giovedì 27 febbraio 2014

Mancanza di coeRENZI


I media puntano a conoscere gli individui (mediante sondaggi, studi comportamentali, operazioni di feed back scientificamente programmate senza che l’utente-lettore-spettatore ne sappia nulla) più di quanto essi stessi si conoscano, e questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un gran potere sul pubblico, maggiore di quello che lo stesso cittadino esercita su se stesso
Noam Chomsky


È abbastanza poco professionale la tendenza giornalistica a forzare la realtà. 
La settimana scorsa, il 20 febbraio 2014, è uscito un articolo su “La Valsusa” intitolato La solitudine del sindaco. L’area renziana del pd entra nel dibattito politico attuale. E tanto per cambiare, senza che nessuno ci abbia coinvolti in questo citato “dibattito”, siamo stati tirati in ballo. Forse, senza dover dare lezioni a nessuno, per dibattere bisognerebbe essere almeno in due. E quindi abbiamo dovuto prendere carta e penna e scrivere ai giornali, per dire la nostra.
Ma dove sta la notizia, dal punto di vista giornalistico? Nel fatto che il Sindaco è da solo, oppure nel fatto che un comune cittadino sta immaginando gli scenari futuri alpignanesi? E chi è, questo guru: Sartori, Gallino, Diamanti? No, è Giovanni Liccardi. Un iscritto – come altri - al Partito Democratico di Alpignano, iscritto anche all’Associazione Adesso Alpignano, una piccola associazione locale, che ha supportato la candidatura di Matteo Renzi alle ultime primarie del Partito Democratico.
E chi è questo Liccardi, dal momento che sappiamo che il segretario del Pd si chiama Simondi e che il coordinatore di Adesso Alpignano si chiama Morra di Cella? A nome di chi parla? Del Pd, o della associazione di cui è membro? Se invece parla semplicemente a nome di se stesso, di quale “dibattito politico attuale” stiamo parlando?
Questo tentativo di adescamento nasce probabilmente dal fatto che il nostro portavoce, Gianni Brignolo, ha avuto, nel passato, per interessi suoi personali (ne abbiamo tutti, a buon diritto) qualche occasione di confronto con l’associazione Adesso Alpignano.
Questo è il precedente.
Dal momento che Gianni Brignolo non è Alpignano SiCura, ma ne è uno dei tanti esponenti, vorremmo capire per quale straordinario passaggio mentale automaticamente Alpignano SiCura dovrebbe stare coltivando un’anima “renziana”.
A seconda del bisogno di fare notizia siamo stati anche tanto di destra. Oggi invece ci viene affibbiato tout court un futuro sotto le insegne del Pd di Renzi. D’altra parte, per inconfutabile evidenza, raccoglie un po’ tutto.
Ricordiamo che fino a qualche tempo fa proprio “La Valsusa” rilevava come, ad esempio, nel nostro direttivo, potessero confrontarsi Andrea Oliva, ex Forza Italia e Roberto Canola, ex verde. La risposta è che forse ciò che più conta, per lavorare bene, non sono le etichette, ma le persone e la loro apertura mentale. 
Forse la giornalista dovrebbe ricordare meglio ciò che scrive, in modo da poter avere un confronto attivo con i suoi interlocutori, ed evitare di dire tutto e il contrario di tutto. Ciò potrebbe ingenerare molta confusione nei lettori e noi non crediamo che sia questo lo scopo dell’informazione. 

Perché mai gli alpignanesi dovrebbero vedere con favore queste alleanze? Abbiamo ancora bisogno, nonostante tutte le cose pazzesche successe nel giro di tre anni, di far coincidere le nostre identità con le istanze simboliche di un partito di governo?
Anche solo per una volta, ci piacerebbe venisse sottolineato, evidenziato, valorizzato, il nostro lavoro per il bene comune, che ha come obiettivo la messa in equilibrio dei bisogni sociali e culturali di un paese come il nostro, armonizzandoli col contesto urbano esistente e le risorse economiche disponibili.
Ricordiamo che siamo tutti membri di una lista civica e diamo ancora importanza alla coerenza, che qualcuno vede addirittura come un ostacolo al progresso. Può darsi, ma noi riteniamo ben più pericolosi attriti, dispetti e ingessature burocratiche, che dominano le regole di confronto tra i partiti e le loro faticose alleanze, anche a partire dalla situazione locale.

Custodiamo con cura Alpignano SiCura, un movimento politico, apparentemente nato dal nulla, dal punto di vista della tradizione politica - perché nasce invece da un sodalizio assai robusto tra persone - ma a cui guardano in tanti con grande favore. Tanto che alla fine, non sarà mica per quello che ci vogliono tutti mettere le mani sopra?


E ora, la bella iniziativa:

5 commenti:

  1. " La risposta è che forse ciò che più conta, per lavorare bene, non sono le etichette, ma le persone e la loro apertura mentale." ...bella questa frase (in grassetto) nel vostro articolo. Ma allora perché chiedete con tanta forza di etichettare una semplice opinione di un cittadini di Alpignano che, per propria scelta, fa anche politica a vario titolo )in questo caso nel PD)???? Non la ritenete una "bella contraddizione"????

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    1. Mi dispiace, non colgo il nesso. Un conto è una chiacchierata in piazza tra politicanti, un conto è un dialogo tra forze politiche per imbastire discorsi di alleanze.

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  2. Ma il PD Chi? Questa è la prima grande contraddizione. Voi avete per caso idea di quale PD stiamo parlando ad Alpignano? E' un anno che fanno congressi e il risultato è peggio della partenza. Abbiamo nel PD Alpignanese un segretario Cuperliano, prima Bersaniano e una popolazione Alpignanese che è stata palesemente Renziana senza ombra di dubbio. Appena ci si scosta dalle misere tessere raccimolate è chiaro che cosa vuole la popolazione. Non parliamo poi della rappresentanza del PD che c'è all'opposizione in consiglio comunale? Prima domanda: ma è un'opposizione? Seconda domanda: ma rappresenta la volontà degli alpignanesi che hanno votato PD? Io sono del PD, sono Alpignanese, ma non riesco neppure più a capire dov'è la sede e penso sinceramente che un semplice cittadino non venga intervistato per chiedere cosa pensa di questa situazione, così come si chiede di commentare il tempo che fa,ma viene intervistato perchè vuole dire qualcosa!

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  3. caro anonimo 28 febbraio,
    lei da tutto un testo estrapola una breve frase e poi, di questa, una parola: "etichetta". Così da essere stato etichettato (almeno nel tentativo) si diventa etichettatori. Ma perchè allora non soffermarsi anche su "apertura mentale" e magari anche su "lavorare bene"? Forse perchè poco ci azzecca con il PD e con i suoi politicanti?

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  4. ..se occorre dite loro che rispondo al nome di "nessuno"....e utilizzate pure questo appellativo....

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