giovedì 20 febbraio 2014

“NON CI STANNO I SOLDI…”



Si sente spesso, da parte degli amministratori, dare questa risposta a chi va a chiedere più o meno legittimamente un intervento sulla città e sui servizi: dalla riparazione delle buche, ai volantini del Consiglio Comunale più leggibili, da una nuova commemorazione alle aiuole fiorite, dalla pulizia delle bealere al monitoraggio ambientale, e si potrebbe continuare all’infinito.
Così, con questa frase banale, ormai un ritornello, viene rimbalzata la pletora arrogante (nel senso letterale del termine) corte dei miracoli che quotidianamente bussa alla porta del Sindaco e degli Assessori. Magari anche quando semplicemente ricorda di fare una cosa detta. Come ad esempio la dichiarazione del Sindaco, durante lo scorso consiglio comunale estivo, che avrebbe riparato le buche della città.
E invece le buche non sono state riparate. Ci sarà sicuramente una sacrosanta giustificazione: "non ci stanno i soldi". Tuttavia abbiamo potuto assistere, complici pioggia e neve – ma era il caso? - a una miracolosa moltiplicazione delle stesse. Così adesso si percorre Alpignano ammoniti da un generico avvertimento di pericolo: BUCHE. Come se nessuno se ne fosse accorto. Forse sperando così che - uomo avvisato mezzo salvato - non ce ne si debba assumere la responsabilità nel caso che a qualcuno venga in mente di sfracellarsi in una di queste.
Quanti soldi ci vanno per riparare le strade? Abbastanza.
Quanti soldi si incassano dalle multe? Abbastanza.

Quanti soldi ha quindi il comune da spendere? È proprio vero che “non ci stanno i soldi”?
Se prendiamo per buona questa affermazione, dobbiamo immaginare il bilancio del Comune di Alpignano a zero. Invece il Comune di Alpignano ha un bilancio di 16.000.000 di euro.
Spulciando le determine (è un lavoro che facciamo ossessivamente da sempre, lo può fare chiunque, basta consultare l’albo pretorio on-line) scopriamo davvero che non è a zero, anzi, che qualche quattrino qua e là si spende ancora: ad esempio, si sono spesi 30.000 euro per recintare la ex Borello (e non si capisce perché), circa 20.000 euro per il servizio wi-fi (ma è attivo?), si spendono decine di migliaia di euro per cause legali (perché, sono aumentati i contenziosi?), si pagano professionisti esterni per accatastamenti, progetti che forse non si fanno, gare deserte, si stanziano circa 40.000 euro per la scuola Caccia (una scuola privata per pochi alunni), 26.000 euro per la palestrina Turati, 10.000 euro per la navetta PLbus, versiamo annualmente 10.000 euro alla Bealera di Rivoli per scaricare le acque di piattaforma, per non aver mai adeguato la rete fognaria. E magari in qualche zona di “grandi elettori” si è riusciti a fare qualche ragguardevole eccezione, per spese straordinarie.
Si spendono centinaia di migliaia di euro per la manutenzione del verde pubblico (almeno 300.000), ma non si chiude una sola buca. Pulire la sola area del mercato costa 144.000 euro all’anno, 45.000 euro se ne vanno per l’Aipa - servizio affissioni - svariate migliaia di euro di manutenzioni per la piscina, nonostante sia affidata a terzi, senza contare continui esborsi per Movicentro e palestra Polifunzionale, per cui continuiamo a spendere senza poterli ancora utilizzare.
E non dimentichiamo i 90.000 euro per la fontana. Ci sta bene ogni tanto rinfacciarla, quando dicono che “non ci stanno i soldi”.
Abbiamo indicato delle cose a caso, pescando nelle centinaia di determine a contrarre.

Allora, davvero “non ci stanno i soldi”? 
Vedremo quanto quest’anno il Comune riuscirà a spendere per il palio (24.000 euro l’anno scorso, più 1600 euro di pulizie a posteriori) e per le varie feste (6.000 euro per il carnevale, 5.000 per i martiri del Maiolo, 7.500 euro per le varie attività estive, 1.000 euro per Terra Madre, 4.000 euro per il Festival di Pirandello, 4.000 euro per i mercatini di Natale e dimentichiamo sicuramente qualcosa). Aspettiamo con ansia di apprezzare il grande sforzo di questa amministrazione di privarsi delle cose di base per farci divertire, con cui si riempiranno pagine dei giornali da qui a poco. 
Panem et circenses, cari alpignanesi. 
E chi ha il pane, non ha i denti.

E ora, la bella iniziativa:
bando per manutenzione stradale: a Viù quasi 1.000.000 di euro 

4 commenti:

  1. Un quadro davvero sconfortante ma, abbiate fede, i soldi si troveranno magicamente per terminare tutte le opere incompiute e tutte le buche stradali in prossimità delle prossime elezioni. La logica è la stessa di sempre; non si governa per il bene comune ma per assicurarsi la continuità elettiva. Le difficoltà economiche sono anche frutto di una scarsa capacità di pianificare e di dare priorità agli interventi. In un periodo di crisi, le aziende mettono risorse sul miglioramento delle efficienze e sulla capacità di riduzione dei costi. Si investe sul risparmio derivante dalla riduzione dello spreco. Nell'ente pubblico questa cultura non è ancora parte integrante della quotidianità. Nel Comune di Alpignano meno che mai. E' necessario un cambio di passo, ma prima bisogna chiudere le buche per evitare di prendersi una storta. RC

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  2. anche tutti i patrocini offerti dal Comune per qualsiasi iniziativa a fine anno pesano!!! ma c'è tanto e tanto ancora come giustamente dite!...e quella meravigliosa rotatoria di Via Migliarone a tre braccia, una della quali utilizzata per una ventina d'auto al giorno e un paio di trattori?

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  3. Si chiama tecnica del "piccolo cabotaggio". E poi "non ci stanno i soldi"...non è mica vero! Dipende....dipende per che cosa li chiedi, dipende quando li chiedi, dipende se arrivi per primo, dipende se arrivi da una cena piuttosto che da una serata al bar tra amici, insomma dipende..... dobbiamo pur far felici un po' tutti, un po' qua e un po' la, a spot, e poi la vita è già dura così non si può vivere solo di programmazione. Che importa se non dipende da una politica programmata, che mira secondo un'ordine di priorità ad avere scelte efficienti ed efficaci, dove la spesa non è tale ma è vista come investimento, dove possiamo pensare a razionalizzare nell'ottica di un risparmio che non è mai tale ma che è rimesso in miglioramento delle risorse...........invece siamo nell'ottoca dei "contributi a perdere" anzi direi "nei contributi a rendere" ........e non mi venite a dire che NON LO POTEVAMO IMMAGINARE!
    Garibuia

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  4. è proprio concettualmente sbagliato dire che non ci sono i soldi... i soldi ci sono, eccome, è che vengono spesi in modo bizzarro

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