martedì 6 giugno 2017

Verità per il nido di Alpignano

L'asilo nido Don Minzoni di via Baracca

Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi 
(Giovanni, 8, 32)

Ieri sera durante il consiglio comunale abbiamo accolto con piacere la mozione presentata dal gruppo Movimento Cinque Stelle nella quale si invitava l'amministrazione ad esporre lo striscione giallo che ormai da più di un anno campeggia sulle facciate di molte istituzioni e che chiede verità sulla morte del giovane ricercatore italiano Giulio Regeni. Nel farlo, noi come tutte le forze politiche di minoranza, abbiamo voluto sottolineare come la ricerca della verità rappresenti una meta a cui tendere al di là di ogni schieramento politico.

Per questo, sempre nell'ultimo consiglio comunale, abbiamo deliberato l'istituzione di una commissione di inchiesta per far luce una volta per tutte sulla controversa questione della convenzione RFI di cui abbiamo più volte parlato in questo blog. E per questo desideriamo oggi fare chiarezza anche su alcuni punti di un'altra vicenda che sta scuotendo l'opinione pubblica da alcune settimane: le linee politiche dell'attuale maggioranza in relazione alla gestione dell'Asilo Nido Don Minzoni.

Abbiamo deciso di farlo proprio per tentare di far ripartire il dibattito che si è creato (e che naturalmente si sviluppa nel momento in cui una nuova maggioranza decide di ridiscutere lo status quo) da alcune semplici verità; verità che purtroppo da più parti si è cercato di mettere in discussione e di distorcere, e che invece sono fondamentali se si desidera comprendere appieno quanto sta succedendo e le scelte che sono state fatte. Ecco quindi che oggi vi presentiamo...

5 COSE CHE FORSE NON SAPEVATE SULL’ASILO NIDO “DON MINZONI”

1. Il nido è un servizio comunale ma è gestito da privati. Come è possibile? L’edificio del nido Don Minzoni è di proprietà comunale, e la gestione delle iscrizioni spetta al Comune; tuttavia ormai da alcuni anni il servizio è affidato a enti esterni, che ne gestiscono il personale. L’affidamento della gestione ha una durata prestabilita (3 anni), al termine della quale il comune emette un bando per una nuova assegnazione.

2. Il nido riapre a settembre (e le iscrizioni sono già aperte). I termini dello scorso bando fissavano il termine della gestione al 31 luglio 2017. Gli uffici comunali stanno scrivendo il nuovo bando con il quale si individuerà il gestore della struttura per i prossimi tre anni, a partire dall’inizio dell’anno scolastico 2017/2018. Il nido, quindi, non chiuderà – e non chiuderebbe nemmeno se al bando non dovesse presentarsi nessuno: in tal caso, infatti, è prevista la proroga dell’assegnazione all’attuale gestore. 

3. Il nuovo bando prevedrà un contributo per le famiglie. Se prima veniva stanziato un contributo generalizzato (*) per tutti gli utenti del nido, con il nuovo bando saremo in grado di individuare e intervenire sulle situazioni di difficoltà. Ciò sarà possibile grazie ai parametri ISEE e alla collaborazione con il Cissa (Centro Intercomunale per i Servizi Socio-Assistenziali, presieduto proprio dal sindaco Oliva), che erogherà contributi per 60.000 euro. 

4. Il nuovo bando prevedrà un contributo per la gestione. Ulteriori 37.000 euro sono previsti per coprire le spese di affitto e le utenze, che prima erano interamente in capo al gestore. Questo permetterà al futuro gestore di praticare prezzi più bassi, a vantaggio delle famiglie. In totale, quindi, il contributo comunale per l’asilo nido sarà di 97.000 euro.

5. Il servizio verrà ampliato per accogliere bambini dai 3 mesi. Fino ad oggi il nido di Alpignano ospitava bambini dai 12 ai 36 mesi: il nuovo bando, invece, aprirà le porte anche ai neonati a partire dai 3 mesi di vita, venendo incontro alle reali necessità delle famiglie. Inoltre, siamo in attesa del via libera da parte della Regione Piemonte per l’istituzione della cosiddetta “classe primavera”, una sezione che accoglierà i bambini dai 24 mesi direttamente nella scuola materna. Perciò, dai 24 mesi non ci si iscriverà più al nido, ma alle materne, con conseguente risparmio dell’intera quota (le materne, infatti, non prevedono il pagamento di una retta).

Questa è la verità che noi conosciamo, e da questa vorremmo che si partisse per impostare un confronto e un dibattito basato sui fatti.


(*) A chiarimento di questo punto: con contributo "generalizzato" (prima avevamo scritto, meno precisamente, "indiscriminato") ci riferiamo a due fatti principali: 1. Il contributo alle famiglie non era una riduzione ma un vero e proprio finanziamento diretto, versato direttamente sui conti delle stesse. 2. Un contributo pari a 1/4 della retta era previsto sulla base della sola residenza, a prescindere dal reddito.

2 commenti:

  1. ..per chiarezza di dati occorre inserire l'ammontare del precedente contributo comunale (complessivo e per anno) in modo da verificare la precedente erogazione con quella attuale

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  2. Se vuole paragonare il contributo alle utenze del Comune di Alpignano con gli anni precedenti, ecco i dati che le servono:
    2016: costo complessivo utenze € 141.058,75 di cui € 126.418,60 (3.611,96 x 35 bambini iscritti) a carico dell'ente. Ulteriori € 12.428,89 per spese di personale indiretto.
    2015: costo complessivo utenze € 162.717,45 di cui € 148.077,3 (4.230,78 x 35 bambini iscritti) a carico dell'ente. Ulteriori € 12.362,74 per spese di personale indiretto.
    2014: costo complessivo utenze € 212.971,00 di cui € 198.330,50 (3966,61 x 50 bambini iscritti) a carico dell'ente. Ulteriori € 7.900,96 per spese di personale indiretto.

    Prima del 2014 non si andava a bando e la gestione del servizio (e quindi i costi) erano totalmente del comune, inoltre va calcolata un'affluenza più massiccia. Quindi abbiamo, ad esempio, nel 2013, spese complessive per € 680.532,84 per 88 bambini iscritti.

    Con il nuovo bando, ricapitolando, avremo invece un contributo a carico del comune pari a € 37.000 a copertura utenze e affitti + 60.000 per sostegno alle situazioni di difficoltà familiare, per un totale (considerando costanti i 35 iscritti degli ultimi due anni - ma il trend è in discesa) di € 2.771,43 annui di contributo per ogni bambino iscritto.

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