giovedì 19 marzo 2015

MI FAN GIRARE LE GIROLINE!


 
piazza Vittorio Veneto, detta "la Girolina", prima dei lavori


Inizia una rubrica, che pubblicheremo a puntate, di tanto in tanto, e che potremmo denominare “l'archivio di Alpignano SiCura”, che porta in luce "fatti e misfatti" delle passate amministrazioni, passati sotto silenzio.
Iniziamo la rassegna con una storia, che assomiglia tristemente a tante altre, di risorse a fondo perduto, già stanziate, che sono andate veramente perdute, perché a volte la pubblica amministrazione ama giocare al gioco delle tre carte. Senza rendersi conto che, quando si sfidano le regole ferree che vigono nel regno della burocrazia, quasi sempre si perde, buttando via l’acqua e pure il bambino.

Forse non tutti gli alpignanesi sanno che la rotonda di piazza Vittorio Veneto (piazza Girolina) avrebbe potuto essere parzialmente finanziata da un consistente contributo della Provincia di Torino.
Per la realizzazione della rotonda di piazza Vittorio Veneto, la Provincia di Torino aveva stanziato 240.000 euro; l’amministrazione comunale, però, non è stata in grado di incassare il finanziamento, e a rimetterci sono state le tasche della comunità.
All’epoca dei fatti era Sindaco Sergio Andreotti.
Il 28 dicembre 2007 la Provincia concede un finanziamento di 240.000 euro a titolo di parziale copertura dei circa 500.000 euro necessari per la rotatoria di Piazza Vittorio Veneto (Piazza Girolina); la convenzione tra il Comune di Alpignano e la Provincia di Torino per l’assegnazione di tale contributo viene firmata il 10 settembre 2008. Tuttavia nel novembre dello stesso anno la giunta decide di finanziare interamente l’opera con soldi propri (delibera n. 221 dell’11 novembre 2008). Ma perché?
Un mese dopo viene impegnato il contributo per finanziare un altro progetto, cioè la sistemazione delle rotatorie di via Mussino, via Migliarone e via San Gillio (delibera n. 258 del 23 dicembre 2008).

I lavori in Piazza Vittorio Veneto, assegnati all’Impresa Godino scavi S.r.l., hanno inizio nel gennaio 2009 e vengono ultimati nell’ottobre 2010; quando però il Comune richiede la rendicontazione dello stanziamento alla Provincia, questa comunica l’impossibilità di riconoscere l’erogazione della somma concessa, dal momento che l’amministrazione comunale non ha istituito apposito capitolo di spesa destinandola su altra opera. In sostanza, il Comune ha finanziato i lavori in Piazza Vittorio Veneto con fondi propri, pensando poi di impiegare i 240.000 euro in un altro progetto, senza fare i conti con la Provincia e con le regole della contabilità. Andreotti, oltre a essere Sindaco, era anche Assessore al Bilancio.
Negli anni successivi, il Comune ha nuovamente cercato di recuperare il finanziamento perduto dirottandolo sulla realizzazione della rotatoria di via Grange Palmero-SS24; tentativo risultato però vano.
In conclusione, a distanza di otto anni il Comune non è ancora riuscito a recuperare il contributo di 240.000 euro che era stato concesso nel dicembre del 2007. Sostenere, come hanno fatto gli amministratori, che i lavori della rotatoria di Piazza Vittorio Veneto sono stati finanziati con soldi del Comune, per motivi di urgenza, non è a nostro avviso una valida giustificazione, dal momento che sono passati otto mesi dall’approvazione del progetto esecutivo e l’apertura del cantiere.

Cronologia:
In data 28/12/2007 la Provincia di Torino concede un finanziamento di € 240.000,00.
In data 10/06/2008 viene approvata la bozza di Convenzione tra il Comune e la Provincia di Torino
In data 10/09/2008 viene firmata la Convenzione tra la Provincia di Torino ed il Comune di Alpignano.
In data 11/11/2008 viene approvato il Progetto Esecutivo, finanziandolo con fondi propri
In data 23/12/2008 vengono impegnati i € 240.000,00 per finanziare un altro progetto
In data 12/01/2009 viene aggiudicato in via definitiva l’appalto a Impresa Godino scavi S.r.l.
In data 13/07/2009 iniziano lavori
In data 21/10/2010 vengono ultimati i lavori
In data 17/02/2011 viene approvato lo Stato Finale e il Certificato di Regolare Esecuzione dei lavori.

Che sia per leggerezza, negligenza o irresponsabilità, la perdita di un così prezioso contributo è indice di un comportamento inaccettabile dell’amministrazione comunale.

Per chiudere, invece del link alle belle iniziative, facciamo GLI AUGURI A TUTTI I PAPA', che in pochi anni hanno dovuto rielaborare l'identità che la tradizione ha sempre loro attribuito, affinché questo augurio sia di essere sempre e comunque, per i figli e per tutti, un riferimento positivo.

6 commenti:

  1. Io invece vi chiederei di informarvi a fondo sul problema del EX Casrello della Consolata sento che qualche cosa non va!!

    RispondiElimina
  2. come no, siamo molto informati sulla questione, e per quanto divulgabile lo faremo presto, molto presto ... il nostro archivio è ricchissimo, i fatti e misfatti sono tantissimi

    RispondiElimina
  3. Ho letto l'articolo perchè mi è stato segnalato, una volta letto non posso non rispondere.
    Anche perchè delle due l'una: o chi l'ha scritto capisce poco o nulla di Pubblica Amministrazione o è in malafede nell'indicare il colpevole.
    Con pazienza e spirito di servizio (anche se brevemente) partiamo dalla prima ipotesi: il Testo Unico Enti Locali ha ormai 15 anni ed è tassativo in materia. Agli Organi di governo (in questo caso Sindaco ed Assessori) spettano poteri di indirizzo e controllo politico-amministrativo; la gestione tecnico-amministrativa spetta alla cosiddetta “struttura”(Direttore Generale e Direttori d'area nel nostro caso). Il Segretario Generale sovrintende e verifica la congruità degli atti rispetto alla normativa di legge. La separazione è/deve essere netta e tassativa.
    La legge succitata la 267 del 2000 è stata emanata proprio a tale scopo, in discontinuità col passato dove l'azione amministrativa era troppo, diciamo così, promiscua.
    Seconda ipotesi: leggendo con più obiettività gli atti salta agli occhi che il problema si pone oltre sei mesi dopo lo scioglimento del CC (21/1/2011) e l'arrivo del Commissario Prefettizio.
    Riassumendo: sicuramente l'ottenimento del Contributo dalla Provincia è farina del mio sacco e quasi altrettanto sicuramente, nonostante il problema riscontrato, se la legislatura avesse finito il suo corso normale il Contributo sarebbe nelle casse del Nostro Comune. Se così non è stato rivolgersi a
    chi era ed è tuttora in carica ( ma a questo punto magari la polemica non interessa più).
    A me invece interesserebbe molto conoscere di persona l'estensore dell'articolo sia per dirgli in modo più “diretto” e “riservato” cosa penso di lui e/o lei sia perché per leggerezza, presunzione o irresponsabilità fa fare brutta figura ad Alpignano Sicura che certamente ha al proprio interno anche delle persone perbene.

    Cordialmente

    Sergio Andreotti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gentilissimo Sergio, intanto ho apprezzato i toni del tuo intervento dal quale traspare il dissenso a quanto è stato riportato sul nostro blog, senza scadere nella sterile polemica. Cercherò di essere altrettanto corretto nell'esprimere alcuni concetti. Intanto vorrei dirti che spesso i processi dicotomici sono azzardati, potrebbe anche esserci una terza possibilità alle due che proponi. Come dici tu agli organi di governo aspettano i compiti di indirizzo politico, amministrativo. Allora faccio una domanda politica ed una amministrativa. Perché una giunta approva un progetto esecutivo decidendo di finanziare l'opera totalmente con fondi propri anche quando ha già per la stessa un finanziamento della provincia a disposizione? La giunta mi pare abbia fatto una scelta di indirizzo sia politico che amministrativo. Poi se la delibera prevedeva qualcosa di diverso sarei curioso di saperlo, ma le carte non dicono questo a meno che ci sia da sapere qualcosa che i documenti non dicono. La seconda ipotesi non la prendo nemmeno in considerazione perché per quanto è a mia conoscenza, nulla in questo blog o in altre sedi è mai stato fatto in malafede. Preferisco che alpignano sicura passi per ignorante che in malafede. Ti faccio ancora qualche domanda. È vero o no che il contributo è stato perso e che la città ha così impegnato somme che avrebbe potuto spendere in altro modo? Se la responsabilità non è della giunta che tu presiedevi, mi diresti perfavore di chi è la responsabilità? Perché sai qual'è il problema? Che la gente ne ha le scatole piene di leggerezze che tutta la cittadinanza deve poi in un modo nell'altro pagare in mancanza di servizi, opere non compiute, aumento di tasse, disservizi, problemi nella gestione sul territorio (piscina, tocla, brossa, movicentro, ed altro ancora insegnano) SENZA CHE CI SIA MAI UN RESPONSABILE A CUI CHIEDERE CONTO PERCHÉ TANTO POI PANTALONE IN UN MODO O NELL'ALTRO PAGA. Ti ringrazio per il tempo dedicato, soorattutto se vorrai rispondere alle mie domande, volendoti rassicurare che in Alpignano SIcura, ci possono essere persone che magari possono anche scivolare in qualche errore, ma nel caso se ne accorgano sanno anche chiedere scusa, possono anche essere ignoranti in materia ma sono pronte anche ad imparare se qualcuno ha la pazienza di insegnare, sicuramente sono persone per bene e se hanno dato una impressione di malafede è solo per eccesso di zelo.
      GIANNI BRIGNOLO

      Elimina
  4. caro Sergio,
    sono io che mi occupo del blog, e sono solita riportare gli avvenimenti solo in seguito a un'accurata analisi dei fatti e dei documenti, non certo per sparate in malafede o tanto meno per accusare qualcuno in modo gratuito. Ci sono gli atti e le date dicono tante cose che la 267 non dice. E quando voi avete chiuso il vostro mandato l'opera era già finita.
    Quello che a noi interessa dimostrare non è tanto la corrispondenza delle competenze agli obblighi di legge (tanto sappiamo benissimo come funziona la comunicazione politica: se una cosa è fatta bene è merito del politico, se è fatta male è colpa del tecnico), ma la difficoltà con cui vengono prese le decisioni e poi portati a compimento i processi. Crediamo sia giusto spiegare ai cittadini che cosa si stia facendo e perché. Molti di noi hanno avuto o hanno a che fare con la pubblica amministrazione, anche direttamente, e quindi sappiamo che gestire un'amministrazione è davvero un impegno enorme e i potenziali inciampi si trovano in ogni passaggio. Però bisogna essere molto onesti e trasparenti e spiegare come mai a volte si imboccano strade tortuose e apparentemente improduttive, perché se no poi ognuno pensa ciò che è nella sua natura. E questo è compito del politico, non del tecnico.

    Per dimostrarti che non abbiamo pregiudizi, e vogliamo solo chiarimenti, faccio una proposta: posso tranquillamente pubblicare una tua lettera aperta come ex-sindaco, in cui spieghi perché avete dirottato gli stanziamenti su altro, e magari, se ti va, anche perché non avete firmato la convenzione con RFI a occhi chiusi, una volta ricevuto l’esecutivo.

    RispondiElimina
  5. Per superare ogni malinteso vi faccio una proposta spero onesta e trasparente. Organizzate/iamo degli incontri/serate a tema con il numero e la quantità e qualità delle persone che ritenete utile e produttivo. Così l'approfondimento sarà più completo ed esaustivo. In attesa di stabilire modi e tempi, ancora cordiali saluti. Sergio

    RispondiElimina