martedì 18 aprile 2017

Il nostro primo bilancio

Il 31 marzo, al Movicentro, si è svolto un Consiglio Comunale speciale, quello che ha portato all’approvazione del nostro primo bilancio. Il bilancio è la somma di entrate e uscite previste per un anno intero di attività comunali, e proprio per questo la sua genesi è piuttosto complessa. Alla base dell’articolato documento che abbiamo presentato e discusso durante il Consiglio (che è cominciato alle 18 e si è concluso alle 2 del mattino del primo aprile!) c’è stato un importante lavoro di squadra: ciascun assessore, di concerto con i tecnici comunali, ha composto il bilancio della propria area cercando di dar risposta alle esigenze minimali di ogni settore. Da questa fase è uscito un prospetto in cui le uscite superavano le entrate di ben 760.000€. Siccome, però, entrate e uscite devono pareggiarsi, è stato fondamentale il successivo lavoro di allineamento e rimodulazione delle spese, nel quale ci siamo ispirati a due principi: evitare di tagliare i servizi continuando ad investire sulla qualità degli stessi.

Quelli che vi presentiamo oggi sono alcuni dei principali snodi del nostro bilancio.

LE ENTRATE. Quello che abbiamo approvato è un bilancio votato alla prudenza: abbiamo preferito preventivare entrate realistiche, se non lievemente al ribasso (per esempio si è ipotizzato un’entrata pari a 200.000€ di oneri di urbanizzazione, ma già a marzo risultano incassati circa 130.000€): questo per poter magari ritrovarci ad avere qualcosa in più piuttosto che qualcosa in meno, evitando così di incorrere in brutte sorprese nel corso dell’anno.
Riguardo le entrate non sono state previste variazioni. Non abbiamo infatti voluto incidere sui costi dei servizi a domanda individuale, mantenendo invariate sia le tariffe sia le esenzioni ISEE per le persone in difficoltà. Non è stata toccata nemmeno la tassa dell’IRPEF, in quanto le quote non sono più modificabili dal 2013.

Ma veniamo a quelle che sono le scelte importanti e molto discusse di questo bilancio: Il mutuo per la ristrutturazione della scuola Gramsci e l’eliminazione del contributo al nido.

IL MUTUO GRAMSCI. Analizzando la struttura e verificando la documentazione abbiamo ritenuto più opportuno ristrutturare la scuola Gramsci piuttosto che costruirne una nuova, che avrebbe comportato un grosso costo sul bilancio dell’ente e lunghissimi tempi di realizzazione. I bambini hanno diritto nel più breve tempo possibile di riappropriarsi della loro scuola, vivere in un ambiente sereno e disteso e godere degli anni più spensierati in locali adeguati.
La ristrutturazione coinvolgerà tutto l'edificio, con la rimozione totale del cemento amianto delle pareti. I lavori saranno suddivisi in due lotti da un anno ciascuno, con un mutuo totale pari a 1.000.000 di euro; abbiamo richiesto per ora solo la quota relativa al primo anno di lavori (500.000 €) perché durante quest’anno la partecipazione a bandi in ambito di edilizia scolastica, così come i frutti del piano di alienazione di alcuni immobili comunali (anch’esso approvato il 31 marzo), potrebbero portare maggiori entrate non previste nel bilancio, permettendoci di chiedere la seconda tranche del mutuo in misura ridotta.
Immaginiamo però di dover richiedere l’intero ammontare: la rata del mutuo da 1.000.000 di € con scadenza a 25 anni è pari a 57.000 € annuo che paragonati con i 72.000 € che ogni anno l’amministrazione spende per il pagamento dei pulmini Gramsci con tutte le difficoltà che ne conseguono a livello di mobilità sostenibile danno chiara evidenza di come questo nuovo indebitamento non comporterà alcun problema sulle risorse dell’ente. Anzi, il tasso di indebitamento complessivo del Comune, attualmente al 3%, nonostante il nuovo indebitamento scenderà al 2,89%; ciò per effetto delle rate che il Comune paga nel corso dell’anno relative ad altri mutui ancora in essere (piscina, palazzetto dello sport, Movicentro, ecc ci costano ancora complessivamente circa € 330.000 all’anno).

L’ASILO NIDO. Attualmente l’asilo nido è gestito dalla cooperativa che nel 2014 ha vinto il relativo bando. Il periodo di assegnazione attuale scadrà nel mese di luglio 2017. Proprio la scadenza del bando ci ha permesso alcune importanti riflessioni.
Sulla base delle condizioni previste dal bando 2014-2017, per la gestione del nido il Comune di Alpignano spende ogni anno 130.000 € come contributi alle rette delle 38 famiglie che usufruiscono del servizio (e che continueranno comunque a percepire la quota fino al 31 luglio). Tale cifra ci è sembrata sproporzionata se paragonata, ad esempio, a quanto investito ad esempio per i contributi per gli affitti delle famiglie più in difficoltà (27.000 € per 68 famiglie) o per i progetti di reinserimento lavorativo (17.000 €).
Desideriamo che il nuovo bando (nel quale saranno comunque previste agevolazioni sulla base del reddito per un totale di 15.000 €) da un lato risponda meglio alle nuove situazioni lavorative dei giovani genitori (su tutte una maggiore flessibilità oraria) e dall’altro vada incontro al nuovo gestore del servizio: sarà infatti l’amministrazione a provvedere al pagamento delle utenze, cercando così di abbattere i costi affrontati della cooperativa e di conseguenza le rette.
Parallelamente, ci siamo attivati per allargare la scuola dell’infanzia adiacente: vorremmo dotarla, con il benestare della Regione Piemonte, di una nuova “classe primavera”, cioè una classe che accolga i bambini in età compresa fra i 24 e i 36 mesi. Questo costituirà un gran risparmio da parte delle famiglie che avranno come spesa solamente la refezione scolastica, sempre parametrata all’ISEE. Davvero un gran risparmio se si pensa che attualmente la cifra massima per bambino per il nido ammonta a circa 550 € mensili mentre la cifra massima per pasto è pari a 5,10 € al giorno  (circa 100 € al mese).

LA TASSA SUI RIFIUTI. Capitolo a parte merita il piano finanziario della raccolta rifiuti. Grazie al grande lavoro che il nostro consigliere Cipriano porta avanti tempo, fatto di controlli, verifiche e comparazioni con gli altri comuni serviti da Cidiu SpA, siamo riusciti ad ottenere un risparmio di 132.000 € una tantum e di altrettanto denaro anche su base annua rispetto al passato. Abbiamo voluto che il primo risultato di questo grande lavoro (che continua tutt’ora, poiché siamo convinti che esistano ulteriori margini di miglioramento) andasse ad abbattere i costi per le attività produttive (commerciali, industriali ed artigianali) del 22%, mantenendo pressoché invariato il costo per le famiglie. Questo per sanare in parte la disparità per cui le famiglie alpignanesi (oltre 7000) pagavano il 35% del totale della TARI, mentre il 65% era in capo a poco più di 700 utenze non domestiche: siamo convinti che il taglio della TARI per questi contribuenti farà rifiatare l’economia del territorio, attirando nuovi investimenti e quindi creando lavoro. Fino ad oggi infatti molti commercianti preferivano spostarsi nei comuni vicini, dove potevano pagare meno in termini di tasse.

LA SPENDING REVIEW. Ed ecco per concludere alcuni esempi di sana gestione, piccole attenzioni che in questi mesi ci hanno permesso di ridurre alcuni sprechi e di migliorare la qualità dei servizi comunali:
  • ·    Il cambio d’ora dei consigli comunali ha comportato un risparmio di 18.000 € annui (ne abbiamo parlato qui).
  • ·      Abbiamo ripensato gli eventi e le attività culturali: per esempio, l'organizzazione del carnevale (per cui abbiamo previsto una spesa di 7.500 €), ha comportato un effettivo esborso pari a 5.000,00€ (si consideri che il carnevale della precedente amministrazione aveva previsto un esborso pari a 9.500€) effettuando un intrattenimento di livello ma soprattutto coinvolgendo gli alpignanesi, nostro obiettivo principale. E' stata costituita un'area comunale dedicata alla Cultura con sede il Movicentro.
  • ·         Dopo alcuni anni il Comune è tornato a finanziare i progetti scolastici – e lo ha fatto fin dall’inizio dell’anno scolastico. Lo rifaremo anche quest’anno con un contributo di 10.000 € per i progetti scolastici e 6.000 € per il funzionamento, di cui usufruiranno i 1200 bimbi frequentanti le nostre scuole. Inoltre, continueremo con la fitta collaborazione con l’istituto comprensivo, che in questi mesi ha portato all’organizzazione di laboratori, eventi e conferenze con protagonisti i ragazzi.
  • ·       Continueremo a investire sui parchi come già fatto in occasione della ristrutturazione delle aree gioco di via Baracca e viale Kennedy.
  • ·        È stato istituito un nuovo capitolo di bilancio di 4.000 € dedicato ai giovani, con progetti già in corso d’attuazione, come la consulta giovanile e “Young in Tour”.


Obiettivo dell’amministrazione Oliva sarà quello di investire sulla qualità adoperandosi nel gestire in maniera efficace ed efficiente le risorse.

Impegno del Sindaco e degli assessori sarà assolvere alla funzione preposta con disciplina ed onore così come recita l’articolo 54 della Costituzione Italiana perché grande è la responsabilità che sentiamo nei confronti dei cittadini e della nostra città. 

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