mercoledì 28 agosto 2013

CON L'ACQUA ALLA GOLA


Assai schematicamente si possono dividere gli esseri umani in due grandi categorie, gli strateghi pianificatori e quelli “dell'ultimo momento”. Se questi ultimi manifestano un atteggiamento fatalista e disinvolto rispetto alla necessità di tenere tutto sotto controllo, vivendo alla giornata, tra i primi dovrebbero potersi collocare le personalità di coloro che decidono di prendersi cura delle città e dei propri abitanti.
Pianificare, organizzare, per raggiungere obiettivi chiari e corrispondenti al programma di mandato.
Invece pare che oggi i politici, a partire da quelli locali, sembrino un tantino disorientati e, soprattutto, indecisi. Indecisi non perché le cose da decidere siano complesse, non perché le correnti politiche abbiano smesso da tempo di indicare un orizzonte comune, ma indecisi perché la politica si è distratta molto a pensare al tema della “leadership”, evidentemente per la debolezza dei partiti.
A partire dalla politica locale.
La questione del passaggio a livello di Alpignano è emblematica di questa breve premessa.
All’esaltazione da campagna elettorale per qualsiasi inezia, comunicata attraverso tutte le fonti possibili (sms, giornali locali, newsletter, sito web, giornalino, volantini) seguono sempre funambolici tentativi di giustificare con la banalità della retorica le scelte effettuate fino a ora, tra cui quella nefasta della chiusura del passaggio al livello. Essa è avvenuta non solo prima che l’amministrazione abbia realizzato una viabilità alternativa (almeno quella pedonale ci era stata promessa), ma addirittura prima ancora di decidere se e quale viabilità realizzare. Ovvero: ci facevano gola i soldi, e siamo andati avanti, senza una precisa convinzione sul da farsi (tant’è che si deve ricorrere ai facilitatori). Costi quel che costi, anche distruggendo quel poco di autonomia di coloro che, non potendo muoversi liberamente, godevano della possibilità di attraversare la città senza intoppi. Saranno loro a scontare i tempi pachidermici della nostra burocrazia. 
E si trattava solo di ristrutturare un sottopasso pedonale, un’opera modestissima. Se in più di un anno non si è riusciti nemmeno ad avviare i lavori per un semplice restyling di un sottopasso pedonale, possiamo cercare di immaginare che cosa significherebbe vedere al lavoro questa amministrazione nel realizzare il famigerato sottopasso veicolare di Via Verdi?
"Noi amministriamo avendo al primo posto gli interessi della Città e dei nostri Cittadini", enfatizza coraggiosamente il Sindaco nell'ultima newsletter, del 28 agosto.
Se l'obiettivo dell'amministrazione era di chiudere il passaggio al livello, bene, direi che l'obiettivo è stato raggiunto. Ma se l'obiettivo era di riorganizzare la viabilità nel comune per attenuare l'impatto ambientale dell'infrastruttura ferroviaria (problemi che altrove sono stati risolti da qualche decennio), allora direi che siamo veramente con l'acqua alla gola. Non solo in senso letterale, dato che la provinciale 178 va a mollo quando piove forte, ma anche perché ora ci vorranno anni per dare ad Alpignano un’alternativa, e forse a questo punto le speranze si ridurranno sempre più, soprattutto se, come dichiarato dall’Assessore ai LL.PP., Alpignano persegue la scelta campanilistica di non provare nemmeno a condividere un progetto con il Comune di Rivoli.
Intanto è pur certo che verrà sfruttata l’occasione per dire: visto, è successo quello che dicevamo, quindi ci vuole proprio un altro attraversamento, e il sottopasso di Via Verdi s’ha da fare. Così, al prossimo nubifragio, saranno due i sottopassi da monitorare ed eventualmente da chiudere, mentre l’organico dei vigili urbani resterà sempre lo stesso.
Noi su questi aspetti abbiamo cercato in più occasioni di sensibilizzare l’opinione pubblica. è ora però che anche i cittadini facciano sentire la loro voce. Soprattutto coloro che hanno avuto e che avranno dei danni diretti e indiretti da questa scelta e da questa indecisione.
Bisognerebbe ora, a due anni compiuti di mandato, fare la conta delle cose fatte e da farsi.
O il rischio è di arrivare a fine mandato con l’acqua alla gola, e che venga data da bere a chi non è adeguatamente informato.

3 commenti:

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  3. Scusa ma non ho capito se questo commento è rivolto a noi o all'amministrazione, perché noi abbiamo sempre detto di essere contrari alla realizzazione di un sottopasso veicolare su via Verdi e vorremmo impegnare l'amministrazione a condividere con il comune di RIvoli un'ipotesi alternativa per il traffico, visto che buona parte di quelli che passano da Alpignano arrivano da Rivoli e non è che il solo Comune di Alpignano se ne deve fare carico. Esiste già un attraversamento a valle e nessuno ci ha detto perché non andrebbe bene pensare a un percorso diverso, a cavallo tra i due comuni. Almeno discuterne...

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