venerdì 27 febbraio 2015

MASSA CRITICA




Potete ingannare tutti per qualche tempo e alcuni per tutto il tempo, ma non potete ingannare tutti per tutto il tempo

Abraham Lincoln





La serata del 25 febbraio, dedicata al tema della viabilità collegata alla chiusura del passaggio a livello in Alpignano, ha riscosso un grande successo. Soprattutto perché il grosso nodo della viabilità passa attraverso la risoluzione di un problema che il Comune di Alpignano ha da decenni, ovvero quello della pesante frattura causata dalla presenza della ferrovia, che ha conseguenze indirette anche sulla qualità della vita di chi risiede in una città.
Esiste da sempre un di qua e un al di là della ferrovia, così come è sempre esistito un al di qua e al di là della Dora. Ma la barriera ferroviaria ha creato una zona a margine dell’abitato, poco autonoma come servizi; non c’è nemmeno una farmacia, per cui i cittadini devono per forza spostarsi. E buona parte di essi, com’è naturale che sia, sceglie Rivoli, per le proprie necessità. 

Noi riteniamo che l’attesa per la soluzione del problema sia andata ogni oltre umana possibilità di sopportazione.
E questo disagio viene fuori in ogni occasione possibile, come ad esempio durante le rarissime sedute del Consiglio Comunale, in cui si tocca l’argomento anche solo con le interrogazioni.
L’esasperazione crescente deve trovare dei canali di sfogo, che si pensa possano essere arginati da un dialogo aperto e sincero. Cosa che l’amministrazione in carica ha sempre evitato, ad esempio impedendo lo svolgimento di un CONSIGLIO COMUNALE APERTO.
Noi lo abbiamo chiesto ufficialmente due volte, e ce lo hanno negato. La scusa è sempre stata quella di dire: ma che cosa volete di più, vi abbiamo pagato la progettazione partecipata… un contentino che ha fatto irritare ancora di più gli interessati e l’opposizione, in quanto si è trattato di una vera e propria bufala - e l’abbiamo dimostrato. 

E allora è arrivato il momento che ci si faccia sentire.
Ma che cosa si può fare per esprimere il proprio dissenso, in un momento in cui la fragilità delle istituzioni è tale per cui a ogni parola di troppo scatta il rischio querela? Esponenti politici e rappresentanti a vario titolo delle istituzioni, soprattutto quando dimostrano di non essere all’altezza delle situazioni, pensano di poter difendere la propria onorabilità minacciando querele.
Il rispetto lo si conquista con le proprie azioni e il proprio modo di essere, anche con l’umiltà, non con la “forza” e l’arroganza.

La domanda di una politica nuova passa attraverso la consapevolezza che le cose devono cambiare, anche in questo senso: andare alla ricerca delle buone pratiche per governare, ma con umiltà, a volte riconoscendo i propri errori e i propri limiti. 
Se i cittadini inizieranno a comprendere che l’abilità del confronto politico non si misura sulla quantità di sangue che scorre, che il desiderio di un paese migliore non deve lasciare il posto alla rassegnazione, che lo spirito critico deve insegnare a saper distinguere, perché “non siamo tutti uguali”… allora magari il nostro progetto, che è un progetto per tutta la città, si potrà allargare a chi ha voglia di lavorare per una città che cambia. 

Alpignano SiCura, lo vogliamo ricordare ancora, è un progetto civico proprosto al paese da un’avanguardia di persone, che nel 2011 hanno pensato che fosse ora di mettere uno stop a questo andirivieni dei soliti noti, che hanno gestito la politica sempre nello stesso modo, ovvero non risolvendo problemi ma indirizzando la propria azione a mantenere unicamente il consenso dei propri elettori, e cercando senza sosta un qualsiasi appiglio per passare di legislatura in legislatura, da una parte o dall’altra.
Ce la farà questa città a smettere di amare “chi ci ha sempre tenuti in ostaggio”? 

E ora un link utile, per riconoscere ed evitare di ricadere nella trappola della Sindrome di Stoccolma
 

giovedì 19 febbraio 2015

IL BUIO OLTRE LA LINEA



MERCOLEDì 25 FEBBRAIO 
ALLE ORE 20.30 
nella sala polivalente in località Belvedere ad Alpignano, via Costa 45, si parla di CHIUSURA PASSAGGIO A LIVELLO: "IL BUIO OLTRE LA LINEA"


“Favorevole”

“Favorevole”

“Favorevole”…

Come nel verdetto del noto romanzo a cui si ispira il titolo del post, nonostante tutte le obiezioni e l’”arringa” di Alpignano SiCura contro la decisione di approvare la Convenzione con RFI, il Consiglio comunale, per ben due volte, approva l’atto che di fatto cancella l’unico attraversamento ferroviario a raso esistente sull’intero territorio comunale.

Nessuno si rese conto, nella maggioranza, che questo avrebbe avuto conseguenze disastrose sulla viabilità e reso penosa la vita di chi abita “oltre la linea”. C’erano tutti i presupposti per cui questa decisione, per come funziona la macchina della realizzazione delle opere pubbliche, fornisse la piena consapevolezza, che non essendoci a quella data nessun progetto alternativo al passaggio a livello, i tempi decisionali sarebbero stati lunghissimi e la risoluzione del problema avrebbe richiesto grandi investimenti.

Ma facciamo un rapidissimo riepilogo degli ultimi passaggi, da quando abbiamo iniziato a occuparcene in prima persona:

Il 17 maggio 2012 venne portata per la prima volta in Consiglio Comunale la CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI ALPIGNANO E RETE FERROVIARIA ITALIANA PER LA SOPPRESSIONE DEL PASSAGGIO A LIVELLO: un convenzione che di fatto annulla il progetto esecutivo che RFI aveva già consegnato all’amministrazione Andreotti a fine 2010.

Mancando la firma della convenzione, e cadendo poco dopo la giunta Andreotti, infatti, la realizzazione del progetto si blocca fino all’arrivo sulla scena di Da Ronco e del suo Assessore ai LL.PP, che stravolgono tutto l’impianto della Convenzione: i 5.200.000 euro di finanziamento si riducono a 2.800.000, scompare il tracciato del progetto esecutivo già noto all’amministrazione, e la Stazione appaltante diviene il Comune di Alpignano e non più RFI!

DAL 17 MAGGIO 2012 al 2 AGOSTO 2013, giorno della DEFINITIVA CHIUSURA DEL PASSAGGIO A LIVELLO, l’amministrazione Da Ronco non è stata in grado nemmeno di ristrutturare il sottopasso pedonale di Via Pietre, che ancora oggi è fermo per qualche ragione non resa pubblica. Figuriamoci fare opere strategiche di viabilità con metà dei soldi previsti!!!



Nel lontano maggio 2012 nella "giuria" che votò favorevolmente c’era anche parte del Pd, che poi solo successivamente decise di schierarsi contro…

Noi non abbiamo mai trovato che potesse essere di una qualche utilità la Convenzione che chiudeva per sempre il passaggio a livello, così su due piedi, tagliando di ben 2.400.000 di euro i fondi a disposizione e rendendo il Comune di Alpignano totalmente responsabile dell'esecuzione dei lavori.

Per approfondire la disamina di questi passaggi, e andare anche più indietro nel tempo per capire ruoli e responsabilità anche dei sindaci precedenti Gianni Da Ronco, per confrontarsi tra tutti sulle inevitabili conseguenze che questa sciagurata decisione ha comportato per i cittadini di Alpignano, ma soprattutto per i residenti della zona a sud della ferrovia, abbiamo organizzato questa serata dedicata, a cui speriamo partecipino tutti gli alpignanesi, e non solo quelli direttamente coinvolti dai pesantissimi disagi.

Per sdrammatizzare un po' la grave situazione, un paio di storielle che queste vicende hanno ispirato:


giovedì 12 febbraio 2015

VOLTARSI DALL’ALTRA PARTE



 Lo Stato non dedica più le sue attenzioni alla povertà con lo scopo primario e fondamentale di tenere in buone condizioni i poveri, ma con quello di sorvegliarli e di evitare che facciano danni o che creino problemi, controllandoli, osservandoli e disciplinandoli.
(Zygmunt Bauman)



 Vi sarà capitato sicuramente talvolta di dovervi giustificare, nel dare l’elemosina a una persona di colore, davanti a chi cinicamente si esprime senza pudori, e con grande solidarietà dei più, dicendo che “quelli guadagnano più di me che lavoro tutto il giorno”. Non stiamo qui a discutere se poi i più meritati guadagni se ne vanno in laccature unghie o gratta e vinci, perché ognuno è libero di spendere i suoi guadagni come meglio crede, ma probabilmente se decidessimo di indossare anche noi i panni del mendicante certi privilegi - seppur ricchi sfondati - non li avremmo mai.

Questo punto di vista, parecchio condiviso, ha un lato paradossale: perché se così è, come mai non lo facciamo tutti?

Ma dato che nessuno è in grado di dimostrare i guadagni di un mendicante, si usa far riferimento solitamente ai più eclatanti casi di cronaca di barboni milionari, che pur costituendo una straordinaria eccezione, diventano l’alibi per voltarsi sempre dall’altra parte.

Così come paiono voltarsi dall’altra parte in molti, di fronte alle tragedie del mare Mediterraneo, negando la realtà in nome di facili qualunquismi che costituiscono, nelle nostre menti incapaci di fare le opportune distinzioni, il terreno fertile su cui povertà e miseria, di chi ha trovato nella fuga l’unica via per restare in vita, si mischiano alla lombrosiana supposizione di una innata tendenza a delinquere degli apolidi.

Ora l’Italia si può permettere di alzare le mani dinanzi a queste tragedie, essendo l’Europa intervenuta con l’operazione Triton? Se lo chiedono tutti coloro che ne hanno oggi titolo, dando risposte diverse, quasi prevalentemente dettate dalla conta dei consensi.

Triton ha soppiantato di fatto l’operazione Mare Nostrum, investendo 3 milioni di euro al mese, cifra inferiore a quella spese per l’operazione Mare Nostrum (e pare anche meno efficace), che è costava 9,5 milioni di euro al mese.

Se pensiamo che le spese del Quirinale annuali sono dell’ordine di 228 milioni di euro, capiamo quali siano da sempre le priorità degli “investimenti” dei nostri bilanci pubblici. Senza mai mettere in discussione nulla di quanto tradizionalmente a beneficio di monoliti intoccabili, continuiamo a mantenere senza batter ciglio i moloch che affliggono le nostre casse: pensiamo anche agli stipendi dei manager pubblici, con il clamoroso recente caso del segretario generale di Coldiretti, che non fa che sommarsi agli altri ben noti. Ma noi sembriamo totalmente refrattari a queste informazioni, e ci sdegniamo per gli immigrati che ci rubano il lavoro e non per chi sfrutta la loro condizione per arricchirsi.

Le organizzazioni umanitarie che fanno capo all’Onu pongono all’Europa un problema che ha numericamente le dimensioni di una catastrofe umanitaria.

Dinanzi a queste tragedie e ad altri gravissimi problemi non sarebbe ora di iniziare a invertire l’ordine delle priorità e stabilire un diverso corso della spesa pubblica?

Adesso nel nostro piccolo ombelico del mondo non siamo certo noi alpignanesi a doverci porre il problema di come intervenire strategicamente nelle azioni diplomatiche della politica estera, o nei bilanci dello stato, però se vogliamo noi cittadini iniziare a dare il buon esempio alla classe politica, certe dichiarazioni, come quelle in apertura del post, potremmo almeno iniziare a risparmiarcele. 

E anche in questo caso, c'è spazio per qualche bella notizia:

giovedì 5 febbraio 2015

SCUSATE, POSSIAMO USARE IL PALASPORT?

fasi della costruzione dell'Empire State Building, dal giugno del 1930 al novembre 1930


16 anni di iter non bastano a una paese come Alpignano per chiudere un’opera. Nei paesi evoluti, in un tale periodo, si sarebbero realizzati 15 Empire State Building. L’Empire State Building, degli anni ’30 del secolo scorso, fu progettato in due settimane e realizzato in un anno e 45 giorni. Noi in 16 anni non riusciamo a inaugurare un palazzetto di 400 mq costruito con le più elementari tecniche edilizie e una tecnologia tradizionale di base, dato che i progettisti non hanno avuto nemmeno la lungimiranza di dotare la copertura di pannelli fotovoltaici. E abbiamo il coraggio di firmare il PATTO DEI SINDACI. 
Ripercorrere le vicende, dalla sua ideazione a oggi, in parallelo ai principali eventi mondiali, ci fa sorridere e allo stesso tempo inorridire…  

1999: Approvato nel programma operativo del bilancio 1999 lo ‘Studio di fattibilità Palestra Polifunzionale’ (C.C. n° 15 dell’1/3/1999) 
CARLO AZEGLIO CIAMPI VIENE ELETTO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA – NASCE L’EURO 

2000: Consegna studio di fattibilità della Palestra Polifunzionale (Protocollo N. 16090 del 13/6/2000)
VIENE STAMPATA L’ULTIMA BANCONOTA DELLA LIRA ITALIANA (5.000 Lire) – MUORE GINO BARTALI

2001: Selezione di 15 soggetti da invitare per l’incarico della progettazione Nuova Palestra (Determina n° 129 del 15/3/2001)
ATTENTATO ALLE TORRI GEMELLE DI NEW YORK – INIZIA L’ERA DI WIKIPEDIA

2002: Approvazione progetto preliminare per € 1.962.536 (Giunta n° 187 del 5/11/2002)
L’ARGENTINA ANNUNCIA IL DEFAULT VERSO I SUOI CREDITORI – L’EURO ENTRA IN CIRCOLAZIONE

2003: Approvazione progetto definitivo per € 2.650.000 (Giunta n° 89 del 27/5/2003)
GLI STATI UNITI INVADONO L’IRAQ – MUORE GIOVANNI AGNELLI

2004: Consegna degli elaborati progettuali (Protocollo 28470 del 15/2/2005)
LE COSTE ASIATICHE SONO SCONVOLTE DALLO TSUNAMI – NASCE FACEBOOK

2005: Approvazione progetto esecutivo (Giunta n° 20 del 15/2/2005)
JOSEPTH RATZINGER VIENE ELETTO PAPA – NASCE YOUTUBE

2006: Affidamento lavori alla Ditta ICF S.r.l. (Determina n° 143 del 20/3/2006)
LA NAZIONALE ITALIANA DI CALCIO VINCE I MONDIALI IN GERMANIA – A TORINO SI SVOLGONO LE XX OLIMPIADI INVERNALI

2007: Affidamento lavori alla Ditta ALVIT 3^ classificata a seguito rinuncia dell’1^ e 2^ classificata (Determina n° 218 dell’11/4/2007)
A TORINO SI FESTEGGIANO I 50 ANNI DELLA FIAT 500 – STEVE JOBS PRESENTA L’I-PHONE

2008: Approvazione perizia suppletiva di 1^ variante per maggiore spesa di € 130.737,72 (Giunta n° 50 dell’11/3/2008)
BARACK OBAMA è ELETTO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI – CRACK DI LEHMAN BROTHERS

2009: Proroga termine ultimazione lavori fissata al 29-03-2010 (Determina n° 585 del 20/11/2009)
TERREMOTO NELLA PROVINCIA DE L’AQUILA – MUORE MICHAEL JACKSON

2010: Approvazione perizia suppletiva di 2^ variante per maggiore spesa di € 141.140,01 (Giunta n° 195 del 28/9/2010)
APPLE PRESENTA L’I-PAD PER LA PRIMA VOLTA – SCOPPIA LA PRIMAVERA ARABA

2011: Ripartiti i lavori – prevista ultimazione lavori entro 14/07/2012 (Agrimano - Interrogazione C.C. n° 22 del 12/9/2011)
VIENE UCCISO OSAMA BIN LADEN IN PAKISTAN E GHEDDAFI IN EGITTO – DISASTRO DI FUKUSHIMA IN GIAPPONE

2012: Bando e collaudo approssimativamente previsto per Aprile 2013 (Agrimano – Interrogazione C.C. n° 46 del 27/9/2012)
BARACK OBAMA è RICONFERMATO PER LA SECONDA VOLTA ALLA CASA BIANCA – NAUFRAGIO DELLA NAVE CONCORDIA

2013: Bando di affidamento previsto per Gennaio-Febbraio 2014 (Agrimano – Interrogazione C.C. n° 34 del 30/9/2013)
BERGOGLIO VIENE ELETTO PAPA – MUORE PIETRO MENNEA

2014: Predisposizione atti finali: Certificato prevenzione incendi e Piano di emergenza (Determina n° 155 del 28/4/2014)
RENZI ASSUME L’INCARICO DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA FIAT DIVENTA FCA

2015: A Febbraio non è stata ancora fatta la chiusura dei lavori. Nessuna notizia del bando per la gestione dell’impianto
MATTARELLA VIENE ELETTO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - LA GIUNTA DA RONCO è ANCORA IN CARICA

Le cronache di Alpignano, insieme agli eventi di portata mondiale, registrano una serie di penosi fallimenti sul piano delle buone prassi nella realizzazione delle opere pubbliche. Anche qui, come nel resto di Italia, gli investimenti seguono logiche distanti dalla volontà di servire il bene comune e rappresentano l’emblema degli sprechi. Uno spreco è una cosa che non si usa.
Tutti gli alpignanesi invece sono proprietari di questo edificio e avrebbero diritto a usarlo. DOBBIAMO PRETENDERE CHE VENGA MESSO A DISPOSIZIONE DELLA CITTà.

Intanto, qualche link a belle iniziative, che dovrebbero farci indignare e vergognare per questo nostro disastrato e maltrattato paese: