venerdì 11 ottobre 2013

ANCORA UNA DOMANDA


Continuando ad approfondire l’analisi dei problemi che si sono sollevati – perché le questioni per noi non finiscono dopo gli show in Consiglio -, abbiamo trovato ancora qualche incongruenza in quello che sta diventando il caso più emblematico degli errori compiuti dall’amministrazione in carica.
Non avendo avuto nessuna risposta in consiglio comunale sulle tante questioni sollevate, poiché la maggioranza era troppo impegnata a darci addosso rinfacciandoci la nostra “sete di visibilità”, senza considerare il fatto che una maggioranza che si fa da sola 11 interrogazioni in un consiglio comunale forse di sete ne ha tanta, che non basta l’acqua della fontana, continuiamo qui a porci delle domande, nella speranza che qualcuno più importante di noi le voglia rivolgere ai diretti interessati per avere delle risposte.
Mentre ancora ci chiediamo tante cose, perché i ritardi, perché non si passa da Rivoli, perché chiudiamo il passaggio senza aver nemmeno iniziato via Pietre, dobbiamo andare alla radice del problema, e riflettere su una questione su cui TUTTI dovremmo esigere una risposta: ma perché il Comune di Alpignano ha scelto di diventare stazione appaltante, al posto delle Ferrovie?
La premessa è che, almeno da un a decina d'anni, RFI stava lavorando a un progetto di variante stradale (progetto ufficiale fino allo stadio definitivo, del 2010) sul territorio di Alpignano, che avrebbe collegato la provinciale 178 a via Garibaldi.
Esiste una delibera della Giunta Regionale, reperibilissima nella banca dati on-line, del 27 aprile 2012, con cui Regione Piemonte definisce gli interventi nel piano di potenziamento del sistema ferroviario, sulla linea Torino-Modane, tra cui risulta proprio il nostro, finanziato per 5.200.000 euro, da realizzarsi A CARICO DI RFI, entro dicembre 2014. Tutto: progetto, appalto, opere, variante urbanistica, espropri. Tutto.
Il giorno 4 maggio 2012 – una settimana più tardi - viene convocata qui ad Alpignano la Conferenza dei capigruppo, per indire un consiglio Comunale straordinario, convocato ad hoc, in fretta e furia, per la sola approvazione della bozza di Convenzione tra Comune di Alpignano e Rete Ferroviaria, per la chiusura del passaggio a livello. Senza nessuna idea chiara in merito, tant’è che poi il resto è storia risaputa, l’emendamento, la bocciatura, la ripresentazione al consiglio del 27 novembre ecc…
Il grande nodo è: ma com’è possibile che, pressoché contemporaneamente, mentre le regione trasferiva fondi a RFI affinché RFI facesse certe cose (tra cui i nostri lavori per 5.200.000 euro), il Comune di Alpignano e RFI prendessero tutt’altra strada? E la Regione?
E poi: che cosa può essere successo in una sola settimana, di così straordinario, da rendere possibile la trasformazione di 5.200.000 euro per lavori che avrebbe interamente seguito RFI, seguendo il progetto che dopo anni di elaborazione era quasi finalmente in porto, in 2.800.000 euro per opere vagamente indicate e in cui al posto di RFI sarebbe stato il Comune di Alpignano a fare tutto, con oneri e rischi a proprio carico?
Chi può rispondere a questa domanda se non i nostri politici, o gli Assessori, che non stanno raccontando le cose come sono andate? Perché si dice che è colpa del Pd se si è “perso il treno dei finanziamenti”, quando stiamo parlando di atti e di decisioni prese nel 2012?
Quale disegno si cela dietro questa scelta, di voler iscrivere per forza 2.800.000 euro nel nostro bilancio e non lasciare che fosse RFI a occuparsi di tutto?
Le risposte potrebbero essere diverse: 
·                    perché così facendo il Comune può tenersi i ribassi d’asta (Assessore LL. PP. su La Valsusa del 17 maggio 2012) 
·                    perché il progetto di RFI sarebbe stato molto devastante per il territorio, andando a rovinare terreni agricoli che la stessa Provincia ha chiesto di tutelare, e quindi si è intervenuti in tempo a frenare la devastazione.
Se non è il caso di commentare la prima risposta, perché qualsiasi cosa vada storta (Movicentro insegna, ma non solo, ci sono rischi connessi alle lavorazioni) non basteranno certo i risparmi sulla base d’asta a risolvere i problemi, essendo soldi che oltretutto verranno sicuramente impegnati per fare altro, sulla seconda è il caso di soffermarsi. A parte che è il Piano Regolatore a stabilire che cosa succede ai terreni di una città (e pare che il Piano Regolatore vedrà la luce proprio con questa amministrazione), magari stiamo salvaguardando qualcosa che basterà una futura variante a modificare.
E se è vero che è la Provincia che ha imposto questa salvaguardia, possibile che nelle varie Conferenze dei Servizi, e ai tavoli con la Regione, mentre si discuteva di tutto ciò, nessuno abbia avuto nulla da dire sul progetto che si stava approvando?
Con questo – per evitare che ci dicano poi che noi siamo propensi alla devastazione del territorio – non vogliamo dire che il progetto di RFI era la migliore soluzione possibile. Vogliamo solo AVERE LE RISPOSTE: visto che non possiamo essere convinti che la scelta sia stata fatta solo ed esclusivamente per una bucolica salvaguardia del paesaggio, possiamo sapere perché il Comune di Alpignano ha voluto incassare direttamente quei soldi?
Per meritarsi la fiducia dei cittadini bisogna dire la verità, e fino qui l’unica verità che sembra trapelare è che in fondo, se l’escamotage della progettazione partecipata arriverà a stabilire che i cittadini non vogliono le opere, di quei soldi che RFI elargisce bisognerà pur fare qualcosa…

3 commenti:

  1. <<...…una questione su cui TUTTI dovremmo esigere una risposta: ma perché il Comune di Alpignano ha scelto di diventare stazione appaltante, al posto delle Ferrovie?.....>>
    La risposta è semplice: il cervello si è bloccato -se mai si fosse messo in moto, ammesso sia possibile- di fronte al luccichio di 2,8 milioni di palanche!!!!! Fidatevi non hanno mai pensato di realizzare il sottopasso viario e pedonale.

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  2. Sottopasso viario e pedonale in via Verdi? Come già visto in altri post e mai avuto risposte, avete mai pensato ad una variante seria collaborando con altri comuni vicini? Tutto quel traffico, camion e problemi di allagamento non possono essere risoluti con quel sottopasso, altrimenti basterebbe "rifare" e corregere quello attuale. Alpignano deve avere una strada reale e alternativa. Quello di via Verdi potrà essere forse un passaggio pedonale per le persone della zona...

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  3. La Convenzione con RFI non prevede la realizzazione del sottopasso veicolare di Via Verdi. Su questo la politica non è in grado di prendere una decisione e ha deciso di demandare a un professionista esterno tramiote una procedura di progettazione partecipata.
    Noi abbiamo proposto di aprire un confronto con Rivoli per potenziare l'attraversamento di Via Valle, ma l'Assessore ha detto che le ferrovie non danno il consenso. Ora è mia intenzione verificare l'attendibilità di queste affermazioni.
    Sicuramente Rivoli si è detta disposta quanto meno a sedersi attorno a un tavolo. Ma bisogna sedersi con le idee chiare, se no facciamo brutte figure.
    Con RFI il lavoro di verifica è più complesso e spero stia nelle nostre forze.
    A noi tutti, come cittadini, il compito è di esigere delle risposte e la verità dall'amministrazione.

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