venerdì 17 ottobre 2014

SCUOLE BELLE

Raffaello Sanzio, La scuola di Atene, 1510, Musei Vaticani, Roma



Le scuole migliori del mondo – dicono – sono quelle finlandesi. L’Italia, in una recente classifica dei migliori sistemi scolastici al mondo, risulta solo al 25° posto. Tra le 100 migliori scuole del mondo non figura nemmeno una italiana.

Ma da quest’anno parte un PIANO, finanziato dalla Stato Italiano, per tentare di recuperare terreno. Si chiama “Scuole belle” e ha l’ambizione, oltre che di collocare diversi lavoratori socialmente utili, come polemicamente è stato evidenziato da alcune fonti giornalistiche, di migliorare le condizioni dell’edilizia scolastica.

Si tratta di un piano, come riportato sul sito ministeriale, “composto da tre principali filoni, che coinvolgerà complessivamente 21.230 interventi in edifici scolastici per investimenti pari a 1.094.000.000 euro. Quattro milioni di studenti e una scuola italiana su due sono protagonisti di questo primo progetto, che porta nell’arco del biennio 2014-2015 ad avere scuole più belle, più sicure e più nuove.”

Al Piemonte sono destinati € 83.967.956,75, così suddivisi:

Scuole belle, € 13.223.786,12

Scuole sicure, € 49.995.808,98

Scuole nuove, € 20.748.361,65



Scuole belle coinvolgerà 17.961 scuole, tra cui qualcuna del nostro Istituto Comprensivo, e vedrà la realizzazione di piccoli interventi:

·  Piccola manutenzione

·  Decoro

·  Ripristino funzionale

In particolare al Comune di Alpignano saranno destinati:

·  Rodari, 8.400 euro

·  Borello, 19.600 euro

·  Gramsci, 14.000 euro

·  Matteotti, 14.000 euro

Scuole sicure coinvolgerà 2.865 scuole e vedrà la realizzazione di interventi molto importanti, ma che non interesseranno nessuna delle nostre scuole:

·  Messa in sicurezza

·  Rimozione amianto

·  Barriere architettoniche

Scuolenuove coinvolgerà 404 scuole, e qui non ci pare molto chiaro che cosa finanzierà, anche se nel nostro comune non arriveranno comunque soldi con questa destinazione:

·  Sblocco Patto Stabilità (primo blocco)

·  Immediatamente cantierabili

Come è possibile constatare, nel progetto Scuolebelle sono coinvolti numerosi istituti, cosa che parcellizza di molto gli stanziamenti. I criteri li spiega direttamente con una nota il Ministero dell’istruzione il 9 ottobre:

“un solo intervento per plesso con un valore minimo di 7.000 euro (ovviamente se una scuola ha più plessi aumentano gli importi e si può arrivare a cifre molto significative); priorità alle sedi scolastiche ed educative del primo ciclo di istruzione; priorità ai plessi scolastici con un maggior valore rapporti alunni per classe.”

Come funzionerà esattamente la procedura? Anche qui facciamo parlare il Ministero:

Operativamente, nel 2014 è previsto, sul capitolo “scuolebelle”, uno stanziamento di 150 milioni che serviranno a finanziare interventi di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale. Solo nel 2014 si interverrà su un totale di 7.751 plessi. Il Miur verserà gli importi direttamente alle scuole. Saranno poi i dirigenti scolastici a ordinare gli interventi attraverso gli appalti Consip o ricorrendo ai vecchi appalti dove quelli nuovi non sono ancora stati attivati.

Quindi noi dovremmo avere notizie dal sito del nostro Istituto comprensivo, anche se nulla esclude che qualche informazione le possa dare anche il sito web del Comune di Alpignano, dato che comunque le scuole fanno sempre pur parte del nostro patrimonio immobiliare. Invece a oggi non si trova nulla. Eppure i lavori dovrebbero partire entro il 2014.

Quando inizieranno quindi i lavori nelle nostre scuole, quanto dureranno, di che cosa si tratta? Molte le domande che sorgono, anche perché, ad esempio, l’amministrazione ha in serbo la demolizione della Scuola Gramsci; quindi perché abbellirla? Alla Rodari sono appena stati conclusi ingenti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, quindi che cosa si vuole fare ancora di bello? La Borello è una scuola relativamente recente, quindi dovrebbe essere stata realizzata con sistemi innovativi; che cosa le manca per diventare più bella? Certo i soldi preventivati non sono moltissimi, una mano di bianco e via… Male non fa.

Nessun investimento è previsto per Scuole Sicure o Scuole Nuove. Eppure nel nostro Istituto comprensivo la sicurezza è sempre presentata con priorità assoluta, e tra le scuole nuove avrebbe dovuto figurare giustappunto la nuova Scuola Gramsci, che il piano regolatore in approvazione affiancherebbe alla Scuola Tallone.

Avremo dunque scuole più belle ad Alpignano e in tutta Italia, evviva, e se poi qualcuno si lamenta che le priorità sono altre e che la scuola pubblica andrebbe sottoposta a una reale riforma – con una conseguenza sulle strutture edilizie - si dirà che non si è mai contenti!



NOTA BENE: Si evidenzia  che la legge di stabilità 2014 (legge 27 dicembre 2013, n.147, art.1, comma 206) ha previsto un’ulteriore categoria beneficiaria della quota dell’otto per mille Irpef a gestione statale relativa all’edilizia scolastica pubblica.



E ora, se volete sognare, potete guardare alcuni esempi e conoscere alcuni studi sulle innovazioni del sistema scolastico:



THE BEST SCHOOL IN THE WORLD

2 commenti:

  1. Le scuole sono un aspetto fondamentale:un popolo che non investe nelle scuole è un popolo che non ha futuro. Mi piace pensare che ci si incomici a parlare di scuola, sarebbe bello a 360°. Non si tratta solo di scuole belle e scuole sicure, ma di scuole "nuove" anzi direi di scuole "innovative" nella forma e nella sostanza. Altro argomento in cui non mi pare che nella nostra città si sia investito; molto probabilmente le priorità sono altre. Garibuia

    RispondiElimina
  2. caro Garibuia,
    per parlare di innovazione nella scuola bisogna avere interlocutori che abbiano orecchie per questo...invece credo che in molti stiano guardando indietro, a un modello di scuola repressiva come matrice dell'educazione perduta (e che molti genitori dimostrano di apprezzare, non essendo in linea generale le famiglie più in grado di "contenere" le velleità e le maleducazioni dei pargoli). Io non condivido minimamente questa nostalgia e quindi cercherò di capire come fare per trovare una strada diversa, che non sia solo quella di scappare...

    RispondiElimina