giovedì 30 ottobre 2014

RIPRESE VIDEO, UN ANNO DOPO

pagina dei collegamenti alle riprese video, dal sito web del Comune di Alpignano


Nel novembre 2011 il Comune di Alpignano ha stabilito di attivare un nuovo servizio per i cittadini, ovvero la registrazione e la messa a disposizione sul sito web del Comune di Alpignano delle videoriprese dei Consiglio comunale, per consentire, a chi non potesse recarsi nella serata stessa della convocazione in sala consiliare, di seguire i lavori del Consiglio, e mandando così definitivamente in pensione l’antiquata e assai impegnativa “sbobinatura” degli interventi dei consiglieri (ma che risultava però molto utile per testimoniare in modo piuttosto rapido il dibattito in consiglio, in caso di bisogno).

Nell’estate del 2013 i filmati, rimasti l’unico documento accessibile direttamente a tutti, sui lavori del Consiglio, non erano più reperibili.

Lo scorso 30 settembre 2013 abbiamo quindi presentato un’interrogazione, per fare presente il disservizio, e per chiedere di fare una valutazione dell’andamento del servizio nei mesi di attivazione, alla luce dei problemi evidenziati e dei dati richiesti, ovvero il numero di accessi e i costi sostenuti.

È emerso che il costo sostenuto per 13 sedute è stato di circa 6800 euro, e che gli accessi complessivi dalla nascita del servizio (gennaio 2012), fino alla data dell’interrogazione, sono stati 2017.

Quindi, tenendo pur valido il dato di 2017 visualizzazioni per 12 sedute, significa che abbiamo una media di 170 visualizzazioni a seduta. Se poi facciamo il conto che per ogni seduta abbiamo un video per ciascuno dei punti all’ordine del giorno e delle interrogazioni, abbiamo una media di 15/18 video a seduta. Significa che ogni video è stato guardato da 10/11 persone, nemmeno il numero complessivo dei consiglieri, che sono 16. Se aggiungiamo il numero dei componenti della giunta, arriviamo a 22 diretti interessati. Per fare un paragone, il nostro blog www.alpignanosicura.blogspot.it ha una media di 400/500 visualizzazioni settimanali, corrispondenti alla pubblicazione di ogni nuovo post.

Ci pare quindi un po’ pochino, per un servizio, che alla comunità costa almeno 500 euro a seduta, e comunque non riesce nemmeno a utilizzare. Dato che i servizi che vengono puntualmente pagati dovrebbero anche funzionare, e quando vengono attivati servizi nuovi bisognerebbe fare una valutazione in itinere della loro efficacia, come avevamo richiesto nel consiglio del 30 settembre scorso, sarebbe auspicabile che la commissione consiliare permanente, da cui scaturiscono i regolamenti, valutasse a posteriori se il servizio soddisfa o non soddisfa. E, in tal caso, definire un percorso per il suo potenziamento, pubblicizzandolo, o, in caso estremo, annullarlo.

Il problema grave, tuttavia, al di là dei dati, è che il servizio, nonostante la nostra interrogazione, ha continuato a non essere disponibile per diverso tempo, per cui abbiamo inviato una lettera all’Ufficio di segreteria del Comune di Alpignano, per ri-sensibilizzare sulla questione, lo scorso 7 gennaio 2014. Sembrava che la questione fosse legata a problemi di esternalizzazione del servizio - lo scaricabarile è pratica consueta quando le cose non vanno - e che si sarebbe provveduto.

Grazie anche ad articoli apparsi sui giornali, il servizio è stato quindi successivamente riorganizzato e ha ripreso più o meno a funzionare, anche se in modo approssimativo. Il risultato è che a oggi il servizio non è efficace: si trovano solo le riprese del 2014 (a cui si accede tramite un link in codice riportato in un file pdf!!!), non si sa che cosa si sta cercando perché non ci sono indici, ma soprattutto non esiste un archivio delle riprese degli anni precedenti.


Molti di questi link poi non funzionano e l’utente non può far altro che raccogliere le scuse: Sorry, the page you requested cannot be found.


Se invece si sceglie il link al Sito delle Riprese video comunali il risultato è che è “Impossibile contattare il server”. E chissà se qualcuno ha già provato ad accedere allo streaming. Ci piacerebbe saperlo dai vostri commenti.


Come possiamo non rilevare queste cose? Dobbiamo continuare a portare pazienza? Ma non basterebbe aprire un canale Youtube?


Su questa disfunzione – come su tante altre - vale la pena continuare a tenere viva l’attenzione, perché molto spesso si danno per scontati alcuni temi (vedi quello del wi-fi, dato per acquisito quando invece non funziona, quello della mensa, su cui continuano a fiorire lamentele, per non parlare dell’assurda attesa dei lavori del sottopasso di Via Pietre), su cui si appoggia la propaganda delle cose fatte, mentre non ne abbiamo alcun beneficio concreto.

Le cose non bisogna farle per farle, solo per poterle inserire nella check list dell’autoelogio, ma devono essere concepite come un reale servizio per il miglioramento della qualità della vita della persone. Anche e soprattutto a partire dalle piccole cose.

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