domenica 5 ottobre 2014

BENVENUTO GIANNI B.


se vi ricordano qualcuno, a voi i commenti...

Il debutto di Gianni Brignolo si è svolto all’insegna delle migliori aspettative, per quanto riguarda l’efficacia delle argomentazioni dei temi all’ordine del giorno, dimostrando, com’è sempre stato per noi importante, di saper entrare nel vivo delle questioni oggetto delle delibere e degli atti in esame.
Lo stesso non si può dire del clima di accoglienza.
Alcuni imprevisti hanno caratterizzato il benvenuto al nuovo Consigliere, che ha dovuto condividere con il Consigliere uscente il clima di freddezza che ha accompagnato benvenuto e commiato: dalle cattiverie gratuite e senza possibilità di replica degne di un format che punti spietatamente all’audience, all’insorgenza di un eccezionale problema di gestione delle interrogazioni, che ha paralizzato per qualche minuto i tutori del Consiglio, come se fosse la prima volta che si presentano della interrogazioni.
Gianni Brignolo, accompagnato da una applauso sincero di tutto il gruppo di Alpignano SiCura, che affolla come sempre la sala del Consiglio (altrimenti triste e semivuota), ha preso il suo posto, intenzionato a portare avanti il lavoro di analisi e di critica già avviato, come lui stesso ha affermato “senza sconti e senza debiti”.
La parte propositiva, dati infruttuosi precedenti, la riserviamo per operazioni a noi più congeniali.
Dopo una prevedibile mancata assegnazione del ruolo di Presidente del Consiglio, che fu invece attribuito alla consigliera Del Bel Belluz come cortesia “per il fatto di essere donna” (cortesia mai più replicata!), la discussione è entrata nel vivo dei temi posti in esame, che avevano come questione centrale l’esame la verifica dello stato di attuazione del programma, con la sua componente di programmazione triennale delle opere.
Su questo tema non si è potuto che ripetere le stesse osservazioni già dette a più riprese: un documento discorsivo nulla può dire sul reale avanzamento dei lavori, se non è accompagnato da un vero strumento di controllo dell’operato e della spesa. Senza di questo, non potremo mai trovare nulla che ci dica quanto del programma di mandato è stato svolto e che cosa resti da fare e in che tempi. Il documento non dovrebbe dire come si stanno affrontando le spese e le proposte del nuovo bilancio, e non la lista delle cose fatte dall’inizio dell’anno come lavoro ordinario dagli uffici? Quindi a che cosa serve questo documento, come facciamo a capire che il comune sta lavorando bene?
Il piano triennale presentato va ad esaminare un arco temporale che si concluderà proprio con la fine del mandato dell’attuale giunta, nel 2016, ma tuttavia non presenta le cose che ci si aspetta di trovare, ovvero quelle che il Sindaco ha promesso in campagna elettorale (dall’entrata in funzione di Palazzetto e Movicentro, dalla destinazione del Castello al centro storico, dalla rivoluzione nel campo delle energie al centro storico, alla viabilità). Buona parte degli interventi pare concentrarsi sugli impianti sportivi (campo da tennis, campi di calcio, Bocciodromo), di cui non si sa destinazione, su cui non c’è progettualità, e ancora sulla Piscina Comunale.
D’altra parte la mancanza di progettualità all’interno delle varie aree del Comune è ribadita più volte, poiché non ci sono gli stanziamenti.
Ma il dibattito non si è aperto nel merito (rispetto alle nostre osservazioni quasi sempre la maggioranza incassa senza replicare), ma sempre all’insegna dell’instancabile gioco delle parti tra gli errori de “la precedente amministrazione” e l’efficacia de “l’attuale amministrazione”, secondo un copione che ha esaurito il suo temporaneo fascino.
Altro argomento interessante, che ha visto un intervento accorato del nostro consigliere, riguarda la necessità di recepire un’osservazione della Regione Piemonte sulla disciplina obbligatoria all’interno del Regolamento Edilizio comunale, che deve necessariamente includere alcuni articoli imposti dalla Regione. Uno riguarda la modalità di misurazione delle volumetrie, che avrà incidenza sul modo di calcolare le superfici rispetto agli indici fondiari individuati dal futuro Piano Regolatore. Dato che il Regolamento edilizio diviene immediatamente efficace, mentre il Piano Regolatore, se va bene, vedrà la luce in tempi ancora imprevedibili, la nostra proposta è stata di ritirare la delibera e analizzare, anche insieme alla Regione Piemonte, un sistema che superasse una possibile frenata del mercato edilizio, dal piccolo ai più grandi interventi.
Si è scelto di andare avanti, avendo fiducia la maggioranza di trovare una soluzione immediata al problema.
Proposta bocciata.
Infine, altro tema assai interessante che purtroppo si è svolto nella sonnolenza dell’una di notte, senza nessuna illustrazione, senza dibattito, è quello riguardante il raggiungimento degli obiettivi del Piano d’azione per l’energia sostenibile, per la riduzione delle emissioni, legato al Patto dei Sindaci (che sarà oggetto, data l’importanza, di un post dedicato). Solo Brignolo ha preso la parola, evidenziando i limiti del lavoro presentato, ma ha parlato nel disinteresse generale. Ma di solito è così, quando si toccano argomenti complessi, che non hanno riferimenti al passato e sono quindi privi di appigli per battibecchi e rinfacci.
Tra polemiche e lista della spesa non si aprono mai discussioni prettamente politiche, che possano risvegliare l’interesse di chi ascolta, ormai stanco dei battibecchi e delle ripicche che si contendono la scena da ormai tre anni e mezzo di Consigli Comunali che vedono un’agguerrita opposizione e una maggioranza che si anima solo per prendersela con qualche esponente del passato.
Quando si tratta invece di replicare alle osservazioni nel merito, silenzio.
L’opposizione di Alpignano SiCura continuerà a essere severa e legata esclusivamente ai temi in esame, senza divagare, entrando nel merito delle questioni: e difatti la differenza si nota, non appena si abbandonano gli argomenti che abbiano un qualche collegamento col passato. 

Abbiamo spesso portato in evidenza le belle iniziative, ma ci sono anche le belle idee, i bei pensieri, le belle persone, le belle storie… che ci fanno pensare. Continuiamo a suggerire altri percorsi e altre vie:
Staino poeta della gentilezza

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4 commenti:

  1. Ah capito... comunque avevo notato anche io un certo cambiamento nel look del Sindaco

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  2. Ciao, potete per favore specificare meglio la questione legata al regolamento edilizio? Grazie

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  3. La risposta sul regolamento non è semplice da dare per iscritto. Ci proverò ugualmente anche se vi invito a vedere la ripresa del CC; credo che sia il punto 10 e seguendo il mio intervento spero che tutto possa essere più chiaro. Il nostro Comune qualche emse fa ha approvato il Regolamento Edilizio di cui eravamo sprovvisti. Trasmesso alla Regione questa l'ha restituito dicendo che per essere approvato doveva essere adeguato in due piccoli punti. Uno è il modo con cui si calcolano le altezza dei fabbricati; per fare un semplice esempio mentre fino ad oggi calcolavamo una altezza pari a circa 2,70 oggi dobbiamo considerare almeno 3.00-3.10 metri. Questo cosa comporta. Sempre per fare un esempio se io avevo un terreno di circa 1000 mq, con un indice di cubatura pari a 1.20 mc/mq, fino a martedì potevo costruire 1200 mc, ovvero 444 mq. da martedì invece posso continuare a costruire 1200 mc ma che corrispondono solo a 387 mq ovvero ci ho perso circa 60 mq. Però gli oneri di urbanizzazione al cimune li pago sempre per 1200 mc.Quindi l'unico che ci perde è il cittadino Potri fare altri esempio. Anche coloro che avevano l'opportunità di fare un piccolo ampliamento rischiano di non poterlo più fare. Cosa comporta questo: una svalutazione dei propri terreni edificabili di circa il 15%, per molte operazioni in corso la loro possibile frenata, l'impossibilità per molti cittadini di poter fare piccolo ampliamenti per la priopria famiglia...insomma un danno generalizzato che non sto qui a spiegare in ogni singolo dettaglio. Sappiamo bene che non è possibile non prendere in considerazione quanto la regione ci chiede. Noi che cosa abbiamo chiesto: di ritirare la delibera e di riportarla in consiglio il mese prossimo; nel frattempo ci siamo dati disponibili di studiare una proposta per mitigare temporaneamente la situazione in attesa di studiare anche delle modifiche da apportare al nuovo piano regolatore (magari come hanno fatto tanti altri comuni lavorare sulla superficie lorda di pavimento anzichè sui volumi).....il problema qual'è che il regolamento entra subito in vigore, le varianti del piano chissà quando (magari fra due anni). E in questi due anni che facciamo? Gli alpignanesi hanno due possibilità o non fare le operazioni aspettando il nuovo paino e le sue modifiche (ma noi come Comune non incassiamo oneri e quindi non ci saranno soldi per fare alcune opere) oppure ci perderanno il 10-15%, oppure ancora cercheranno un'altra casa in un altro comune. Volevamo solo la possibilità di cercare una soluzione tampone insieme con la'mministrazione. C'è stato risposto che non era possibile far altro, che questa responsabilità era importante prendersela, che tanto non è intenzione di questa amministrazione fare cassa con gli oneri, che studieranno qualcosa per mitigare il danno con la varainte di piano che vi ripeto andrà invigore fra un paio d'annio senza dire che cos afaremo nel frattempo) e quindi la nostra proposta è stata bocciata dalla maggioranza e la minoranza si è astenuta. Alpiganno Sicura c'è la messa tutta, nei modi, nei toni,.... abbiamo usato la gentilezza, chiedendo veramente un favore per la città....non ci siamo riusciti, mi dispiace...ma vi ripeto forse guardando il video avrete una visione meno di parte.......diciamo più equilibrata.....noi continueremo a lavorare per la città anche se ci chiuderanno le porte.
    Gianni Brignolo

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  4. Non vorremmo essere fraintesi: non stiamo difendendo le speculazioni edilizie, come qualche mala lingua ha già insinuato. Abbiamo solo per corretta informazione portato alla luce un caso che si viene a creare con questa modifica al regolamento, per capire se lo vogliamo considerare un problema oppure no. Se è un problema, e ci interessa che il nuovo piano regolatore, come ha detto il Sindaco più volte, "movimenti" l'economia cittadina, allora si fanno delle scelte in quella direzione; se invece non interessano gli oneri, perché il piano si concentra su altri punti di forza (allora per coerenza non andiamo in giro a parlare di volano per l'economia), bisogna fare attenzione che le quote degli oneri inserite nel bilancio di previsione siano poi effettivamente in linea con questa scelta, e che se verranno incassati meno oneri ci saranno meno servizi, che andranno finanziati in altro modo

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