domenica 21 giugno 2015

FAVOREVOLE O NON FAVOREVOLE, QUESTO È IL DILEMMA



La settimana scorsa abbiamo toccato alcuni argomenti particolarmente importanti, che derivano dall’ultimo Consiglio Comunale svoltosi lo scorso 11 giugno. Molti di queste scelte effettuate avranno ripercussioni future significative, e le analizzeremo ancora nelle prossime settimane.
Su uno in particolare ci vorremmo soffermare, per le diverse implicazioni che ha, che mettono in luce molto bene le contraddizioni della politica, quando gli interessi locali prevalgono sulle visioni globali, proprie delle linee di indirizzo di un partito o di un movimento politico.
Facciamo un breve riassunto della vicenda, perché è molto interessante verificare il cambiamento del punto di vista.
Un costruttore, proprietario della Tecnocross, dopo aver ottenuto l’approvazione di un Pec perla costruzione di un complesso di te piani fuori terra e un piano mansardato non abitabile, ha cambiato idea e ha presentato la proposta per una nuova convezione, che prevede esattamente il doppio della cubatura: sei piani fuori terra più un piano di mansarde abitabili. Sette piani.
Questo frutterebbe al comune un bel po’ di cose, oltre che soldi cash: 
  • la realizzazione parziale della rotatoria su via  Rossini/via Cavour/via Migliarone (peraltro già inserita nel piano triennale oopp), per un valore economico pari a € 156.910,00;
  • la realizzazione di un parco giochi per bambini, con annesso impianto d'irrigazione, sull'area libera del lotto, per un valore economico complessivo di € 24.590,00;
  • il pagamento di € 167.081,40;
  • il pagamento di € 216.889,56, per oneri di urbanizzazione, oltre al contributo sul costo di costruzione. 
Ma dato che effettivamente sette piani sono davvero tanti, soprattutto se manca un progetto architettonico capace di dialogare con il sito, che presenta comunque una sua eterogeneità, anche la più sfacciata delle giunte non può dare seguito a questo pericoloso precedente. 
Quindi si trova il compromesso, di proporre una convenzione che rilancia quattro piani fuori terra, con piano mansardato abitabile, con in cambio la realizzazione comunque delle opere previste. 
Sempre che la proprietà accetti. 
Quello che desideravamo far notare la settimana scorsa era che da un lato “bruciamo” 800.000 euro per la rinegoziazione dei mutui, e poi dobbiamo rimediare e far cassa con queste operazioni, che non hanno nessun orizzonte politico se non quello di accrescere l’ammontare delle risorse da spendere in nuove opere pubbliche. Ma queste opere ci servono veramente? 
Noi abbiamo proposto piuttosto altre opere di pubblica utilità: se rotatoria deve essere, ad esempio, meglio recuperare quella a servizio delle viabilità per il Belvedere, che il nuovo famigerato accordo con Rfi ci ha costretti a stralciare per la mancanza di risorse; oppure percorsi protetti per le scuole. 
Ma tanto com’è consuetudine le discussioni non avvengono in Consiglio ma nelle riunioni di maggioranza, in cui si decreta già che posizione tenere, indipendentemente da quanto siano bravi i membri di opposizione a mettere in discussione le scelte. 
E dato che la maggioranza aveva già stabilito di votare favorevolmente alla deroga, seppur con qualche ritocco, poteva quanto meno rivedere il programma delle compensazioni. 
Un dubbio però non riesce a darci pace: anche se su scala minore, i sostenitori di questo provvedimento (che, ricordiamo, sono dichiaratamente NOTAV), ci stanno dicendo che è possibile usare il territorio come merce di scambio per ottenere denaro dai privati. Quindi potremmo aspettarci che gli stessi, qualora venissero a proporre opere di compensazione per la Tav, potrebbero adottare a livello locale due pesi e due misure. Perché la logica è la medesima: le questioni di principio, davanti a un bel gruzzolo, possono essere tranquillamente essere messe da parte, in nome della PUBBLICA UTILITÀ.
Che non ci vengano poi a fare lezioni di vita… 


E ora le belle iniziative: Alpignano SiCura ha iniziato a trovarsi nelle piazze, per discutere dei problemi della città. Dopo Piazza Caduti e Piazza Robotti, lunedì 22 sarà Piazza Berlinguer ad accogliere gli attivisti del gruppo. UNO DEI PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO INTERESSA MOLTO GLI ABITANTI DELLA ZONA: LA CHIUSURA, DA SETTEMBRE 2015, DELLA SCUOLA GRAMSCI. DOVE SARANNO RICOLLOCATI GLI ALLIEVI?
Vi aspettiamo, dalle ore 21. In piazza, come ai vecchi tempi.

11 commenti:

  1. Ma alla domanda, dove saranno ricollocati i ragazzi della Gramsci, non avrebbe dovuto rispondere chi ha deciso di chiudere la scuola?

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  2. Bello spot elettorale usare l'argomento scuola, mi sembra che sia da diversi giorni che un gruppo di genitori ed un'associazione di Alpignano segua la cosa voi dov'eravate? Avete intenzione di collaborare con le associazioni o sfruttarle come tentano di fare già da un po' gli altri partiti?

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    1. gentile anonimo, non abbiamo intenzione di sfruttarle. Grazie dell'intervento chiarificatorio.

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  3. Ma la Gramsci adesso che verrà chiusa che fine farà ? verrà smantellata ? verrà ristrutturata ? verrà abbandonata a se stessa ? oppure verrà venduta a qualche costruttore per poi essere sostituita con un a bella palazzina che alla comunità non serve a nulla ?
    Il sindaco si rende conto che quella parte di città viene tagliata completamente fuori che con la viabilità che c’è in Alpignano portare i figli a scuola e arrivare al lavoro in tempo sarà molto complicato, beh a questo c’è una soluzione facciamo tutti domanda di assunzione in Comune

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  4. abbiamo chiesto all'amministrazione di fornirci i documenti e le perizie in base alle quali è stato stabilito che la scuola presenta livelli di rischio tali da comportarne la possibile chiusura.
    Abbiamo anche chiesto un Consiglio Comunale aperto per avere delucidazioni in merito al futuro delle classi eventualmente smistate.
    Se l'amministrazione non dovesse risposndere, abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti i cittadini per decidere il da farsi.

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    1. Grazie per la risposta. Radio Alpignano dice che qualche settimana prima della famosa delibera l'amministrazione ha cambiato sul piano regolatore l'uso di quell'area. Se fosse vero la risposta è sta nel cambio d'uso che porterebbe un pò di soldini con gli oneri di urbanizzazione, speriamo che mi sbaglio e che la voce sia infondata.
      Grazie per l'attenzion

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    2. Grazie, spero che il vostro intervento permetta per lo meno di chiarire i motivi, poi si vedrà. Da privato cittadino per ora non ho ricevuto alcun chiarimento.

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  5. grazie anche per queste informazioni importanti e puntuali. Avrei solo evitato, nelle ultime righe, il riferimento al movimento NOTAV che trovo fuori luogo. Il mondo è pieno di falsi profeti, di Giuda, di opportunisti e sfruttatori che trovano più facile arrivare ai loro scopi con la giusta bandiera in mano: non perché uno che si dichiara, è.
    Io sono abituato a valutare dalle azioni piuttosto che dalle dichiarazioni.
    Armando F.

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    1. ciao Armando, lo trovi fuori luogo perché sono due temi completamente diversi o perché ti sembra una strumentalizzazione?
      Ci sembrava solo corretto stabilire che vi possono essere questioni di principio inbase alle quali vanno fatte scelte a priori. Noi ricordiamo perfettamente che l'amministrazione si dichiara contraria a operazioni di speculazione edilizia, e questa concessione, anche se non si può dire che esaudisca i desideri del promotore, mantiene alcune caratteristiche legate a un maggiore sfruttamento fondiario. E poi io vorrei comunque vedere il progetto, perché anche la qualità architettonica ha un suo valore nella costruzione della città.
      Ti ringrazio per i tuoi interventi, che apprezzo sempre.

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  6. Tamara, sono perfettamente d'accordo con quanto esplicitato nel posto e con questa tua risposta, in particolare con l’affermazione <>.
    Ribadisco solo che tutti sappiamo quanta strumentalizzazione, quanto opportunismo ci sia in tante situazioni, in tante prese di posizione e in tante persone….
    Se la correttezza (la sincerità) e tutte le altre doti si potessero dare per scontate, “le questioni di principio” (aggiungerei il bene comune, la cosa giusta) nelle decisioni prese sarebbero una naturale conseguenza; rimarrebbe solo l’errore di valutazione -umano e quindi comprensibile e in quanto tale non condannabile-.
    Credo che i “sostenitori” del progetto oggetto del post possano essere confinati in un’area opposta per cui associarli ad un movimento -NoTAV- che finora non può essere accusato di deviazioni di sorta mi è parso almeno superficiale e fuorviante.
    Una domanda: oltre alle facili dichiarazioni, quali sono state le loro azioni concrete?
    Risposta: nessuna. Possiamo quindi fare affidamento sulla profonda convinzione di quanto viene fatto apparire?

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  7. Tamara, sono perfettamente d'accordo con quanto esplicitato nel post e con questa tua risposta, in particolare con l’affermazione ""vi possono essere (io direi: ci sono) questioni di principio in base alle quali vanno fatte scelte a priori."".
    Ribadisco solo che tutti sappiamo quanta strumentalizzazione, quanto opportunismo ci sia in tante situazioni, in tante prese di posizione e in tante persone….
    Se la correttezza (la sincerità) e tutte le altre doti si potessero dare per scontate, “le questioni di principio” (aggiungerei il bene comune, la cosa giusta) nelle decisioni prese sarebbero una naturale conseguenza; rimarrebbe solo l’errore di valutazione -umano e quindi comprensibile e in quanto tale non condannabile-. Credo che i “sostenitori” del progetto oggetto del post possano essere confinati in un’area opposta per cui associarli ad un movimento -NoTAV- che finora non può essere accusato di deviazioni di sorta mi è parso almeno superficiale e fuorviante.
    Una domanda: oltre alle facili dichiarazioni, quali sono state le loro azioni concrete?
    Risposta: nessuna. Possiamo quindi fare affidamento sulla profonda convinzione di quanto viene fatto apparire?

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