martedì 4 febbraio 2020

30 gennaio 2020: davanti ai cittadini!


 
Opificio Cruto: iniziano i lavori della serata

Il gruppo di lavoro stretto intorno al “progetto in comune” ha iniziato, subito dopo i turbolenti giorni che vanno dall’11 dicembre, data del ritiro delle deleghe a Brignolo e Del Bel Belluz, al 23 dicembre, data in cui si sono dimessi 7 consiglieri di maggioranza, a interrogarsi su come proseguire nel cammino e su come porre freno alle dichiarazioni molto scorrette rilasciate da uno scatenato ex primo cittadino e dall’ex presidente del consiglio.
Le pesanti provocazioni, fatte circolare sui media per giustificare una decisione assurda, destabilizzante e improvvisa da parte del sindaco, insieme a una giusta preoccupazione dei cittadini consapevoli delle tante le attività in corso, hanno fatto apparire fondamentale la necessità di ribadire le motivazioni delle dimissioni e di ristabilire la centralità del progetto e di chi lo ha sostenuto e animato.
Per la prima volta nella storia recente di questa città, i cittadini hanno finalmente visto convergere gli sforzi di esponenti politici e uffici comunali, in una stessa direzione di buona amministrazione e di etica lavorativa. Per questo molti alpignanesi si sono giustamente preoccupati, e anche stupiti, per la mancanza di lungimiranza delle azioni del sindaco, che ha mandato a monte un progetto senza riuscire ad argomentare in modo logico e coerente. Ma per molti è stato comunque difficile accogliere la decisione dei consiglieri, pur comprendendo  che una tale reazione dovesse avere profonde ragioni politiche e non fosse solo un capriccio di consiglieri indispettiti.
Era quindi necessario spiegare come mai un gruppo politico stacca la spina, senza che fossero emersi scandali o gravi illeciti o altre motivazioni sensazionalistiche. Era necessario ribadire che i problemi c’erano da qualche tempo, e si stava tentando di andare avanti con spirito di sacrificio e responsabilità; ma l’allontanamento dei due assessori, un grave segno di sfida, ha fatto saltare il coperchio.
La domanda che tutti si sono posti è stata: ma quali erano i problemi?
La scelta di come rispondere in realtà era già intrinseca al progetto, che aveva come suo elemento fondante il confronto aperto coi cittadini. E quindi ritrovarsi vis a vis, dopo tanto tempo che questa modalità non veniva più adottata, con la città, è stata la caratteristica che ha fatto nascere spontaneamente il bisogno di confrontarsi direttamente con i cittadini, organizzando un incontro pubblico e mettendosi in gioco in prima persona. Ci siamo presentati alla città, per raccontare come sono andare veramente le cose, e per ribadire che il nostro progetto stava deviando dal suo percorso originario, e non è più stato possibile ricondurlo sui binari.
Nella serata pubblica del 30 gennaio abbiamo chiarito la posizione dei consiglieri, che hanno potuto spiegare che cosa rappresenta il progetto votato nel 2016, e confermare che a un certo punto le cose sono andate storte perché il sindaco, espresso dal gruppo politico per rappresentarlo, ha smesso di aderire a questo progetto. A una presa di posizione politica di Oliva, sono seguite azioni politiche dirette da parte dell’organo fondamentale di un comune, ovvero i consiglieri, ai quali è parso chiaro che i presupposti costitutivi del patto politico stretto intorno al progetto non erano più rispettati.
Affronteremo uno a uno in successivi comunicati tutti i vari temi toccati, poiché ciascuno richiede un approfondimento, e inizieremo proprio esaminando i principali aspetti politici del nostro progetto e gli atti determinanti l’epilogo.
La serata è stata anche occasione per riscattare le due figure degli assessori “licenziati”, associati a due temi fortemente caratterizzanti, quali il trasferimento dell’Asl e il recupero del Castello di Provana, e rispetto ai quali sono apparse pesanti insinuazioni. E anche su questi temi verranno predisposti specifici approfondimenti.
La serata è stata ampiamente partecipata, segno di un grande bisogno di sapere “perché” siano state prese decisioni così drastiche. E le domande sopraggiunte sono state tantissime e variegate.
Siamo davvero molto grati ai cittadini che sono intervenuti e che ci hanno stimolati, facendoci comprendere una volta di più quanto questo progetto, nato in seno ai due gruppi “Alpignano SiCura” e “SiAmo Alpignano”, stesse andando nella direzione giusta, e siamo orgogliosi di poter dire che noi continueremo a rappresentarlo e a portarne avanti le idee originarie.
Quello che si vede oggi sul territorio è l’esito di un processo avviato appena insediati, che aveva come obiettivo principale quello di rimettere in moto la macchina comunale, senza sprechi e con un bilancio congruente alle attività previste. Ed è soprattutto l’esito di un lavoro di squadra.
Dinanzi a chi oggi tenta opportunisticamente di raccoglierne i frutti, disconoscendo il lavoro di tutti, ora affermiamo che continueremo a proporre un modello di forza politica civica, ma con una visione più matura e con una maggiore preparazione e competenza, per dimostrare che cittadini onesti, motivati e intraprendenti possono amministrare con successo un paese, a patto che non venga mai a mancare la base politica condivisa, il rispetto e la riconoscenza, evitando protagonismi, abusi di potere e manipolazioni ricattatorie.

Nessun commento:

Posta un commento