giovedì 14 novembre 2013

C’È MICA QUALCUNO CHE C’HA DEL NUOVO CHE GLI AVANZA?



“Antò? Te lo vuoi trovare un lavoro?”
No mammà! Non voglio fare niente nella vita,
mò entro in politica!”

Da qualche tempo il tormentone della novità, del cambiamento, del rinnovamento e del giovanilismo è sulla bocca di chiunque parli di politica, tanto da aver svuotato completamente il senso di queste nobilissime istanze e costringendoci a pensare, per la prossima campagna elettorale, delle nuove novità.
Non ne possiamo già più di questa vulgata della novità, senza vederne concretamente gli esiti, anche perché, tanto per cominciare, almeno dal Congresso del Pd che si è svolto la settimana scorsa, la vera novità sarebbe stata quella di rispettare le regole del gioco, per non “vincere facile”.
Il Pd è un grande partito e ha la responsabilità di dare nuovi indirizzi alla politica, interpretando lo spirito dei tempi. Dovrebbe avere coltivato, al proprio interno, una nuova generazione di soggetti che abbiano fatto la gavetta, la scuola di partito, e un’azione sul territorio. Anche perché se no che differenza resta tra un partito e una lista civica?
Sul piano della rappresentatività il nuovo Partito Democratico non sembra soddisfare queste aspettative, sicuramente non per di chi, come noi, ha visto in questo Congresso la prima e ultima occasione utile, affinché si desse un segnale di reale cambiamento a una forza politica come la nostra. Abbiamo pensato che le cose finalmente potessero andare da un’altra parte.
Sorpresi dalla totale mancanza di sportività di un partito che dovrebbe rappresentare l’ampio spettro della società liquida, abbiamo assistito al colpo di mano con cui la vecchia (e qui l’aggettivo è appropriato) classe dirigente del partito locale si è ripresa il partito, con l’idea di riprendersi la città. Insomma, per dirla in breve, è stata organizzato un congresso del Pd senza lasciare che la storia facesse il suo naturale corso, con il ricambio generazionale, con l'attenzione ai temi emergenti e con l'instaurare modalità relazionali capaci di riattivare le masse, come un tempo, sensibilizzando le persone sul piano politico, quello della vera politica che agisce sulla realtà.
E così anche qui ad Alpignano, in occasione del Congresso del Partito Democratico, si è fatto abuso di quei termini, senza poi darne sostanza, giungendo al paradosso che la ventata di apparente novità, sbandierata dal ciclone Renzi, non ha convinto nemmeno l’establishment della vecchia guardia del Partito Democratico. Ma resistere a questo ciclone è stato, dall'altra parte, limitare una possibile, sebbene ignota, evoluzione naturale del partito. Anche perché, altro paradosso, a rappresentare il “ciclone Renzi che avanza”, c’erano pure lì, delle vecchie guardie.
Non si arrendono all’evidenza.
Noi avremmo desiderato confrontarci con una nuova generazione di politici, dotati del senso della realtà, di più raffinati strumenti critici e che fossero, fondamentalmente, dei giusti. Resta un desiderio: de-sidera, le stelle sono veramente troppo lontane.
E ora, con un partito che era strasicuro di vincere le scorse elezioni e che allora non ci ha nemmeno rivolto la parola, considerandoci inadeguati, dobbiamo tenerci pronti a dialogare. Ma chi l'ha deciso?
Ricordate la geniale battuta in romanesco, che circolava tempo fa su Facebook, su un tizio che voleva vendere la sua auto usata, la Duna? Sul cartello “Telefonare ore pasti” qualcuno scrisse: “a Maurì, magna tranquillo”. Bene.  La mutuiamo così: “a Piddì, te vuoi aprire al dialogo con noi, vabbé, ma DE CHE DOVEMO PARLà?

E ora il link alla bella iniziativa. Suggestioni attuali per qualcuno di sinistra:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/11/social-street-bologna-in-via-fondazza-leconomia-solidale-tra-vicini-di-casa/773618/

4 commenti:

  1. buonasera , ancora una volta mi propongo " come nuovo " del PD . personalmente non amo la dicitura "nuovo" o " rottamato" tanto amata dal caro Renzi. Io faro' parte del PD di Alpignano e ne faro' parte con tanta " nuova" energia. Non sono giovane la mia eta' non la posso certo cambiare, ma mi sento giovane dal punto di vista politico e quindi intenzionata a ringiovanire e rinnovare la politica locale. Spesso cio' che si crede di vedere non è la vera storia . Nel circolo PD di Alpignano negli anni passati si è vista una vera e propria farsa, che oggi qualcuno vuole ancora fomentare, ma vi assicuro , che altri, come la sottoscritta, sono fermamente interessati a far finire. Indubbiamente molti errori sono stati fatti, e il più grande è sotto gli occhi di tutti : abbiamo lasciato il governo della nostra citta' a persone che , a nostro parere, non stanno governando come dovrebbero. Questo, perlomeno è il nostro pensiero e quindi stiamo lavorando affinchè errori del passato non si ripetano e le forze attuali diventino il futuro del nostro circolo. Chiunque voglia dialogare con il " nuovo" circolo PD di Alpignano è ben accetto, di qualsiasi schieramento politico faccia parte. Nel circolo del PD di Alpignano i " nuovi" , insieme ai " vecchi", coordinati da un Segretario eletto da oltre il 60 % degli aventi diritto , sono pronti a portare avanti un programma comune per il bene della città di Alpignano.
    Con stima ed affetto
    Monica Ghirardi

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  2. spero vivamente che ti lascino lavorare in questa direzione.
    Però prendi anche in considerazione la possibilità, visto che siete aperti al dialogo, che per le prossime elezioni (che è già il cruccio di molti, anteponendo le strategie elettorali ai contenuti) potreste aver bisogno di dialogare con chi in questo momento pare a voi del Pd vi abbia "usurpato" indegnamente il primato.
    In occasione delle scorse elezioni il sindaco uscente mi disse: se andiamo al ballottaggio con Sel vinciamo al 65% e voi potreste non fare nemmeno un consigliere.
    Sono questi gli errori di cui parli?
    Comunque mi auguro veramente che il passaggio generazionale comporti soprattutto un cambiamento di linguaggio e un migliore inquadramento delle esigenze della società contemporanea, che è profondamente diversa dagli anni 70. Il pd è di questo che si deve occupare, non degli equilibri di potere.

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  3. nel nuovo PD cambierà poco se non nulla e l'elezione del nuovo (ammazza quant'è nuovo!) segretario e le modalità con cui è stato eletto ne è la prova più lampante. Chi muove i fili di questo nuovo segretario? Questi "non governano come dovrebbero" solo perchè non ci siete voi? E cosa avete fatto voi nella precedente amministrazione, come avete governato? ho usato il Voi perchè lei, usando il vocabolo "nostro", si è totalmente immedesimata nella bandiera PD senza alcuna esitazione e senza alcun distinguo. Si potrebbere già scommettere chi sarà il vostro nuovo candidato sindaco. Auguri...ma per noi cittadini, che Dio ce ne scampi

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  4. Io non starei troppo attento/a ai formalismi del tu, del noi, del voi, potrebbero essere fuorvianti; piuttosto concentriamoci sui concetti che si vogliono trasmettere.
    Cerco di spiegarmi meglio: quanto in modo piuttosto rigido nella scorsa campagna elettorale abbiamo deciso di "rompere" con il passato senza compromess, molti (parlo soprattutto degli appartenenti alle forze politiche consolidate, ma non solo.....) ci hanno accusato di essere una oligarchia, di essere rigidi, presuntuosi, saccenti, con la "puzza sotto il naso" e poi ancora......poi ci hanno accusato di essere dei disfattisti perchè critichiamo e non siamo propositivi (ogni qual volta lo siamo stati i nostri suggerimenti sono sempre stati gentilmente rispediti al mittente). Ogni qual volta siamo stati attenti alle "novità e alle proposte di rinnovamento" che le varie forze politiche ci hanno proposto, non appena ci siamo aperti al dialogo per capire...... non è mancata l'occasione di farci indossare la maglietta del nostro interlocutore.
    Se ogni volta strumentalizziamo tutto non partiremo mai a cambiare le cose.
    Noi speriamo invece che ci sia il riconoscimento di un "nuovo modo di concepire la politica" ad incominciare dall'abbandono dalle vecchie logiche della comunicazione dei partiti, ......più diretta, semplice, senza dover pensare che dietro ogni gesto ed ogni parola si debba per forza nascondere un segnale, una proposta, un compromesso, una allenza, o chissà cosa.
    Perchè per una volta non incominciamo a cambiare davvero, scrollandoci di dosso pregiudizi e vecchie logiche?.
    Lascio un ultimo commento, più "soft", da leggere per quel che è...non c'è nessun messaggio in codice o seconda lettura, nessun messaggio per nessuno, ma solo un modo simpatico per dire la verità: io non scommeterei troppo sul nostro prossimo candidato sindaco, qualcuno troppo sicuro di vincere potrebbe anche ritrovarsi deluso, mentre noi speriamo di aver trovato la persona giusta che possa dare qualche speranza in più alla nostra Città che ci sembra invece incanalata in un tunnel che non promette niente di nuovo e niente di bello!
    Gianni Brignolo

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