venerdì 17 aprile 2015

LA BELLA ALPIGNANO



In questo periodo Alpignano è particolarmente bella.

Chi ha la fortuna di accompagnare i bambini al mattino alla scuola Matteotti non potrà che avere un inizio di mattina incoraggiante per questi colori e questo cielo.

Il cielo di Alpignano infatti è straordinario e i bassi fabbricati, che ci sono su quasi tutto il territorio, permettono di goderne a 360°.

La fioritura dura pochissime settimane, una o due, e se splende il sole fare una passeggiata con il naso all’insù è una doppia meraviglia, e l’aria tiepida che ci separa dall’abbraccio delle catene montuose ancora leggermente imbiancate fa rinascere il bisogno di vita all’aperto.

Perché allora non riusciamo a godere a pieno di tutta questa bellezza?

A noi, su questo blog, sembra inevitabile parlare solo di problemi e di fatti che a noi sembrano inquietanti, di difficoltà economiche, di disservizi e di beghe politiche (e tante ne avremmo ancora), perché è questo il lavoro che facciamo. Questo è il ruolo dell’opposizione, grazie al quale la dialettica politica alimenta l’esercizio della democrazia.

Una lista civica deve cercare di tenere testa “al sistema”, che qui da noi è composto da un establishment che da vent’anni si regge più o meno sempre sugli stessi equilibri, su personaggi che si muovono in una rete in cui si ripetono sempre gli stessi copioni.



Ma Alpignano non è solo la sommatoria di queste cose, anche se apparentemente i fatti che si sono stratificati nel tempo portano tutti a vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto. Alpignano è anche un paese che dimostra ogni giorno che passa di aver voglia di ritrovare la bellezza apparentemente perduta, che sta non solo in vedute e monumenti, ma anche nel bisogno di stili di vita, che ci permettano di condividere la città come luogo da abitare. Perché non sono solo le nostre case a dover essere abitate con cura, ma anche le piazze, i parchi, gli edifici pubblici, le vie commerciali, i poli culturali.

Gli alpignanesi credono ancora nella possibilità di una rinascita culturale, urbanistica, sociale della città, anche se presi dallo sconforto della presa d’atto di una profonda mutazione nelle abitudini e negli stili di vita. In parte anche subiti da una città che non si è mai evoluta, perché è sempre mancata una visione.

Sono nati infatti tanti gruppi su facebook, dai cittadini che hanno voglia di dire qualcosa: pensate a quanta massa critica, se solo una piccola parte di queste persone decidesse di organizzarsi, facendo il salto e passando dal dire al fare.

Noi di Alpignano SiCura l’abbiamo fatto, e per quanto qualcuno possa criticarci o non essere pienamente soddisfatto del nostro operato, noi abbiamo dato vita a un progetto civico che sta lavorando da 4 anni, fatto di cittadini comuni, che dedicano il loro tempo ad analizzare i problemi del paese, per come li vediamo noi, provando a condividerli, perché solo persone informate possono scegliere cosapevolmente, se lasciare tutto com’è o cambiare.

Alpignano è ancora una bella città e solo amministrandola con attenzione e passione potrà essere una città viva, in modo che la sua bellezza possa fare da scenario a una rete di abitanti felice, soddisfatta e attiva e non ai rimpianti.


Perché non ci mandate delle foto dell’Alpignano che vi piace, per capire dove indirizzare l’azione politica, lo studio dei problemi, ma in positivo, per valorizzare le tante cose che la città offre, le sue bellezze naturali, gli scorci fluviali, gli angoli più caratteristici, le cose che si devono valorizzare?

Se avete voglia di aiutarci a realizzare questo “album degli scorci”, mandare le vostre immagini per favore a:



E ora i link a una veramente riuscita performance di M. Crozza, perché, anche con leggerezza, ci rendiamo conto di quante sono le occasioni sprecate (insieme ai nostri soldi): 
Alla fiera dell'Expo

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