lunedì 6 novembre 2017

La staffetta della storia

Giovedì 2 novembre nell'Auditorium della Scuola media Tallone di Alpignano i ragazzi delle terze medie hanno assistito alla proiezione del mediometraggio “La grande fabbrica della guerra”, in occasione del 99esimo anniversario della fine della Prima Guerra mondiale. Alla visione del film è seguito un interessante dibattito alla presenza del regista, Alessandro Rota, del direttore della fotografia, Gerardo Fornari, dello scenografo, Maurizio Corigliano, e di uno degli attori protagonisti, Niccolò Fontana.
Una scena del film
Si è trattato di un confronto speciale per i ragazzi di Alpignano, soprattutto perché il film è stato realizzato da studenti poco più grandi di loro: la produzione è stata infatti curata dai ragazzi dell’Istituto Avogadro di Torino, in collaborazione con Officine Ianos. “La realizzazione del film ha richiesto quasi due anni e un grande impegno da parte dei ragazzi coinvolti, in totale una ventina”, racconta il regista.
“I ragazzi sono stati accompagnati da professionisti ma si sono occupati di tutto, con la soddisfazione di creare un film letteralmente da zero e con un budget tutto sommato limitato, 20.000 euro”. La produzione e’ stata resa possibile dal finanziamento ottenuto dall'Istituto Avogadro da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, nell'ambito dei progetti scolastici in occasione del centenario della Grande Guerra.
Il film racconta di come alcuni studenti dell'Istituto Avogadro scoprono nei sotterranei della scuola una macchina del tempo che, riattivata dopo 100 anni, porta alcuni soldati della prima guerra mondiale ai giorni nostri. Ciascuno di loro potrà quindi raccontare ai ragazzi di oggi la realtà delle trincee e dellʼindustria bellica, tra entusiasmi patriottici, follia degli "scemi di guerra" e contestazione. Un viaggio nel tempo attraverso immaginazione, memoria e materiali dʼarchivio, da cui traspare il grande impegno e la profonda conoscenza della materia da parte degli studenti realizzatori, che hanno dovuto prima studiare e poi processare le informazioni apprese all'interno di una sceneggiatura non documentaria, ma di fiction.
Il risultato è un film ricchissimo di spunti, oltre che davvero spettacolare: “E’ sorprendente constatare quante tematiche legate al conflitto i ragazzi siano stati capaci di includere in soli quaranta minuti di film”, hanno commentato Toni Pennisi e Giacomo Bosio, consiglieri comunali che hanno introdotto la proiezione che è stata replicata la sera successiva al Salone Cruto per tutta la popolazione. “La questione linguistica, ad esempio: la Grande Guerra fu la prima occasione dopo l’Unità d’Italia in cui gli italiani di diverse regioni furono costretti a parlarsi e a capirsi, adottando l’italiano. Ma anche il ruolo chiave giocato delle donne all'interno delle fabbriche e da tecnologie che all'epoca erano del tutto nuove, come gli aerei o anche il cinema di propaganda, che contribuito a rendere la Grande Guerra la strage di dimensioni epocali che è diventata”.
L'intervento del sindaco Oliva venerdì mattina in Piazza Caduti
I ragazzi della Tallone hanno preso parte anche alle celebrazioni ufficiali per la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate tenutesi la mattina seguente in Piazza Caduti, intervenendo con letture tratte da vari autori europei che hanno vissuto l’”inutile strage”, da Ungaretti a Remarque. A loro si è rivolto il sindaco Oliva, ricordando come il senso delle celebrazioni di questi eventi sia quello di “una staffetta in slow-motion: il testimone che vi passiamo contiene il valore dell'unità oltre le differenze".

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Ricordiamo che rimane aperta fino al 12 novembre, all'Ecomuseo Cruto, nei giorni di giovedì e domenica, la mostra "Questa è guerra!": sono esposti oltre 100 giornali d'epoca del periodo della Prima Guerra mondiale.


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