverso apparati pesanti, antiquati e gerarchizzati come i partiti significa essere liberi. Non ci sono portatori di interessi di piccoli o grandi comitati d'affari.
Ed è sulla base di questi presupposti che è nata Alpignano SiCura, e che continuerà a lavorare per mettere allo scoperto le aporie di un modo di governare che è sempre lo stesso: cambiano i protagonisti, ma non i trucchi del mestiere.
Perché il sogno di un futuro migliore non si può più incarnare in una ideologia di partito ormai compromessa, ma nel fatto che un giorno finalmente i soldi pubblici saranno ben amministrati, con onestà, competenze e partecipazione.

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