sabato 24 febbraio 2018

Tasse, ambiente, lavoro e sanità: i candidati alla lavagna


Come annunciato in un precedente post, l'Associazione Laboratorio delle idee ha organizzato per il 27 febbraio 2018 (ore 20.45 ex Opificio Cruto) una serata di confronto fra i programmi elettorali di alcuni gruppi che si presenteranno alle elezioni del prossimo 4 marzo. 
Abbiamo invitato Marco Margrita, giornalista e direttore de “Il Monviso”, a moderare la serata. Verrà richiesto ai partecipanti di sintetizzare, in modo chiaro e diretto, i contenuti del programma toccando temi fondamentali per la costruzione di un futuro migliore di quello che questi tempi tetri lascerebbero intravvedere.
Notizie di povertà, insicurezza, precarietà, rischi reali e immaginari, paure concrete e strumentali ogni giorno stanno plasmando il nostro immaginario, ma alla base ci sono taluni problemi che non vanno trascurati. Sappiamo che problemi così complessi richiedono tempi lunghi di risoluzione e il coraggio di fare scelte che possono apparire impopolari. La politica deve reimparare a farci vedere le cose in prospettiva.
Ecco le questioni cruciali su cui i candidati saranno chiamati a dire la loro.
TASSE ED EVASIONE FISCALE. Da molto tempo si dice che abbassare le tasse permetterebbe di risolvere il problema dell’evasione fiscale, che ogni anno priva lo stato di enormi quantità di denaro, che sarebbe utile ad alimentare le politiche redistributive. Pagare poco, ma pagare tutti. Ma il problema dell’evasione è un problema di malcostume radicato e diffuso. Sarebbe necessario affrontare questo tema da molteplici punti di vista, sia nel creare gli anticorpi utili a creare riprovazione sociale verso alcune pratiche consuete, sia soprattutto nel creare sistemi di controllo efficaci. Che cosa prevedono i programmi politici al riguardo?
AMBIENTE E TERRITORIO. È ormai scientificamente provato che il global warming sta creando grandi sconvolgimenti climatici, che ogni anno creano disastri ambientali ed economici di grandissime dimensioni. Il territorio, ce lo ricordano alcuni episodi ricorrenti, ha bisogno di manutenzione e di ingenti investimenti, che però consentirebbero di risparmiare i costi dei ripristini e i costi in termini di vite umane e qualità della vita; se aggiungiamo la necessità della messa in sicurezza del patrimonio edilizio, la politica si trova ad affrontare la necessità di stanziare un poderoso capitolo di spesa pubblica. Sarà una delle priorità di bilancio oppure si faranno altri tipi di investimenti su territorio ed edilizia?
IL SISTEMA SANITARIO. Il sistema sanitario pubblico, una delle più grandi conquiste del welfare degli ultimi quarant’anni, sta collassando (insieme ad altri pilastri del welfare, quali le pensioni, il sistema universitario,il trasporto pubblico, il sostegno al reddito …) e rischia di portare le prossime generazioni a invertire la tendenza dell’aspettativa di vita, a meno di utilizzare parte dei propri redditi in forme di assicurazione o per la sanità privata. Che cosa ci dobbiamo aspettare tra 10, venti anni, in questo ambito, rispetto a scelte che la politica deve fare oggi su questo tema?
IL MERCATO DEL LAVORO. Il tema del lavoro è un tema che da almeno trent’anni (ovvero da quando l’industria ha espulso i lavoratori sia per i processi di globalizzazione, sia per l’introduzione della robotica nei grandi stabilimenti industriali) sta facendo scrivere agli economisti fiumi di inchiostro, per dare ai politici strumenti utili a orientare le scelte. In più assistiamo a una pesante “amazonizzazione” anche del settore della distribuzione e all’aumento dei gig workers nel campo dei servizi. Questi processi possono solo essere intuiti ma la politica è chiamata comunque a pensare a un sistema per gestirne le conseguenze, in modo da evitare che tra due o tre generazioni si debba improvvisare una soluzione per supportare interi strati sociali in condizioni di povertà estrema. Che cosa si pensa di iniziare a fare per prevenire questo scenario?
IL CONFLITTO SOCIALE. La crisi del lavoro, il degrado delle periferie e la povertà diffusa (soprattutto culturale) ha contribuito all’inasprimento dei sentimenti nei confronti degli immigrati. Come farà la politica a evitare che questo clima di tensione si traduca in un pesante conflitto sociale?
Con questi spunti di riflessione ci apprestiamo ad affrontare il dibattito, che speriamo si svolga in un clima sereno e disteso e che permetta di ascoltare con rispetto tutti i punti di vista.
Alla fine del question time del giornalista sarà data la possibilità al pubblico di porre le proprie domande.

Interverranno: MARCO GRIMALDI, per Liberi e Uguali; CELESTE D'ARRANDO, per il Movimento 5 Stelle; UMBERTO D’OTTAVIO, per il Partito Democratico; IGOR BONI, per Più Europa; AGOSTINO GHIGLIA, per Fratelli d’Italia; SARA ZAMBAIA, per la Lega Nord; LUCIO MALAN, per Forza Italia, tutti candidati alla Camera dei Deputati, tranne Malan, candidato al Senato.

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