domenica 29 novembre 2015

CI HANNO SPENTO ALPIGNANO


Nel Comune di Alpignano sono avvenuti due fatti molto gravi, che hanno sensibilmente peggiorato la vita dei cittadini, e hanno gettato questo paese nel buio: la ancora più rigida demarcazione della linea ferroviaria, rendendola pressoché invalicabile, e la chiusura improvvisa e immotivata di una scuola primaria, in una zona molto popolosa. Una scuola per i bambini, una scuola pubblica, un servizio essenziale, una scuola di tutti. La conseguenza è stata una catena di disagi, un penoso adattamento, i cui danni sociali sono a oggi incalcolabili. Su queste due vicende si è misurata l'impotenza dei cittadini a ostacolare scelte che li danneggiano, a far retrocedere chi cinicamente guarda a interessi diversi da quelli del bene comune.
Di fatto, tutto ciò non fa altro che peggiorare la reputazione della politica.
Noi vorremmo avere nuovamente la possibiità di raccontare la nostra storia, far capire come è nato il nostro movimento civico, ma non c'è spazio in queste righe. Lo faremo sul prossimo numero, perché è importante ricordarlo, dato che tra un po' assisterete a una proliferazione di liste civiche, come se cambiare nome servisse anche a cambiare faccia.
Tutti noi auspicavamo un reale cambiamento di direzione. Invece ci siamo trovati di fronte a una linea di continuità, che da vent'anni conduce Alpignano verso un'unica direzione: il peggioramento della qualità della vita. Non c'è una singola persona, in Alpignano, che oggi possa affermare il contrario. E la causa non sono i tagli.
Dinanzi ai continui proclami dell'auto-propaganda, portata avanti da Sindaco e forze politiche che lo sostengono, vorremmo prendessero la parola sia i residenti, che sono rimasti confinati al loro borgo oltre la ferrovia, sia tutto il mondo che ruota intorno alla scuola: bambini, genitori, nonni, insegnanti, personale.
Perché non è possibile pensare di aver bene amministrato questa città e portare a casa come risultato solo una nuova fontana. È inutile scrivere programmi faraonici, quando l'unica cosa che serve in questo paese è riprendere in mano tutto da capo e rimettere in ordine le cose.
Che si prospettassero anni di riduzione di risorse pubblche era chiaro a tutti noi, già dalle scorse elezioni. Era un leitmotiv già allora e non di certo una imprevedibile novità di oggi.
Questa ossessione della mancanza di risorse e delle “eredità” sconvenienti è un tormentone che non convince più nessuno e che non vogliamo più ascoltare. È l'autogol che mette semplicemnte in evidenza la debolezza di chi non possiede gli strumenti giusti per intervenire su un territorio che aveva bisogno di maggiori cure e di nuove idee. Un cambiamento sostanziale di rotta e di mentalità è quello che serve a questo paese, fermo a politiche anni settanta, che basano le scelte sulla conta dei voti e si sostengono con la speculazione edilizia. Non si può più gestire così la pubblica amministrazione.
Sterziamo bruscamente, a occhi bene aperti, tenendoci forte.

sabato 21 novembre 2015

RIAPRIAMO LA SCUOLA GRAMSCI. SI PUO' FARE.

Come annunciato nel post della settimana scorsa, si è svolto ieri sera, venerdì 20 novembre, l'incontro dedicato al tema "Il futuro delle scuole in Alpignano", organizzato per fare luce su molti aspetti dello stato di fatto e delle prospettive delle scuole alpignanesi.
Vorremmo chiarire una volta per tutte CHE LA SCUOLA GRAMSCI NON E' STATA CHIUSA PER L'AMIANTO.
La scuola è stata chiusa perché nel progetto del nuovo piano regolatore i terreni su cui essa è costruita diventeranno edificabili e un nuovo polo scolastico è previsto che nasca intorno alla scuola Tallone.
Pertanto da quando si è insediata, la nuova amminstrazione, ha smesso di programmare manutenzione, perché tanto di quella scuola era prevista la demolizione.
Noi siamo d'accordo con il fatto che nuove scuole vengano consegnate alla nostra città.
Noi non siamo d'accordo sul fatto che si chiuda una scuola tout court senza nemmeno aver imbastito prima della chiusura un nuovo progetto sostitutivo, e senza che questa decisione sia preceduta da un confronto partecipato.
Per tutti i disagi che ne conseguono e che si aggraveranno sempre di più, dato il pessimo stato di manutenzione che caratterizza gli altri plessi, e dato il ridicolo scenario paventato, di smembramento della scuola media, noi vorremmo che l'amministrazione investisse su una rifunzionalizzazione della Gramsci, con i lavori minimi e necessari per la sua riapertura a partire dal prossimo anno scolastico. Il tempo è poco e bisogna impegnarsi affinché ciò avvenga, senza farsi convincere dal fatto che servono così tanti soldi che è meglio lasciare stare. Perché non è così.
I processi di adattamento a cui si sta piegando la popolazione studentesca alpignanese NON SONO A COSTO ZERO. E oltre ai costi economici si aggiungono gli incalcolabili costi sociali che ne scaturiscono, che si misurano nel benessere delle persone e nella qualità della didattica.
Le scuole formano i futuri cittadini e devono essere all'altezza di questo compito.
La serata si è conclusa con la raccolta firme, per fare in modo che la scuola riapra, dal prossimo anno scolastico.
La raccolta firme continua nella giornata di oggi, sabato 21 novembre e il prossimo mercoledì, 25 novembre.
Potete qui di seguito scaricare il documento illustrativo che sintetizza i passaggi amministrativi, i costi sociali prodotti, la attuale situazione delle classi e gli scenari più pessimistici, le soluzioni.

Grazie a tutti coloro che sono intervenuti e che hanno avuto il coraggio di superare i pregiudizi che investono tutti coloro che decidono di muoversi per il bene comune, senza scambiare la nobile arte della politica per la diffusa attitudine a trascurare la cosa pubblica considerandola di proprietà dei partiti.
Aiutateci a divulgare queste informazioni, perché la disinformazione non permetterà mai un reale cambiamento di prospettiva.


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domenica 15 novembre 2015

IN RITARDO, COME SEMPRE

Come sempre, e non ce la faremo mai ad abituraci, le risposte non arrivano.
La nostra mozione è stata rigettata: noi volevamo un impegno preciso, e aggiornamento costante su ciò che succede nelle stanze dei bottoni
Se avete letto i post precedenti, a fine ottobre avrebbero dovuto sciogliere le riserve sul destino della scuola Gramsci per il prossimo anno scolastico e, insieme a quello, quello dei bambini, delle famiglie e della didattica.
Quando poi le risposte arrivano, è già talmente tardi, che i cittadini hanno già trovato il modo di arrangiarsi. Per necessità, per disperazione.
Se la scuola Gramsci non riaprirà, come molti ormai sospettano, si sa, molti studenti andranno via.
Se questo, per una comunità che si riconosce nelle nuove generazioni, rappresenterà un grave problema, per l'amministrazione saranno solo costi in meno: meno mensa, meno trasporti, meno riscaldamento... 
In nome di che cosa? Non possiamo dirlo, per evitare una querela.
Noi la scuola Gramsci vogliamo che torni a vivere, perchè metà città ne ha bisogno; e se anche dovessero davvero esserci i mezzi per far nascere il nuovo polo scolastico, nell'attesa che sia realizzato - molti, molti anni - la città non può rimanere scoperta.
Sappiamo che i costi per sistemare la scuola sono piuttosto elevati, ma non così tanto da impedire che qualcosa si possa fare: noi una soluzione ce l'abbiamo, e la vorremmo illustrare a chi pensa che Alpignano non può restare per sempre senza una terza scuola primaria.
Vi aspettiamo VENERDI' 20 NOVEMBRE alle 20.45 all'Oratorio San Martino.
NON MANCATE. 


domenica 8 novembre 2015

LA SCUOLA A PEZZI

Consiglio Comunale del 24 settembre 2015. Guarda le riprese video

Non commentiamo nemmeno i fatti accaduti la settimana appena conclusasi, alla scuola Matteotti di Alpignano, quando un vetro ha ceduto ed ha interrotto i lavori in una delle classi.
Sarebbe troppo facile prendersela per l'ennesima volta con amministrazione scolastica e comunale per i disagi creati alle famiglie, a causa dell'incapacità di comunicare semplicemente i fatti: c'è stato un incidente, state tutti a casa un giorno che così controlliamo. No, meglio andare a scuola come se nulla fosse, per poi decidere dopo pochi minuti di evacuare le classi, e far uscire i bambini, senza immaginare che così si sarebbe lasciato a facebook e whatspapp il compito di creare l'immediato allarme, per cui tutti si sono sentiti in dovere di lanciarsi al recupero di figli e nipoti, con le conseguenze che possiamo immaginare.

Preferiamo piuttosto tornare indietro di qualche settimana, a quel consiglio Comunale del 24 settembre 2015, quando il Sindaco ha fatto delle dichiarazioni molto importanti, riguardo alla scuola Gramsci.
In una delle interrogazioni presentate, il Sindaco ha ripercorso i soldi investiti dall'amministrazione sulla scuola, in manutenzioni straordinarie:
1990
sostituzione di gronde e pluviali, per 28.500 euro
1996
intervento di recupero e risparmio energetico, fornitura e posa serramenti esterni, 79.000 euro (finanziato da fondi regionali);
1998
lavori di adeguamento alla Legge 626/94, dell'impianto antincendio, con messa a norma delle uscite di sicurezza primo piano, per euro 35.119;
1999
adeguamento Cpi, il certificato di prevenzione incendi, per circa 22.000 euro;
2000
rifacimento impianto elettrico, controsoffittatura e risanamento tetto e faldatura, per euro 252.000;
2006
adeguamento centrale elettrica, più camino e impianto illuminazione di emergenza, per 30.300 euro;
2007
rifacimento completo del tetto della scuola, per 160.000 (finanziato da fondi regionali);
2010
rifacimento servizi igienici, per 19.000 euro:

Complessivamente, con la conversione in euro di lavori di 25 anni fa, abbiamo speso per la Gramsci 625.900 euro. Una media, fino al 2010, di circa 31.300 euro all'anno. Un bel risparmio, per questa amministrazione, che, da quando si è insediata, ha eliminato del tutto questi investimenti, come se fosse già chiaro sin dall'inizio della legislatura che questa scuola sarebbe stata cancellata dalle carte.
Ma quelli che noi chiamiamo investimenti, altri li chiamano costi.
Vediamo allora quali sarebbero questi costi.
Secondo le analisi dell'ufficio tecnico, le opere necessarie per regolare riapertura scuola sarebbero:
  • il rifacimento dei servizi igienici (già rfatti nel 2010!!!)
  • il rifacimento delle pellicole di rivestimento delle pareti interne
  • la verifica e il ripristino degli intonaci di rivestimento dei pannelli eserni
  • la tinteggiatura esterna (si poteva fare con Scuole belle)
  • la verifica delle vetrare
  • il ripristino delle grondaie con fissaggio alla struttura e sostituzione di parti deteriorate
  • il ripassamento e sostituzione dei copripannello in alluminio
  • la verifica delle vetrare con eventuale sostituzione e relativa certificazione


Entro il mese di ottobre – dice sempre il Sindaco, nell'intervento di cui sopra - l'ufficio tecnico redigerà il computo metrico e il preventivo di spesa.
SIAMO A NOVEMBRE: sono pronti questi dati? Esiste un canale informativo ufficiale? L'avevamo chieso noi con la mozione presentata nell'ultimo consiglio (cfr post della settimana scorsa). Ma ce l'hanno bocciata.

Ma il gran finale è quello che conosciamo e che da sempre ci fa temere il peggio, perché la decisione di riaprire la Gramsci potrebbe non dipendere da fattori economici, ma politici.
Dice sempre il Sindaco, che "se i termini economici delle opere di manutenzione sono sufficientemente adeguati alle possibilità concesse dalle fonti interne ed eventuali accensioni di mutui o da particolari fonti di finanziamento esterne derivanti da bandi relativi alla manutenzione delle scuole, la scuola Gramsci riaprirà i battenti per l'anno scolastico 2016-2017".

ALTRIMENTI?

domenica 1 novembre 2015

LA SCUOLA? CONTRO!

Il 29 ottobre scorso, in Consiglio Comunale, alle ore 24, restava tra il pubblico solo più una rappresentanza di Alpignano SiCura e tre tecnici comunali
BOCCIATA DALLA MAGGIORANZA la nostra mozione per il problema della scuola Gramsci.
Giovedì 29 ottobre scorso si è interpretato nelle aule del Consiglio Comunale l'ormai consueto copione, che sin dall'inizio della legislatura mette in scena i rapporti tra maggioranza e opposizione: l'opposizione che fa il controllore sospettoso, con interrogazioni e mozioni, e dall'altra parte mezze risposte e stroncature, da parte di una maggioranza arrogante che nulla mette in discussione della proprie scelte.
Così è successo anche alla nostra mozione, che interessava lo spinoso caso Gramsci, rispetto al quale ci siamo convinti che la maggioranza non sia più intenzionata a riaprire quella scuola.
Riportiamo integralmente il testo della mozione.

PREMESSO CHE:
Con Deliberazione n° 84 del 11/06/2015 la Giunta Comunale, considerando che:
l Nuovo Piano Regolatore prevede la realizzazione di un polo scolastico in area adiacente all'istituto Tallone, dove attualmente sono giacenti i campi tennis e il Bocciodromo.

nè il Ministero, nè la Regione Piemonte prevedono la concessione di contributi ai Comuni per l'edilizia scolastica;
il Comune di Alpignano è rientrato in possesso della struttura sita nel Parco Bellagarda, che negli anni scorsi ha ospitato l'ENAIP; nell'ottica del perseguimento dell'ottimizzazione dei plessi attualmente utilizzati dalla popolazione scolastica, si è presa in esame la chiusura della scuola primaria Gramsci;
deliberava:
 Di fornire ai Direttori dell'Area Tecnica e dell'Area Servizi alla Persona le seguenti linee d'indirizzo per la razionalizzazione e riorganizzazione dei plessi scolastici alpignanesi: 
chiusura, dall'anno scolastico 2015/2016, del plesso attualmente ospitante la scuola primaria Gramsci di Via Cavour 45 demandando alla Dirigente Scolastica la sistemazione degli alunni in altro plesso.
Con propria comunicazione Prot. 17567 del 2/07/2015 il Sindaco informava della chiusura definitiva del plesso il Dirigente scolastico, il Presidente del Consiglio di Istituto, il Comitato Genitori e i genitori dei bambini iscritti alla scuola Gramsci esordendo come segue:
“è con coraggio e determinazione, mia e della Giunta, insieme all'Amministrazione comunale tutta, che dopo lunga analisi e attenta valutazione, nel rispetto dei parametri tecnici e per una funzionalitàottimale dei plessi scolastici, è stata decisa la chiusura della scuola Gramsci, tenendo conto del “tesoro”, rappresentato dai propri figli, che le famiglie ogni giorno depositano nelle aule”.
Con propria comunicazione Prot. 17902 del 6/07/2015 il Sindaco precisava al Dirigente Scolastico la volontà dell’Amministrazione Comunale di chiudere provvisoriamente la scuola primaria Gramsci per l’anno scolastico 2015/2016 al fine di consentire i sopralluoghi e le indagini necessari alla definizione degli interventi da programmare.
Con Deliberazione n° 112 del 16/07/2015 la Giunta Comunale deliberava: 
di rettificare la precedente deliberazione Giunta Comunale n. 84/2015 dando atto che la chiusura del plesso scolastico ospitante la scuola primaria "Gramsci", per l'anno 2015/2016, è da intendersi in via provvisoria;
con Ordinanza n° 56/2015 del 22/07/2015 Prot. 19547, l’Area Tecnica disponeva la chiusura del plesso “Gramsci” per l’anno scolastico 2015/2016.
CONSIDERATO CHE:
nel senso etimologico del termine è condivisibile (ma non condivisa) la previsione, contenuta nella variante generale al PRGC in corso di approvazione, di trasformare a residenziale l’area attualmente occupata dal plesso “Gramsci” (Trt 01), previa realizzazione di nuovo edificio scolastico nella vicina area occupata attualmente da bocciodromo e campi da tennis (Sre 64), sostenuta anche dall’attuale Amministrazione Comunale;
la presenza sul territorio di un plesso scolastico favorisce lo sviluppo delle relazioni sociali;
la disponibilità di spazi consente di ampliare l’offerta formativa della scuola nei confronti del territorio, permettendo di modernizzare e di implementare la didattica;
la rettifica alla Deliberazione della Giunta Comunale 84/2015 prodotta dalla successiva Deliberazione 112/2015 citata esprime inequivocabilmente il carattere di temporaneità della chiusura, limitandola all’anno scolastico 2015/2016 per consentire sopralluoghi e indagini relativi alla definizione degli interventi da programmare, attività che sarà svolta entro detto periodo, in vista della riapertura del plesso per il prossimo anno scolastico;
SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A: 
  • Attivarsi e adoperarsi presso le sedi opportune affinchè sia mantenuto l’attuale codice meccanografico (TOEE07501X) in vista della riapertura del plesso a far data dall’anno scolastico 2016/2017; 
  • recepire le risorse finanziarie necessarie per l'apertura in totale sicurezza della scuola Gramsci nell'esercizio in corso o in sede di approvazione del bilancio previsionale 2016; 
  • informare costantemente e formalmente la cittadinanza, a mezzo del sito internet del Comune, circa lo sviluppo della situazione relativamente alla vicenda della scuola Gramsci.

Questa mozione, DISCUSSA IN PIENA NOTTE DAVANTI A UNA SALA DESERTA E A UN'OPPOSIZIONE RAPPRESENTATA SOLO DA GIANNI BRIGNOLO, è stata BOCCIATA DALLA MAGGIORANZA.

Non ci sono le riprese video a testimoniare quanto avvenuto, né giornalisti, né spettatori. Alle 3.30 del mattino chi può restistere, d'altra parte, seppure la tematica sottesa a noi pare importantissima e fondamentale per la costruzione del futuro dei nosti ragazzi e della società nel suo complesso?
Chi avrà la pazienza potrà richiedere il file audio presso gli Uffici di segreteria. Ma chi la pazienza l'ha persa c'è il rischio che non si presenti nemmeno più alle urne.


La disaffezione della gente alla politica passa da tutto questo. Ma purtroppo lascia indisturbati chi in queste tattiche ci sguazza.