venerdì 7 febbraio 2020

PEBA e PRGC: due nostri regali per lo sviluppo della città

Foto da Luna Nuova di oggi
ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE. Si sono conclusi in questi giorni i lavori per la realizzazione del primo lotto del Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) lungo l'asse di via Garibaldi. Proprio oggi Luna Nuova ha pubblicato la testimonianza di una famiglia con una figlia disabile e di come la realizzazione di progetti come questo sia fondamentale per rendere più semplice la quotidianità di chi convive con una disabilità. 
La realizzazione del PEBA è certamente un'eredità positiva della nostra amministrazione. La sua realizzazione è stata resa possibile grazie all'ex assessore al welfare Gianni Brignolo, il quale più volte ebbe a dire come "la disabilità non è un problema lontano, ma ci riguarda tutti, in quanto tutti durante le nostre vite vi possiamo venire a contatto anche in prima persona". Brignolo è stato promotore durante il nostro mandato della realizzazione della Consulta delle Disabilità, la quale ha collaborato con gli uffici comunali per la stesura di un piano del PEBA che rispondesse alle reali esigenze dei nostri concittadini con problemi di mobilità.
Alla consulta e agli uffici comunali va dunque il nostro GRAZIE, ma anche ai consiglieri comunali, che hanno approvato il finanziamento per quest'opera a lungo attesa.

PIANO REGOLATORE. È sempre di questi giorni la notizia della pubblicazione definitiva del nostro nuovo piano regolatore, che ha superato anche l'ultimo scoglio in Giunta Regionale: "Dopo un lunghissimo lavoro di risistemazione del progetto ereditato dall’amministrazione precedente, durato due anni e mezzo, finalmente la Variante generale del piano regolatore di Alpignano ha avuto l’ok dalla Regione Piemonte", spiega l'ex assessore all'urbanistica Tamara Del Bel Belluz, in un post su Facebook.
Questo pesante lavoro di revisione, dovuto alle 64 pagine di osservazioni ricevute dalla regione, ha rimesso a posto le norme e reso congruente il piano con i suoi principi, sia rispetto al recupero del centro storico, per il quale mancavano gli strumenti operativi tecnici per gestire la perequazione urbanistica, sia rispetto al contenimento di uso del suolo, andando a operare scelte realmente strutturali e non solo di principio, nelle zone da salvaguardare: il Colgiansesco, la scuola Gramsci, il confine est a ridosso della mancata bretella Rfi, e altri piccoli contesti locali e di usi impropri. Tutto questo senza interferire con il potenziale sviluppo dell’area industriale e delle zone commerciali, che sono state invece oggetto di accurata integrazione di funzioni, per migliorarne la stratificazione e l’offerta.
I ringraziamenti dell'ex assessore vanno all’architetto Paola Bisio, della Regione, con la quale si sono svolti lunghi ma fondamentali confronti in Regione, all’architetto Maria Sorbo, apprezzatissima urbanista che ci ha permesso di risolvere rapidamente tutte le “magagne” ereditate, e all’architetto Franco Titonel, che ha individuato tutti gli ulteriori punti deboli, insieme all’ing. Cristina Baima; insieme hanno fatto del loro meglio per lavorare in questo periodo di regime di salvaguardia per non bloccare totalmente l’edilizia. "A loro il mio più sincero e dovuto ringraziamento, per il lavoro svolto e per l’attenzione con cui si sono dedicati a risolvere i problemi di questo fondamentale strumento per la città".
Ai ringraziamenti si uniscono gli auguri di buon lavoro a tutti gli operatori che si troveranno ora a progettare sul nostro territorio così come alle future amministrazioni, a partire da quella che sarà eletta a maggio, che troverà uno strumento adeguato per progettare il futuro sviluppo del paese.

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