venerdì 8 maggio 2015

INTERPRETANDO "MALACRINAMENTE"


Nell’ultimo Consiglio Comunale del 29 aprile 2015 abbiamo presentato una interrogazione su un tema che ci sta particolarmente a cuore: la tutela dei suoli agricoli nella nuova versione del Piano regolatore comunale.

Dopo l’approvazione con delibera n° 136/2014, da parte della Giunta Comunale, delle soluzioni proposte dal professionista incaricato per la nuova strada che passerà tra Via Valle e Via Garibaldi, ci è venuta una certa preoccupazione leggendo la frase “il raccordo che collega via Valle con via Garibaldi [...] evita la compromissione di aree agricole poste ad est andandosi a posizionare in un’area di ‘frangia’ già edificata”!!!
Considerato che con il termine “frangia urbana” o “frangia edificata” si indicano le aree di transizione tra città e campagna, in cui si assiste all’erosione della campagna a favore dell’edificazione urbana”, ci siamo chiesti se realmente sia intenzione di questa amministrazione preservare e tutelare in ogni modo dall’edificazione i terreni posti fra il limite edificato esistente della città di Alpignano ed il limite della strada di collegamento fra la via Valle e la via Garibaldi (aree agricole poste ad ovest).

Diciamo questo perché esiste un precedente molto importante, sulla vicenda già peraltro tratta in numerosi altri post, che risale al 27 marzo 2014, quando Alpignano SiCura presentò una mozione per il ritiro delle deleghe ai Lavori Pubblici all’attuale Assessore Agrimano, per le assurdità legate all’abbandono del progetto della nuova strada di collegamento, che sarebbe stata realizzata da RFI in seguito alla soppressione del passaggio a livello.
Ricordiamo che a gran voce la giunta e la maggioranza avevano detto di rinunciare al  progetto perché era troppo invasivo rispetto alle aree agricole (cfr. registrazioni consiglio comunale del 27 marzo 2014, reperibili sul sito comunale).
Poi il progetto è stato improvvisamente recuperato: abbiamo già anche rilevato le contraddizioni (http://www.alpignanosicura.blogspot.it/2014/12/con-il-cuore-in-mano-ovvero-il-caso-rfi.html) di questa scelta.
Ora continuiamo a rilevare che c’è qualcosa che non torna, in tutta questa vicenda.
Ma anche se noi continuiamo a chiedere chiarimenti, questi non arrivano.
E infatti anche la attesa risposta a questa interrogazione non è arrivata, com’è abitudine ormai consolidata della Giunta e della maggioranza, di non dare mai risposte, in Consiglio Comunale, alle questioni scottanti.
Riportiamo la parte di discorso dell’Assessore, ai nostri occhi, più significativa:
“Ringrazio il Consigliere Brignolo perché mi dà la possibilità di rispondere non con riferimento esclusivo all’oggetto dell’interrogazione.” E difatti l’attenzione si sposta immediatamente su altro e non entra nel merito della domanda specifica:
“L’interrogazione ha individuato una precisa osservazione non posso impegnare il consiglio con una risposta in merito all’area specifica individuata.
Posso dire che tutte queste tipologie saranno attentamente valutate in relazione a quanto previsto dalla legge e a quanto previsto ovviamente dai piani di scala superiore [...] in merito alla tematica del consumo di suolo. Ricordo oltretutto che non è competenza della giunta ma è competenza proprio dei consiglieri l’accoglimento il rigetto o il parziale accoglimento delle osservazioni dei cittadini e rinvio quindi alla procedura prevista dalla legge.
Sarebbe scorretto come giunta dare questo tipo di indicazione proprio perché è una delle poche competente rimaste ai consigli comunali, quella appunto urbanistica [...]”

Dopo questa  risposta criptica il nostro consigliere eufemisticamente ribatte che probabilmente “l’interrogazione si è prestata a poterla interpretare malamente” ... ovvero “malacrinamente”... perché in realtà la domanda era chiara: la giunta vuole o non vuole preservare le aree agricole? L’atto di indirizzo è un preciso compito della giunta.
A noi non interessava entrare nel merito delle controdeduzioni alle osservazioni al Piano Regolatore. A noi interessava sapere se, approvando la giunta il progetto preliminare, si mettevano in discussione le premesse tanto fortemente sostenute. Perché dato che la giunta approva quel progetto, allora approva anche il fatto che la “frangia edificata” sia compromessa e man mano erosa.

Ma noi che ovviamente siamo in buona fede prendiamo per buono quanto detto dall’assessore: spetta ai consiglieri la decisione, quegli stessi consiglieri che, in occasione della difesa dell’operato dell’Assessore Agrimano (che prima non voleva la strada e adesso la vuole), si sono battuti vivacemente per garantire che le aree agricole vengano manenute con tale destinazione d'uso.
Speriamo che i consiglieri di maggioranza mantengano la coerenza con quanto già espresso in precedenza e siano liberi di fare le loro personali valutazioni.

Per vedere il video completo, potete collegarvi a questo link:
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