sabato 15 febbraio 2020

In risposta alla petizione dell'arch. Bontà





Sta circolando da qualche giorno questa lettera, che diffonde pesanti insinuazioni sull’attività del Consiglio comunale, che ha approvato in seduta del 26 marzo 2019 (delibera n. 16) il progetto di variante generale del piano regolatore, lo strumento che detta le regole per la crescita urbana e che stabilisce i parametri normativi scaturiti dalle scelte politiche sulla visione di città. Quelle stesse scelte politiche che hanno inciso sulla conservazione del territorio agricolo e libero a favore di una maggiore densificazione urbana, principi che erano stati ampiamente illustrati già a partire dalla campagna elettorale e che quindi erano a conoscenza dei cittadini e degli operatori. Così come – questa lettera - sembra mettere in discussione l’attività della Regione Piemonte, che ha emanato la leggere regionale n. 16 del 2018, cosiddetta “sulla rigenerazione urbana”, che ha permesso - sempre al Consiglio comunale, nella seduta del 17 settembre 2019 (delibera n. 47) - di esprimere parere positivo sulla proposta progettuale della nuova costruzione citata nella lettera e conferendo mandato all’ufficio tecnico di procedere con il rilascio del permesso di costruire.
I suddetti passaggi sono peraltro già stati illustrati ampiamente al sig. Bontà da parte dell’ufficio tecnico, altro soggetto coinvolto, che sta attualmente istruendo la pratica per la concessione edilizia dell’immobile a cui il consiglio comunale ha legittimamente concesso la premialità avendo rispettato tutti i parametri richiesti dalla legge regionale.
Quindi anche l’ufficio tecnico comunale, l’urbanista e tutto il gruppo politico, insieme al consiglio comunale e alla regione, avrebbero tutti insieme concordato una misura speculativa per favorire interessi privati? Si sta affermando questo esattamente? Oppure abbiamo capito male?
p.s. se l’estensore come afferma desidera inviare un “ricorso alla Regione Piemonte”, il consiglio è di correggere “ad ok” con “ad hoc”. È un’espressione latina, non anglosassone

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