sabato 26 marzo 2016

BUONE FESTE A TUTTI


Insieme agli auguri di Buona Pasqua e di serene festività, vorremmo dedicare un pensiero alle vittime di ogni sciagura e azione terroristica, che stanno trasformando giorno dopo giorno la percezione della sicurezza e della pace, che abbiamo conquistato con la diffusione e l'affermazione della democrazia e della cultura della tolleranza.
Le festività ci concedano un po' di tempo da dedicare alla riflessione sul tema della pace, e su che cosa comporti per tutti noi, ora che c'è il rischio che inizi a diffondersi la percezione di una vita continuamente sotto minaccia, tentare di difendere questi principi di pace, nonostante tutto.
Facciamo almeno noi lo sforzo, nel nostro piccolo e nelle nostre relazioni, di promuovere la pace, almeno nel nostro quotidiano, affinché ciascuno di noi possa incarnare le virtù della civile convivenza e della solidarietà.
Una Buona Pasqua a tutti, unitamente a un pensiero a tutte le vittime di tutte le violenze.

domenica 20 marzo 2016

Alpignano SiCura presenta...




“SiAmo Alpignano”: la nuova lista civica, che, insieme ad Alpignano SiCura, alle prossime elezioni amministrative sosterrà il candidato sindaco Andrea Oliva.
Ma ripercorriamo qualche passaggio significativo che ha portato alla nascita di questo progetto civico.
Cinque anni fa nasceva Alpignano SiCura, per presentare ad Alpignano un gruppo di cittadini contraddistinto da un nuovo atteggiamento: era terminata l’epoca delle ideologie forti, era iniziata la diffidenza verso i partiti, vessati da continui scandali, e una lista civica, al motto “né di destra, né di sinistra”, poteva esprimere al meglio il desiderio di rinnovamento della classe politica locale, di cui c’era tanto bisogno.
I cittadini riunitisi intorno a questo progetto avevano deciso di mettersi in gioco in prima persona, per competenze, interessi, passione politica, dando vita a un movimento trasversale, indipendente, al di fuori degli schieramenti tradizionali, che aveva presentato un programma caratterizzato da punti semplici e fattibili, per far rifiorire Alpignano.
Con un lavoro di appena quattro mesi, la “lista dei quarantenni” - come li avevano definiti i media - raggiunse un ragguardevole risultato: basti pensare che Alpignano SiCura prendeva al primo turno il 13,63% dei voti, ponendosi come secondo partito preferito dagli alpignanesi (cfr. http://www.alpignanosicura.it/index.htm ).
Dopo le elezioni tutti i componenti di Alpignano SiCura hanno continuato a lavorare, sia in Consiglio Comunale, dove non hanno mai fatto mancare l’appoggio al consigliere, sia per rafforzare il gruppo, sia per renderlo sempre più coeso e politicamente maturo.
Da allora Alpignano SiCura è riuscita ad aggregare intorno al proprio progetto civico molte altre forze civiche già esistenti, ma anche cittadini che avevano visto in Alpignano SiCura un progetto politico innovativo e improntato a comprendere i reali bisogni del paese e a stimolare l’interesse per la politica.
Ora che gli alpignanesi sono chiamati nuovamente a esprimere il proprio voto, Alpignano SiCura si ripresenta rafforzata, con un progetto consolidato e con una squadra molto più grande, ma che mantiene sempre le stesse caratteristiche: persone che Alpignano la vivono, la conoscono in tutti i suoi aspetti (territoriale, sociale, produttivo), tanti che ad Alpignano sono nati e ne hanno vissuto le trasformazioni, tanti che hanno contribuito a crearne il tessuto associativo.
Tutto questo, per un progetto civico, è fondamentale.
Tale progetto civico, denominato “un progetto in comune, si presenterà alle prossime elezioni, e stavolta lo farà con due liste: Alpignano SiCura e la nuova lista SiAmo Alpignano, il cui simbolo è caratterizzato da un sole che sorge a illuminare una strada, che sta indicare il nuovo corso che intendiamo intraprendere, con il sostengo dei cittadini.
Perché noi amiamo Alpignano, e vorremmo prendercene cura. A partire dalle piccole cose...

sabato 12 marzo 2016

ABBIAMO ALMENO DUE GROSSI PROBLEMI



È ormai da un po’ di settimane, che sfogliando i quotidiani locali, leggendo nella nostra posta elettronica, guardano i manifesti che campeggiano sulle pubbliche affissioni, vediamo sempre il nostro Sindaco, con una girandola di redivivi assessori, che presenta qualche cosa: oggi il palazzetto, domani la Piscina, poi di nuovo il Palazzetto, poi la festa di carnevale e i carri a Pasqua, tra alberi, panchine rosse, fiaccolate, ricorrenze… sempre sorridente, sempre a recitare la buona novella delle cose fatte da questa amministrazione (non pìù di 5 o 6 punti).
Non ci sono mai i soldi per stampare i manifesti del Consiglio comunale (da anni pubblicizzati sotto tono con miseri A3 fatti in casa), ma ce ne sono sempre per stampare poster 100x70 a colori, e tappezzare la città.
In più, è impossibile per noi commentare i post sulla pagina facebook del Sindaco, per smentire o commentare gli auto elogi. Nessun accesso. Alla faccia della presunta “sportività”. Retorica senza contraddittorio.
Noi, che conosciamo bene gli atti, perché li studiamo da 5 anni, ci soffermiamo sempre su tutte quelle scelte non pubblicizzate, che non arrivano sulle pagine dei giornali, ma che fanno capire più di ogni altra cosa il taglio politico determinato dalle scelte di questa amministrazione.
È nota a tutti la difficile situazione in cui versano i plessi delle scuole elementari a causa della chiusura della scuola Gramsci, chiusura ancora oggi rimasta immotivata, e che è confermata anche per il prossimo anno scolastico. Ma le difficoltà non sono finite. Lo Spresal, contattato dalla Procura dietro denuncia di alcuni genitori, viste le mancanze di manutenzione riscontrate nei plessi Turati e Matteotti, ha deciso di verificare la situazione della scuola Rodari. Il verbale risale a ottobre 2015 e parla chiaro: o la scuola verrà bonificata, oppure dovrà esser chiusa al 30 giugno 2016. Ricordiamoci che l’Amministrazione ha appena investito, per questa scuola, un sacco di soldi NOSTRI per rifare le coperture. E ora?
Qualcuno ha allertato i genitori alpignanesi, che ignari di tutto hanno iscritto i loro figli per il prossimo anno? Quando sapremo quale decisione è stata presa? Dove andranno i bambini se la scuola chiude?
Da un’analisi del bilancio, alla data di novembre 2015, si nota che l’amministrazione Da Ronco non ha investito nemmeno un euro sulla cultura e sulla scuola, e nulla è impegnato neppure per terminare i lavori necessari richiesti dallo Spresal per Matteotti e Turati.
Eppure continuiamo a vedere nuove variazioni di bilancio per il Carnevale e persino già per il Palio di luglio.
Infine, tanto per non dimenticare il disastro della variante che dovrebbe essere realizzata in seguito alla chiusura del passaggio a livello, ricordiamo che, a due anni e mezzo dalla chiusura, siamo ancora fermi alla progettazione. La determina dirigenziale n° 100/2016 recita: “REALIZZAZIONE DI OPERE SOSTITUTIVE PER LA CHIUSURA DEL P.L. DI VIA VERDI - AFFIDAMENTO INCARICO PER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA E LA DIREZIONE LAVORI - CODICE CIG: 661532206A CODICE CUP:E71B15000330005”. Costo: 119.560 euro.
Potrebbe non sembrare una cifra così esagerata, per una delle fasi progettuali di una infrastruttura, ma non dobbiamo dimenticare CHE NOI UN PROGETTO ESECUTIVO L’AVEVAMO GIÀ, l’aveva realizzato Rfi, senza chiedere un soldo al comune di Alpignano, a fine 2010. Ma si tratta pur sempre di soldi pubblici, e la giunta Da Ronco ha deciso di buttarlo via, a pochi mesi dall’insediamento, nel 2011, insieme a oltre metà del finanziamento.
E questo, insieme alla chiusura della Gramsci, resta l’altro mistero che rimarrà sepolto; ma noi speriamo che tutto ciò non resti sepolto nella memoria degli alpignanesi, che non dimentichino così facilmente, quando dovranno scegliere tra pochi mesi il nuovo sindaco per Alpignano.
I tentennamenti della precedente giunta Andreotti e le scelte sciagurate di questa amministrazione stanno lasciando ad Alpignano eredità pesantissime, insieme alle sfide di Palasport e Movicentro. Dato che quasi mai i problemi possono essere risolti da chi li ha creati, è il momento di "cambiare strada" e imboccarne un'altra.
L’alternativa ora c’è...

sabato 5 marzo 2016

FORMAZIONE PROFESSIONALE ADDIO



Il 13 giugno 2000 la giunta allora in carica aveva assegnato all’Enaip, un ente Acli di Rivoli dedicato all’istruzione professionale, i locali dell’ex collegio Marino, allo scopo di distribuire su territorio i vari corsi formativi organizzati.
Il contratto di locazione, della durata di 6+6 anni, era di Lire 2.150.000 mensili (circa 1.110 euro), oltre spese per interventi di manutenzione ordinaria. Gli eventuali oneri di manutenzione straordinaria sarebbero stati invece scomputati dalla locazione.
In seguito alla scadenza dei 12 anni pattuiti, avvenuta il 30 giugno 2012, il 13 settembre 2012, la giunta attuale concede in comodato d’uso gratuito i locali all’Enaip per un paio d’anni, fino al 30 luglio del 2014.
Con la stessa modalità che abbiamo già visto per la piscina, invece di prevedere con i tempi adeguati una sistemazione definitiva degli accordi tra le parti, inizia il balletto dei vari affidamenti e proroghe, per cui si assiste a un ulteriore stipula di un contratto di locazione a uso transitorio, dal 1 settembre 2014 al 31 luglio del 2015, periodo per il quale l’Enaip versa al comune 1.350 euro mensili.
L’epilogo della vicenda si ha il 13 agosto del 2015, quando il comune di Alpignano emana un nuovo bando per l’assegnazione dei locali, mediante procedura aperta (ovvero tutti possono partecipare, purché muniti dei requisiti), al quale non si presenta nessuno. Nemmeno l’Enaip.
Dalla fine dei corsi scolastici quindi l’edificio risulta inutilizzato e nessuno sa ancora che cosa intende fare l’amministrazione al riguardo.
In più, i lavori di adeguamento eseguiti direttamente da Enaip come manutenzione straordinarie, così come comunicato in una lettera dell’aprile del 2001, ammontano a 209.378,22 euro.
Significa che il Comune di Alpignano non ha mai percepito canone d’affitto, per tutti questi anni, anzi, ci risulta che dovrebbe ancora versare all’Enaip circa 8.000 euro.
Lo sviluppo della vicenda ha portato al seguente risultato: l’ENAIP non dispone più della sede di Alpignano, operativa da circa 15 anni, accreditata presso la Regione Piemonte per lo svolgimento di corsi dedicati alla formazione culturale e professionale, con specificità nel settore ambientale. I corsi già attivati ed approvati dalla Regione per l’anno 2015-2016 sono stati trasferiti presso la sede di Rivoli, con conseguente disagio per gli alpignanesi ad essi iscritti. Che dire? Chi pensava che l’ente formativo fosse una risorsa per il territorio e un elemento qualificante per la promozione della formazione professionale, anche orientata a coloro che hanno sofferto le conseguenze della recente crisi occupazionale, deve limitarsi a registrare una nuova occasione perduta a causa delle decisioni dell’attuale amministrazione.
Poi ci si dovrebbe chiedere il significato delle parole contenute nel programma elettorale dell’attuale Giunta, che recita:
La cultura è una risorsa vitale per la crescita di ogni individuo e per la gestione delle relazioni sociali e il ‘Progetto Alpignano’ identifica nella Cultura un elemento di sviluppo economico e occupazionale utile alla crescita della Città. (…)quindi investire in cultura in termini di risorse umane, economiche e di progetti offrendo ai cittadini servizi adeguati ha la finalità di accrescere la formazione di ogni individuo e la sua maturazione nel tessuto sociale ma anche quella di creare ricchezza economica. La nostra Città ha grandi potenzialità culturali che devono essere organizzate e ottimizzate al meglio per poter raggiungere gli obbiettivi.
Forse un ente formativo come l’ENAIP non rientra nelle “potenzialità culturali”, o forse, in realtà, la faccenda è stata gestita con la stessa sensibilità con cui si era promessa alla città la localizzazione di un nuovo Liceo, o con cui, dall’oggi al domani, si è imposta la chiusura di un plesso scolastico complicando e anche penalizzando l’efficienza didattica del restante tessuto scolastico alpignanese.
Avanti di questo passo gli alpignanesi dovranno abituarsi a cercare al di fuori di Alpignano occasioni di crescita e di formazione, quindi di frequentazione e socializzazione.