giovedì 4 dicembre 2014

“CON IL CUORE IN MANO”. Ovvero il caso R.F.I. Epilogo



Il 27 novembre 2014 in Consiglio Comunale, tra le tante cose assurde accadute (tra cui 13 interrogazioni della maggioranza, che hanno occupato le due ore disponibili), la maggioranza è riuscita a superare se stessa. 
Per far capire di che cosa si tratta, dobbiamo ripercorre qualche passaggio, avvenuto a partire dall’approvazione della Convenzione con RFI nel 2012, per la chiusura del passaggio a livello e l’esecuzione di opere alternative. 
Si premette che a quella data esistevano già un progetto definitivo, approvato dalla Conferenza dei Servizi nel 2008 e un progetto esecutivo, realizzato da RFI, consegnato alla nostra amministrazione nel 2010.
Se si fosse portato avanti questo progetto, le Ferrovie avrebbero investito 5.200.000 euro e avrebbero avviato i lavori nel 2011 per concluderli a dicembre 2014: oggi avremmo le opere, non avremmo gli onerosi vincoli di Stazione appaltante e la città avrebbe avuto le opere compensative prima della chiusura del passaggio a livello. 
L’amministrazione Da Ronco tuttavia non volle portare avanti quel progetto, per ragioni che sono state finalmente spiegate nel Consiglio Comunale del 29 Marzo 2014, ovvero il Consiglio in cui Alpignano SiCura presenta una mozione per chiedere le dimissioni dell’Assessore ai LL.PP, “accusato” di aver chiuso il passaggio a livello senza prima realizzare le opere previste dalla Convenzione approvata a novembre 2012.
L’Assessore all’urbanistica Malacrino, il Sindaco e i Consiglieri di maggioranza difendono l’operato dell’Assessore. Di fatto, la strada che avrebbe realizzato RFI non la si vuole proprio realizzare, come scelta politica, sia per salvaguardare il territorio naturale sia per evitare successive eventuali operazioni di speculazione edilizia. 
L’Assessore all’Urbanistica sostiene che oltretutto la strada non sarebbe nemmeno più autorizzata dalla Provincia, forzando addirittura la realtà, per sostenere le ragioni dell’annullamento del progetto, in quanto la Provincia la strada l’ha mantenuta nei piani territoriali.
Inoltre, dice la maggioranza, solo questa nuova convenzione prevede il rifacimento del sottopasso di Via Pietre, cosa che nel progetto RFI non ci sarebbe stata.
Tutto questo detto, la nostra mozione fu bocciata, insieme al progetto RFI.
I cittadini di fonte a tutto questo si mobilitano, raccolgono le firme e chiedono che vengano allora rispettati i termini della convenzione, che prevedeva la realizzazione di:
·  adeguamento del sottopasso di Via Pietre;
·  nuovo tratto di viabilità stradale con costruzione di sottopasso ferroviario e rotatoria tra via Rivoli e Via Valle;
·  passerella/sottopasso pedonale tra via Verdi e Via XXV Aprile;
·  realizzazione di un sottopasso pedonale in Stazione di Alpignano.
Questo è ciò che chiedono i cittadini, e lo ribadiscono anche in un incontro negli uffici del Sindaco, nel febbraio del 2014, in cui erano presenti anche esponenti di Alpignano SiCura.

Alpignano Sicura chiede formalmente, per due volte, di indire un Consiglio comunale aperto, per conoscere l’opinione dei cittadini, ma viene sempre negato. Il Consigliere Pani (ora ex-consigliere) si impegna ufficialmente il 13 maggio 2014, in Conferenza dei Capigruppo, a condividere il progetto almeno con i consiglieri.
Invece che cosa succede?
A luglio 2014 il progettista incaricato di redigere il progetto preliminare del sottopasso viario e pedonale di Via Verdi (n.b. i termini dell’incarico!!!) presenta una soluzione di un tracciato abbastanza simile a quello bocciato senza riserve nel Consiglio Comunale del 29 marzo 2014.
A settembre 2014 l’opera viene inserita nel Piano triennale delle Opere Pubbliche, prevedendo che la nuova strada venga realizzata nel 2016.
Il 27 novembre 2014 viene fatta approvare dal Consiglio la revisione del Piano triennale, che anticipa le suddette opere al 2014.
Con quale escamotage?
è qui che succede l’impossibile: dato che abbiamo già un progetto definitivo approvato dalla Conferenza dei Servizi del 2008, possiamo iniziare con le attività espropriative dei terreni agricoli compresi tra la ferrovia e la Via Garibaldi. Lo stesso Assessore Malacrino, colui che solo a marzo respingeva la realizzazione di una nuova strada per la salvaguardia dei terreni agricoli e dalla speculazione, chiede “con il cuore in mano” che si risolva presto questo grave problema di viabilità!!! 
Che cosa significa, allora, che il tracciato è lo stesso?
No, formalmente non è lo stesso: perché questo viene fuori dalle consultazioni con i cittadini e altre organizzazioni. Quindi il progetto di RFI è bocciato, però ne si fa uno simile su richiesta dei cittadini. 
Ma la politica non aveva già fatto la sua scelta, a marzo 2014? Se i politici sono convinti delle loro scelte, difese con le unghie coi denti in questi due anni e mezzo, devono andare avanti per quella strada.
Ma siamo sicuri che sia andata proprio così? Possiamo vedere i verbali degli incontri del professionista, i suoi appunti, possiamo confrontarci in un Consiglio Comunale aperto a tutti? La “progettazione partecipata”, come metodologia di lavoro, prevede questi passaggi “aperti”: perché non li vogliamo fare? Perché poi il Consigliere Pani non ha mantenuto la promessa di illustrare pubblicamente il progetto? 
I Consiglieri di maggioranza hanno già approvato tutto e il contrario di tutto. Come si fa a governare così? Come possiamo noi cittadini, che subiamo sempre tutto, non sentirci presi in giro? 
Tantissime sono le domande che affollano la nostra incredulità.
Eppure, se questo è l’epilogo, sarebbe bastato che a settembre del 2011, sempre “con il cuore in mano”, dato che erano già stati spesi mesi di lavoro e soldi pubblici, il Sindaco Da Ronco firmasse la convenzione, che avrebbe fatto decollare quanto oggi noi andremo comunque a realizzare in modo parziale - avendo dimezzato le risorse - assumendocene i rischi - essendo Stazione Appaltante - e con almeno, se tutto va bene, 4 anni di ritardo.

Vi invitiamo a guardare le videoriprese (sempre che siano consultabili, dato che sono anni che abbiamo denunciato il fatto che non sono quasi mai disponibili):
mozione a favore delle dimissioni dell'Assessore Agrimano 
discussione sul punto degli espropri_finale
discussione del punto sugli espropri 

3 commenti:

  1. ..la vera domanda è la seguente: perché si ritorna indietro su una scelta politica, quella di bocciare il piano RFI, riproponendo un tracciato stradale simile a quello del piano RFI????..quali sono gli interessi in gioco e come mai c'è questo ripensamento???..quali forze o soggetti - politici e privati - hanno guidato questa scelta???...nei partiti di maggioranza (ma anche di opposizione ..tutti) c'è adesione a questa scelta o distinzione???..in questa scelta c'è l'accordo per la prossima maggioranza che guiderà la città?????..

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  2. caro anonimo, se ci contatti privatamente possiamo anche parlarne, perché poi se scriviamo proprio TUTTO quello che pensiamo qualcuno potrebbe querelarci...però ti diamo una mano, vai a rileggerti il nostro post "caro assessore ti scrivo" pubblicato il 4 settembre 2014, lì c'è già tutto

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  3. ma con quale faccia i nostri amministratori possono pensare di convincerci della buona fede di questi passaggi, che rappresentano il volto peggiore della politica, quella che si fa beffe dei cittadini per portare avanti un’azione che a nostro avviso non ha nulla a che vedere con l’interesse comune?

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